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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01103 presentata da PATARINO CARMINE SANTO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 28/09/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01103 presentata da CARMINE SANTO PATARINO giovedì 28 settembre 2006 nella seduta n.044 PATARINO, BUONFIGLIO, LAZZARI, VITALI, LEONE, FRANZOSO, AMORUSO, LISI, ANTONIO PEPE, MAZZARACCHIO, CARLUCCI, PELINO, MISTRELLO DESTRO e BRUNO. - Al Ministro della difesa . - Per sapere - premesso che: con la definitiva scomparsa dell'Esercito di Leva è ormai in funzione a pieno regime l'Esercito di Volontari che sta dando ampia prova di ottime qualità professionali in tutti i teatri operativi presenti nel mondo; quanto sopra ha comportato la chiusura di molti enti e la riorganizzazione complessiva delle Forze Armate, volta anche ad una notevole riduzione dei costi delle strutture organizzative dell'Esercito, dell'Aeronautica e della Marina Militare; tale riorganizzazione ha coinvolto la Sanità Militare con la chiusura talora incomprensibile di alcuni Ospedali Militari, (recentemente Udine, Bologna, Catanzaro) o la riconversione di altri (l'Ospedale Militare di Verona) con una redistribuzione delle competenze fra Esercito, Aeronautica e Marina Militare del territorio nazionale; secondo quanto risulta agli interroganti, ultimamente si parla anche con molta insistenza della chiusura dell'Ospedale Militare «L. Bonomo» di Bari; l'area balcanica, con lo smembramento della Jugoslavia, costituisce dal punto di vista geopolitico (in particolare il Kosovo, Albania, Bosnia) il punto di maggior attrito per la stabilità politica europea ed il nosocomio barese è stato e continua ad essere il primo ed unico punto di riferimento militare ospedaliero nazionale sull'adriatico (le coste albanesi distano solo 70 Km) a conferma di una regione, la Puglia, già all'epoca degli sbarchi (1991 - 1992) considerata «Regione Frontiera»; gli ufficiali medici dell'Ospedale Militare di Bari, per anni hanno svolto attività sanitaria come Rolle - 3 (reperibilità KFOR e soccorso sanitario in caso di elisgomnberi provenienti dall'Albania - è tuttora presente a Valona un nucleo della Guardia di Finanza) effettuando numerosissime operazioni di soccorso sanitario all'epoca dei famosi sbarchi del 1991 - 1992 (15.000 profughi) nel porto di Bari e nel centro di accoglienza di Restinco (BR); le competenze dell'Ospedale Militare «L. Bonomo» sono numerosissime e vastissime e vanno: a) dalle richieste del D.M. di Bari, che sta operando la selezione dei VFP1 al concorso sanitario delle caserme viciniori, alle prestazioni sanitarie h 24,00 dell'Ufficiale Medico di Guardia per tutti i reparti presenti in zona, al supporto psicologico da parte degli uffici medico psichiatrici alle famiglie (genitori/coniugi) dei ragazzi caduti o feriti gravemente in teatro; b) dalle CTU nei Tribunali Militari Nazionali e Giudici di Pace, alle «visite fiscali» disposte dagli Organi Giudiziari; c) dalla presenza di medici specialisti per convegni militari fuori regione, alla partecipazione/reperibilità per evenienze straordinarie (calamità, terrorismo, eccetera); d) dalla partecipazione (UU.E SS.UU.) alle operazioni F.A. (dalla Somalia, Libano, all'Iraq, Mozambico, Balcani, Afganistan, eccetera) a quella di convegni scientifici nazionali, riscuotendo ovunque plausi ed encomi; e) dalla possibilità reale di allettare in tempi rapidissimi alcune centinaia di senza tetto in caso di calamità naturali (vedasi in tal senso un vecchio studio della cattedra di Anestesia e Rianimazione del Policlinico di Bari), all'utilizzo di 2 sale operatorie non dismesse con tutto lo strumentario disponibile; f) dalle aggiornatissime e storiche competenze medico-legali che fanno riferimento all'Ospedale Militare di Bari (legge n. 461/01, 335/95, legge n. 210 idoneità ed inabilità, eccetera), al servizio di infermeria presidiaria svolto dal P.S. dell'Ospedale Miliare; il nosocomio barese, che ancora oggi è sede di convegni scientifici di portata nazionale (vedasi quello prossimo di Psichiatria del 29 e 30 settembre 2006) si è sempre distinto nel campo della formazione per medici specializzandi in patologia clinica e in medicina legale (rispettivamente nel laboratorio analisi e nelle CC.MM.OO. dell'Ospedale Militare) e fu primo fra tutti gli ospedali militari ad effettuare con la chirurgia universitaria, interventi di chirurgia laparoscopica in pazienti civili; sono attualmente in piena e florida attività il nuovo servizio di endoscopia digestiva, inaugurato nel 2005, e l'ambulatorio di odontoiatria con lunghe agende di prenotazioni per soddisfare le quali avrebbero bisogno di un potenziamento; la valenza delle professionalità degli ufficiali medici è tale da sopperire a moltissime consulenze specialistiche anche in tempo reale (senza usufruire del Servizio sanitario nazionale) che giungono da tutti gli enti periferici di Puglia e Basilicata; la concreta possibilità di installare nell'Ospedale Militare di Bari strumentario rx-logico (Tac e/o RMN) potrebbe ridurre notevolmente i tempi di attesa per l'esecuzione di tali esami per il personale civile e militare della difesa (ed anche per esterni), oltre a quella, già presa in esame dall'Università, di istituire in loco una scuola di specializzazione in fisioterapia dell'Università di Bari per SS.UU. infermieri per poter soddisfare la sempre crescente richiesta di F.K.T. (anche purtroppo per i nostri soldati feriti in teatro, e non, e rimasti invalidi); secondo l'interrogante, sarebbe opportuno istituire una commissione tecnica per fare i dovuti accertamenti e raccogliere le necessarie informazioni che potranno sicuramente essere utili prima di prendere qualsiasi decisione; a giudizio dell'interrogante, la chiusura dell'ospedale militare «L. Bonomo» di Bari non sarebbe opportuna per le seguenti ragioni: a) è facilmente raggiungibile, sia grazie alla sua posizione epicentrica e sia grazie agli ottimi collegamenti autostradali e ferroviari, per tutti gli enti dell'esercito sparsi in Puglia e Basilicata e Molise e sia grazie agli ottimi collegamenti autostradali e ferroviari, per tutti gli enti dell'esercito sparsi in Puglia e Basilicata e Molise (da Foggia a Lecce, da Potenza a Termoli), non solo, ma anche per i Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Vigili del Fuoco, Corpo Forestale dello Stato, sia per le incombenze sanitarie (ricoveri, visite specialistiche, Mod «C», eccetera) sia per quelle medico-legali (per i militari Pubblico impiego nelle CC.MM.OO); b) dirimpettaio dei Balcani, ha sempre ricoperto nei secoli, dal punto di vista storico, scientifico, religioso, economico e culturale, un ruolo primario di ponte sull'Adriatico, fra il mondo latino e quello slavo, i cui vincoli si sono ancor più rinsaldati negli ultimi 70 anni, grazie anche a quella gloriosa Istituzione Sanitaria, parte integrante del patrimonio pugliese e di tutta l'Italia meridionale e istituita - è bene ricordarlo - nello stesso anno (1936) in cui furono costruiti con le medesime modalità, il Policlinico di Bari e quello di Tirana -: se i fatti esposti corrispondano al vero e, in caso affermativo, quali iniziative intenda adottare per scongiurare l'ipotesi della soppressione dell'Ospedale Militare «L. Bonomo» di Bari che, ove fosse per davvero decisa e attuata, causerebbe pesantissimi disagi alle FF.AA. e gravissimi danni di tipo economico - sociale e di immagine all'intero territorio pugliese e al suo capoluogo. (4-01103)