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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00841 presentata da SMERIGLIO MASSIMILIANO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA) in data 02/08/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00841 presentata da MASSIMILIANO SMERIGLIO mercoledì 2 agosto 2006 nella seduta n.036 SMERIGLIO. - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. - Per sapere - premesso che: in data 20 dicembre 2005, Telecom Italia e SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL hanno sottoscritto un accordo che prevede il collocamento in mobilità di 3403 lavoratori, ai sensi dell'articolo 24 ex legge n. 223 del 1991; lo stesso accordo prevedeva che tale personale fosse individuato tra coloro che, nel corso del periodo di fruizione del trattamento di mobilità, maturassero i requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico e che dichiarassero di non opporsi alla stessa; in aggiunta ai 3403 lavoratori collocati in mobilità, Telecom Italia sta procedendo ad un'ulteriore riduzione di personale attraverso lo strumento delle dimissioni incentivate; tale proposta è stata fatta anche alla signora Paola Papalini, dipendente di Telecom Italia, di anni 62 e con 31 anni di anzianità lavorativa; la signora Papalini, avvalendosi di quanto previsto per legge, ha rifiutato tale proposta chiedendo di potere proseguire l'attività lavorativa sino a 65 anni e, stante le inesistenze dell'azienda, si è rivolta a diverse Istituzioni, tra le quali il Ministero del lavoro, in quanto ha ritenuto di subire un'azione discriminatoria da parte del datore di lavoro; l'ufficio del personale di Telecom Italia, dopo l'ultimo rifiuto della signora Papalini, ha disposto il suo trasferimento ad un'altra unità produttiva con effetto dal 6 marzo 2006, nonostante la stessa avesse, fino a quel momento, un preciso carico di lavoro; nonostante le richieste della signora Papalini, non vi è stata nessuna formalizzazione scritta da parte dell'azienda, sulle ragioni tecnico-produttive che avevano portato al trasferimento; tale trasferimento ha comportato per la lavoratrice un grave disagio sia per la collocazione della nuova sede di lavoro, distante 50 Km dalla propria abitazione, sia perché la stessa è stata lasciata, per circa un mese, senza alcuna attività lavorativa e, successivamente, adibita a mansioni estranee al proprio livello inquadramentale; l'azione subita dalla lavoratrice sopra citata, come denunciano alcuni comunicati sindacali, non è un caso isolato ma piuttosto un metodo alquanto sbrigativo per indurre il personale, con età anagrafica e lavorativa, simile a quella della signora Papalini, ad «accettare» le dimissioni incentivate e/o il collocamento in mobilità -: 1) se sia a conoscenza della denuncia della signora Papalini e, nel caso, quali azioni sono state disposte a seguito della richiesta di tutela della lavoratrice di Telecom Italia. 2) se non ritenga estremamente lesivo della dignità dei lavoratori quanto sopra denunciato e che, di conseguenza, sia necessario, in tempi rapidi, convocare un tavolo di confronto con Telecom Italia e le rappresentanze sindacali, al fine di accertare se vi sia stato un sistematico comportamento aziendale che abbia indotto lavoratrici e lavoratori anziani ad abbandonare anticipatamente il mondo del lavoro pur di non subire un trasferimento, a parere dell'interrogante, dal tono esclusivamente punitivo come quello a cui è stata costretta la signora Paolini; 3) se non ritenga, se ciò fosse verificato, sanzionabile il comportamento del datore di lavoro sia in ragione dell'evidente azione discriminatoria realizzata nei confronti dei dipendenti più anziani, in maggioranza donne, sia per il danno che, in tal modo, si sarebbe procurato sulle casse della previdenza sociale. (4-00841)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata giovedì 22 marzo 2007 nell'allegato B della seduta n. 132 All'Interrogazione 4-00841
presentata da SMERIGLIO Risposta. - Con riferimento all'interrogazione indicata in oggetto, si comunica l'esito degli accertamenti effettuati dalla Direzione provinciale del lavoro di Roma. La signora Paola Papalini, di anni 62 con la qualifica del 5 o livello del Ccnl Telecomunicazioni, presta servizio presso la Telecom Italia sin dall'1 febbraio 1975. In attuazione dell'Accordo sul piano industriale del 28 marzo 2000 e di quello del 20 luglio dello stesso anno relativo alla Cassa integrazione guadagni straordinaria, la signora Papalini è stata collocata in Cassa integrazione guadagni straordinaria nel periodo dall'11 settembre 2000 al 13 aprile 2001. Dal suo rientro e fino al mese di febbraio 2006, la suddetta lavoratrice ha prestato la propria attività con mansioni impiegatizie presso la Direzione territoriale business con sede in Roma, viale Europa 190. Già nel corso dell'anno 2005 ed anche nel mese di gennaio 2006, la signora Papalini ha ricevuto a più riprese la proposta di risoluzione del rapporto di lavoro incentivata secondo i parametri economici individuati a livelli di policy di gruppo. Tale proposta è stata costantemente rifiutata dalla lavoratrice determinata a rimanere in servizio, poiché, secondo quanto dichiarato dalla stessa, i 31 anni di contribuzione maturati non avrebbero potuto garantirle un reddito dignitoso per il futuro. Ai primi di marzo 2006 la signora Papalini è stata informata, solo verbalmente che, a partire dal 6 marzo, la sua nuova sede di servizio sarebbe stata quella di Roma, via Oriolo Romano 257 con assegnazione alla funzione delivery mass market, nell'ambito della quale la signora sarebbe stata inserita nel Progetto Evolution Linea Pronta. La Telecom Italia ha riferito, infatti, che la necessità di razionalizzare l'attività di delega dell'input delle prestazioni ed assenze del personale (derivante dall'introduzione di un sistema che consenta ai dipendenti di provvedere autonomamente alla rilevazione del proprio stato di presenza e non a mezzo di personale ad hoc adibito), attività sino a quel momento svolta, tra gli altri, anche dalla signora Papalini presso la Direzione business di viale Europa, ha comportato la necessità di riallocare le unità lavorative impegnate nella suddetta attività di delega. Alla luce dei suesposti cambiamenti strutturali, l'azienda ha provveduto allo spostamento di sede ed attività della lavoratrice in parola, la quale, quindi, ha visto mutare, pur nell'ambito del Comune di Roma, la propria sede di servizio e, a tutt'oggi, si sposta lungo un percorso di 108 km giornalieri, tra andata e ritorno. Si segnala che la menzionata funzione di delivery mass market, nel cui ambito si svolge il Progetto Evolution Linea Pronta cui è stata adibita la signora Papalini, è presente non solo presso la sede sita in via Oriolo Romano ma anche presso quella di via di Tor Pagnotta, all'interno della quale sono peraltro impiegate ben 44 unità a fronte di un totale di 58 unità impegnate nell'intero Progetto Evolution. Nonostante le ripetute richieste della lavoratrice, la quale si è rivolta anche ai massimi vertici dell'azienda per segnalare il suo profondo stato di disagio nel doversi recare tutti i giorni presso una sede di lavoro così distante da casa, pur in presenza di un'altra sede sensibilmente più vicina e dell'aggravarsi del suo stato di salute in ragione dell'evidente aumento di fatica e di stress, la Telecom Italia le ha sempre negato il trasferimento. In particolare, l'azienda, nel motivare il mancato accoglimento dell'istanza di trasferimento della lavoratrice, ha precisato che gli organici della sede di via di Tor Pagnotta risultavano dimensionati in misura coerente rispetto ai volumi di attività da svolgere e che comunque, in forza del proprio potere datoriale di modificare la sede di servizio del lavoratore. Da quanto sopra esposto, si ritiene che la difficile situazione della signora Papalini è risolvibile o attraverso l'apertura di un contenzioso di natura sindacale oppure, in alternativa, attraverso un contenzioso di natura giurisdizionale. A tal proposito si fa presente che il Ministero del lavoro non è a conoscenza di alcuna richiesta, da parte del sindacato, volta ad aprire un contenzioso con la parte datoriale, né tantomeno risulta che la signora abbia esperito il tentativo obbligatorio di conciliazione presso gli uffici del lavoro. Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale: Cesare Damiano.



 
Cronologia
giovedì 27 luglio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva, con 159 voti favorevoli, l'articolo 2 e del disegno di legge S. n. 845 recante disposizioni per la partecipazione italiana alle missioni internazionali, sulla quale il Governo ha posto la questione di fiducia. Nella seduta del 28 luglio il Senato approva il disegno di legge nel suo complesso sul quale il Governo ha posto la fiducia, con 161 voti favorevoli.

mercoledì 2 agosto
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il Ministro degli esteri D'Alema riferisce alla Camera sulla crisi mediorientale.

venerdì 18 agosto
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Dopo il voto del Consiglio dei ministri, anche il Parlamento - con il voto delle Commissioni esteri e difesa - autorizza il Governo a prendere le iniziative necessarie per dare attuazione alla risoluzione n.1701 dell'Onu, che prevede l'impiego di una forza multinazionale in Libano. Il premier israeliano Olmert chiederà all'Italia di guidare il contingente.