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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00236 presentata da ZUCCHI ANGELO ALBERTO (L' ULIVO) in data 27/09/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-00236 presentata da ANGELO ALBERTO ZUCCHI mercoledì 27 settembre 2006 nella seduta n.043 ZUCCHI, FRANCI e CECCUZZI. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che: dall'inizio degli anni '80 in località Casa del Corto, nel Comune di Piancastagnaio, provincia di Siena, opera l'azienda Floramiata, uno degli impianti serricoli più importanti d'Italia; tale iniziativa è scaturita dal piano di riconversione dell'attività mineraria, frutto delle lotte dei lavoratori e delle popolazioni che si mobilitarono a sostegno della «vertenza Amiata»; la collocazione di una attività florovivaistica in un territorio montano si è configurata più come una risposta pubblica alle esigenze occupazionali e di sviluppo di una comunità locale, piuttosto che una iniziativa imprenditoriale legata ad un favorevole contesto ambientale e di mercato; l'unico vantaggio competitivo è derivato, pertanto, dall'utilizzo di energia geotermica a costi inferiori, rispetto ad altre fonti di calore; l'azienda Floramiata è un pilastro irrinunciabile dell'economia amiatina che occupa circa 250 lavoratori tra fissi ed avventizi; proprio per questi motivi nel capitale sociale dell'azienda è presente, con il 29 per cento delle azioni, il socio pubblico Sviluppo Italia SpA; l'azienda ha vissuto ripetuti momenti di difficoltà di presenza ed azione sul mercato, situazione aggravata dalla grandinata del 6 dicembre 2005 che ha compromesso parte degli impianti; per tale motivo sono dieci le serre danneggiate ed inutilizzabili e dallo scorso dicembre la produzione è calata notevolmente, così come la forza lavoro attualmente ridotta di 50 unità tra lavoratori fissi ed avventizi; tra l'azienda e l'Agenzia delle entrate è in corso un contenzioso riferito ai contributi previsti dalla legge per l'utilizzo del vapore geotermico, per un valore di circa 5 milioni di euro; pertanto, alla luce di quanto sopra esposto, tale situazione desta seria preoccupazione nelle istituzioni del territorio, oltreché incertezza nelle famiglie dei lavoratori di Floramiata e dell'indotto -: se il Governo non intenda convocare un tavolo di lavoro alla presenza di tutte le istituzioni interessate e Sviluppo Italia per mettere a punto una strategia di rilancio dell'azienda che necessita, in primo luogo, della stabilizzazione dell'assetto proprietario di Floramiata. (5-00236)