Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/00255 presentata da TRUPIA LALLA (L' ULIVO) in data 26/09/2006
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00255 presentata da LALLA TRUPIA martedì 26 settembre 2006 nella seduta n.042 TRUPIA, FINCATO, SERENI, BRESSA, GIACHETTI e QUARTIANI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: apprendiamo dal settimanale l'Espresso (n. 38 settembre 2006) che il progetto di costruire a Vicenza presso l'aeroporto Dal Molin una seconda base americana prevederebbe la completa riconversione della strategia e della dislocazione delle forze armate Usa in Europa e che la riunificazione della 173 a brigata aerotrasportata triplicherebbe la forza e gli organici di quella ora divisa tra la città veneta e le basi tedesche di Bamberga e Schweinfurt, facendo di Vicenza la sede della più potente base statunitense in Europa; oltre al rafforzamento dell'organico previsto con l'arrivo di oltre 1.800 militari, la brigata avrebbe come dotazioni: 55 tank M1 Abrams , 85 veicoli corazzati da combattimento, 14 mortai pesanti semoventi, 40 jeep humvee con sistemi elettronici di ricognizione, due nuclei di aerei spia telecomandati Predator , una sezione di intelligence , due batterie di artiglieria con obici semoventi, i lanciarazzi multipli a lungo raggio Mrls ; nel marzo 2005 il generale James L. Jones, comandante delle forze annate Usa in Europa, pronunciò davanti al Senato americano le seguenti parole: «la 173 a brigata aerotrasportata sarà ampliata in brigade combat team e rimarrà in Italia, in prossimità della base aerea di Aviano, suo centro di impiego primario. Usareur ha piani per espandere impianti e infrastrutture nell'area di Vicenza, includendo le strutture militari americane all'aeroporto Dal Molin, favorendone la crescita attraverso la ristrutturazione»; il Governo Berlusconi, insieme alle istituzioni locali, aveva dato il suo benestare all'operazione; il sindaco di Vicenza, secondo gli interroganti, non ha coinvolto la città chiarendo in modo trasparente la realtà degli accordi intercorsi e, seppur sollecitato dal Governo attuale, si è finora rifiutato di prendere una decisione; il Governo, più volte interpellato dai parlamentari veneti dell'Unione, attraverso il Presidente del Consiglio dei ministri Prodi e i Ministri Rutelli, Chiti e Parisi, ha ribadito che non sono intercorsi accordi di carattere internazionale, né militare; il Ministro interrogato smentisce quanto riportato dal settimanale l'Espresso -: quale sia l'orientamento del Governo in proposito. (3-00255)