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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00031 presentata da BONELLI ANGELO (VERDI) in data 27/09/2006

Atto Camera Mozione 1-00031 presentata da ANGELO BONELLI mercoledì 27 settembre 2006 nella seduta n.043 La Camera, premesso che: ogni anno i pescatori giapponesi, da ottobre a marzo, catturano e uccidono circa 20.000 piccoli cetacei, in modo brutale e violento; si tratta del più grande e pianificato massacro di delfini nel mondo che si compie soprattutto a Futo, a Taiji, presso la penisola di Izu e nell'isola di Iki; i pescatori sostengono che uccidere i delfini rappresenta la modalità migliore per preservare le risorse ittiche e ridurre la competizione sulla pesca; le ragioni delle nuove mattanze sono motivate dalla domanda dei delfinari che richiedono sempre nuovi esemplari da utilizzare nei «programmi di nuoto con delfini», per rimpiazzare quelli che muoiono per lo stress; i «programmi di nuoto con delfini» e la «terapia assistita con i delfini» sono diventati il nuovo grande business delle strutture di cattività di tutto il mondo: essi consistono nella immersione in vasca di persone convinte di interagire liberamente con i delfini, mentre, in realtà, ogni interazione è rigidamente controllata dall'addestratore attraverso la deprivazione alimentare; la mattanza avviene attraverso la così detta pratica drive fisheries ovvero «pesca guidata»; per la sua pratica i pescatori si dirigono verso il mare aperto incrociando le rotte migratorie dei delfini e, una volta avvistato il branco, iniziano a colpire con i martelli i pali di acciaio posti lateralmente alle imbarcazioni; in tal modo creano volontariamente un muro di suoni sottomarino che causa panico e disorientamento nei delfini, i quali, cercando di allontanarsi dai rumori, nuotano nella direzione opposta; ciò permette ai pescatori di compattare il gruppo e di dirigerlo all'interno di piccoli fiordi o baie, a questo punto viene impedita la fuga dei delfini con l'utilizzo di reti poste all'imboccatura della baia; i delfini in preda al panico cominciano a «piangere», ad emettere suoni e spesso vengono lasciati in questa condizione tutta la notte; il giorno seguente, i pescatori con una piccola imbarcazione entrano nella baia dove vengono selezionati i delfini «giusti» da utilizzare nelle strutture di cattività (delfinari, oceanari e acquari), destinati ad essere venduti ed addestrati attraverso metodi violenti e coercitivi, attraverso la deprivazione alimentare e rinchiusi a vita; la mattanza ha così inizio, e le grida e i lamenti delle madri separate dai loro piccoli, scelti per essere utilizzati come pagliacci o pseudo taumaturghi nelle strutture di cattività di tutto il mondo, giungono a noi attraverso le immagini per le quali non si può non provare rabbia, sdegno e dolore; i delfini terrorizzati vengono portati a riva, percossi e sommariamente smembrati con arpioni e coltelli e successivamente issati a bordo delle barche; spesso non sono ancora morti, e la morte arriva dopo interminabili minuti, se non ore; la mattanza e la scelta dei delfini tutto avviene in presenza di addestratori e commercianti che, dopo aver scelto gli animali «da delfinario», assistono alla strage; la carne di delfino viene utilizzata a scopi alimentari umani, nonostante l'agenzia investigativa per l'ambiente ( Enviromental Investigation Agency ) e numerose ricerche scientifiche abbiano dimostrato che questa, soprattutto in Giappone, è pericolosamente ricca di tossine quali: mercurio ed altri metalli pesanti, ddt e altri pericolosi contaminanti; spesso viene venduta come carne di balena; i delfini sono infatti predatori all'apice della piramide alimentare, e tendono ad accumulare grandi quantità di inquinanti come il mercurio, mentre ciò accade in misura minore nelle balene che sono dei filtratori; studi recenti hanno dimostrato che in alcuni campioni di carne di delfino in vendita sul mercato giapponese, il contenuto di mercurio era mediamente 900 volte al di sopra del limite massimo consentito dalla legge vigente in materia; gli scarti della carne di delfino vengono anche utilizzati come cibo per animali e come fertilizzante; una confezione grande come una saponetta di carne di delfino costa, sul mercato attuale, circa 2000 yen; nel 2003 l'agenzia della pesca Nipponica ha autorizzato solo a Tajij il massacro di: 300 glodicefali; 300 grampi; 300 pseudorche; 890 tursiopi; 450 stenelle striate; 450 stenelle frontalis.

il 20 settembre, in tutti i continenti, in 30 paesi, coordinate da 58 organizzazioni non governative internazionali ed in Italia dagli Animalisti Italiani, si sono tenute manifestazioni di protesta davanti alle ambasciate del Giappone, per porre fine alle mattanze dei cetacei; impegna il Governo: a chiedere ufficialmente al Governo Giapponese di porre fine a una pratica barbara e cruenta come il massacro di migliaia di cetacei ogni anno; a prevedere l'adozione immediata di iniziative sia in ambito nazionale che in ambito comunitario, per la condanna di simili atti, considerando che i cetacei, quali specie migratorie, non possono essere considerate di «proprietà» di un singolo Stato e che sono protetti da normative internazionali quali la Convenzione Internazionale di Washington. (1-00031) «Bonelli, Balducci, Boato, Cassola, De Zulueta, Francescato, Fundarò, Lion, Pellegrino, Camillo Piazza, Poletti, Trepiccione, Zanella, Mellano».