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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00133 presentata da DI GIOIA LELLO (LA ROSA NEL PUGNO) in data 19/09/2006

Atto Camera Interpellanza urgente 2-00133 presentata da LELLO DI GIOIA martedì 19 settembre 2006 nella seduta n.037 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della pubblica istruzione, per sapere - premesso che: il comma 2 dell'articolo 29 del decreto legislativo n. 165 del 2001, in riferimento al numero dei posti da mettere a concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici, recita testualmente: «Il numero di posti messi a concorso in sede regionale rispettivamente per la scuola elementare e media, per la scuola secondaria superiore e per le istituzioni educative è calcolato sommando i posti già vacanti e disponibili per la nomina in ruolo alla data della sua indizione, residuati dopo gli inquadramenti di cui all'articolo 25, ovvero dopo la nomina di tutti i vincitori del precedente concorso, e i posti che si libereranno nel corso del triennio successivo per collocamento a riposo per limiti di età, maggiorati della percentuale media triennale di cessazioni dal servizio per altri motivi e di un'ulteriore percentuale del 25 per cento, tenendo conto dei posti da riservare alla mobilità.»; il comma 3 dello stesso articolo stabilisce fra l'altro che «Nel primo corso concorso, bandito per il numero di posti determinato ai sensi del comma 2 dopo l'avvio delle procedure di inquadramento di cui all'articolo 25, il 50 per cento dei posti così determinati è riservato a coloro che abbiano effettivamente ricoperto per almeno un triennio le funzioni di preside incaricato previo superamento di un esame di ammissione a loro riservato.»; analoghi dispositivi sono riportati nell'articolo 22 della legge n. 448 del 2001 (finanziaria 2002); il combinato disposto dei due riportati commi del decreto legislativo citato non presta alcun equivoco interpretativo: l'Amministrazione deve emanare un «primo concorso» per dirigenti scolastici prevedendo, nello stesso, una sessione riservata ai docenti incaricati di ricoprire la funzione dirigenziale, riservando agli stessi il 50 per cento dei posti calcolati secondo i dettami del comma 2 del citato articolo 29; ignorando completamente - ad avviso degli interpellanti - il disposto legislativo, l'Amministrazione scolastica, con decreto del 17 dicembre 2002 (in Gazzetta Ufficiale n. 100 del 20 dicembre 2002, IV serie speciale) emana un non previsto bando di concorso riservato per gli incaricati destinando agli stessi 1500 posti (peraltro - consta agli interpellanti - non tutti coperti), (cfr. allegato 1); a distanza di due anni, con decreto del 22 novembre 2004 viene emanato un nuovo bando di concorso ordinario dopo ben 13 anni, destinando allo stesso 1500 posti, tanti quanti destinati al riservato bandito due anni prima (cfr. allegato 2). Ad una prima ingiustizia e mancato rispetto delle norme, si aggiunge una ulteriore ingiustizia determinata dal numero dei posti messi a concorso: lo stesso numero di quelli destinati al concorso riservato invece che calcolati secondo i dettami del più volte richiamato comma 2, articolo 29 del decreto legislativo n. 165 del 2001; il numero reale dei posti da mettere a concorso, calcolati all'atto dell'emanazione del bando, ammontava a 5853 così determinato: numero dei posti già vacanti e disponibili alla data di indizione del concorso, il numero dei posti che si sarebbero resi disponibili nel corso del successivo triennio (2004-2007) per cessazioni dal servizio in relazione ai limiti di età; la maggiorazione dei posti secondo la percentuale desumibile dal numero delle cessazioni dal servizio per motivi diversi dal raggiungimento del limite di età; l'ulteriore maggiorazione del 25 per cento. Il numero dei posti disponibili alla data del concorso doveva risultare dalla differenza tra i posti in organico nell'anno scolastico 2003-2004 (pari a 10.752 posti) ed il personale in servizio (8.169 unità). Il totale dei posti vacanti per l'anno scolastico 2004-2005 andava integrato con il numero dei posti risultati liberi a seguito dei collocamenti a riposo (2.100 unità, circa 700 ogni anno) e dalle ulteriori maggiorazioni. Orbene, secondo gli interpellanti, se il ministero interpellato avesse correttamente rilevato e assegnato al concorso il 50 per cento dei posti secondo le indicazioni della citata legge (n. 5853 posti), la procedura concorsuale ordinaria avrebbe riguardato le coperture di un numero di posti pressoché pari al doppio (2977) di quelli assegnati al concorso ordinario (1500); ad avviso degli interpellanti è evidente, anche ad un profano, l'illegittimo contenimento del numero dei posti messi a concorso, rispetto a quelli da assegnare alla procedura concorsuale, secondo la disciplina di reclutamento prevista dalla legge; a seguito delle rigidissime, ed uniche nella storia della scuola italiana, procedure concorsuali (selezione per titoli, due prove scritte e due orali) le graduatorie degli idonei ammontano a circa 2900, 77 in meno dei posti da mettere a concorso; solo 1500, però, sono stati ammessi alla frequenza dei corsi di formazione, secondo gli interpellanti, a causa dell'errore di calcolo dell'Amministrazione e del mancato rispetto della norma. Gli altri 1400 circa, nonostante le rigidissime prove concorsuali, si vedono esclusi; secondo l'opinione degli interpellanti è evidente la palese ingiustizia che l'Amministrazione ha il dovere di riparare per recuperare credibilità e fiducia oltre che per porre fine ad uno sconfinato contenzioso -: se intenda effettuare: a) la revisione dell'allegato 1 del bando di concorso per dirigenti scolastici bandito con determinazione dirigenziale 22 novembre 2004, rideterminando l'esatto numero dei posti da mettere a concorso in ossequio al comma 2 del decreto legislativo n. 165 del 2001; b) l'urgente ammissione, in attesa di emanazione di provvedimenti amministrativi e/o legislativi risolutivi del problema e finalizzati al ripristino del rispetto della normativa di riferimento, e dei pronunciamenti del Tar investiti da centinaia di ricorsi, di tutti i candidati idonei (circa 1.400 in tutta Italia) alla frequenza dei corsi di formazione propedeutici alla prosecuzione delle procedure concorsuali; quali provvedimenti intenda adottare, siano essi di natura amministrativa che legislativa, per: porre rimedio alle lamentate incongruità e mancato rispetto di norme; assicurare a tutti gli idonei la graduale assunzione in servizio; riportare serenità ed equilibrio in un settore lavorativo di fondamentale importanza per il regolare funzionamento delle istituzioni scolastiche; porre fine all'ingente mole di contenzioso in atto con conseguente dispendio di ingenti risorse finanziarie oltre che fisiche sia da parte della pubblica amministrazione che dei ricorrenti. (2-00133) «Di Gioia, Villetti, Sasso, Bellanova, Bordo, Vico, Cinzia Maria Fontana».





 
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