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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00187 presentata da DE ZULUETA TANA (VERDI) in data 19/09/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-00187 presentata da TANA DE ZULUETA martedì 19 settembre 2006 nella seduta n.037 DE ZULUETA. - Al Ministro della difesa . - Per sapere - premesso che: si fa riferimento alla notizia recentemente apparsa sulla stampa nazionale in merito al mancato indennizzo dovuto agli oltre 10.000 militari gravemente infortunati dal 1969 ad oggi e ai familiari dei militari deceduti appartenenti al personale volontario, di carriera. Gli indennizzi, previsti dalle leggi 308/81 e 280/91, sarebbero
stati elargiti solo al personale di leva deceduto e non ad alcuni militari facenti parte del personale volontario di carriera gravemente infortunati per possibile contaminazione da uranio impoverito (Valery Melis, Fabio Porru, Giovanni Pilloni); se così come riportato dalla stampa, ciò sarebbe avvenuto a causa della mancanza di una virgola nel testo di legge 280/91 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. La mancanza di una virgola avrebbe infatti accorpato due voci riguardanti i destinatari e cioè gli allievi delle scuole e collegi militari e i militari volontari e trattenuti. Ciò sarebbe in contrasto con lo stesso titolo della legge 280/91 che prevede che gli indennizzi siano «in favore dei militari di leva e di carriera appartenenti alle forze armate ai corpi armati e ai corpi militarmente ordinati, infortunati o caduti durante il periodo di servizio, e loro superstiti»; come si sia potuto verificare il grave fatto della non elargizione degli indennizzi dal 1969 (che da anni suscita proteste delle associazioni delle vittime) se: a) il Consiglio di Stato ha stabilito in un documento del 1993, relativo a un chiarimento richiesto dai Vigili del fuoco, che l'indennizzo spettava sia al personale ausiliario (di leva) che a quello di carriera (in servizio permanente); b) che lo stesso Consiglio di Stato nel 1998 aveva precisato che l'accorpamento sopra citato era da intendersi come un palese errore e che quindi anche per equità in base all'articolo 3 della Costituzione doveva essere incluso negli indennizzi anche il personale volontario/di carriera infortunato; c) la prima Commissione Affari costituzionali della Camera dei deputati aveva chiarito con un documento del 12 gennaio del 2000 che l'accorpamento era un ovvio errore e che anche in base a quanto stabilito dall'articolo 3 della Costituzione gli indennizzi competevano anche al personale volontario di carriera -: se il numero indicativo di 10.000 militari italiani, che sono stati privati dell'indennizzo, riguarda solo il personale delle forze armate (esercito, marina, aeronautica, carabinieri) oppure riguarda anche il personale della guardia di finanza, della polizia di Stato, della polizia penitenziaria, del corpo dei forestali e dei vigili del fuoco; quale sia la lista degli «aventi diritto» a tali indennizzi in modo che sia possibile assicurare nel minor tempo possibile gli indennizzi loro dovuti. (5-00187)





 
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