Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00186 presentata da RAO PIETRO (MISTO-MPA-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA) in data 19/09/2006
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-00186 presentata da PIETRO RAO martedì 19 settembre 2006 nella seduta n.037 RAO, BEZZI, BRUGGER, ZELLER, WIDMANN e NICCO. - Al Ministro della difesa . - Per sapere - premesso che: a seguito della radicale riforma del servizio militare, dal 1 o gennaio 2005 la leva obbligatoria è stata sospesa, pertanto l'istituto dell'obiezione di coscienza per il servizio civile alternativo ha perso molto del suo significato iniziale; per altre forme regolamentate di obiezione di coscienza, come l'interruzione volontaria di gravidanza e le sperimentazioni sugli animali, la legge ammette mutamenti di opinione, mentre ciò non è consentito a coloro che hanno optato per il servizio civile sostitutivo a 18 anni e si trovano vincolati ad una scelta irrevocabile che li discrimina per tutta la vita rispetto agli altri cittadini; il Consiglio di Stato si è pronunciato sull'argomento con due distinti pareri: nel 2003, ha ritenuto che l'obiezione di coscienza fosse «un diritto soggettivo rimesso alla piena disponibilità del titolare», quindi ha ammesso la revoca di status per coloro che ne facevano richiesta sia al momento dell'opzione, sia dopo l'ammissione al servizio civile; nel 2004 invece ha negato la revoca di status a coloro che ne facevano richiesta dopo il congedo; l'Ufficio Nazionale del Servizio Civile, in sede di applicazione della norma, ha concesso e negato le revoche ai cittadini che avevano già completato il servizio civile secondo gli interroganti in modo del tutto arbitrario, creando così evidenti situazioni discriminatorie; i divieti generalizzati di cui all'articolo 15, commi 6 e 7, della legge n. 230 del 1998, che sono peraltro irrevocabili in base alla legislazione vigente e al parere del Consiglio di Stato n. 10425 del 28 settembre 2004, comportano serie limitazioni al diritto al lavoro per circa 800.000 cittadini che hanno prestato il servizio civile sostitutivo e che non possono accedere a professioni come, ad esempio, l'agente di polizia municipale o locale, il direttore di aziende produttrici di airbag, il guardaparco, inoltre non possono partecipare a sport olimpici come il biathlon e il tiro a segno -: se il Governo intenda rimuovere la disparità di trattamento che si è determinata in seguito alle procedure attivate dall'Ufficio nazionale per il Servizio Civile, tra coloro che nel 2004 hanno richiesto e ottenuto la revoca dello status di obiettore sia durante la prestazione del servizio civile che dopo molto tempo dal congedo, e coloro ai quali dal 2005 in poi tale revoca è stata negata nonostante si trovassero nella stessa condizione di coloro ai quali la revoca è stata concessa; se il Governo intenda affrontare il problema dell'obiezione di coscienza, prevedendo limitazioni temporali ai vincoli di cui all'articolo 15, comma 6 e 7, della legge 230 del 1998, correggendo la legislazione vigente che, come formulata, non consente l'espressione di un mutamento di opinione costituzionalmente garantito. (5-00186)