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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01142 presentata da DI CAGNO ABBRESCIA SIMEONE (FORZA ITALIA) in data 03/10/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01142 presentata da SIMEONE DI CAGNO ABBRESCIA martedì 3 ottobre 2006 nella seduta n.046 DI CAGNO ABBRESCIA. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro della salute. - Per sapere - premesso che: l'articolo 1, comma 174, della legge n. 311 del 2004 (legge finanziaria per il 2005), prevede che per l'esercizio 2005, qualora dai dati del monitoraggio del quarto trimestre si registri nel settore sanitario un disavanzo di gestione, il Presidente del Consiglio dei ministri diffidi le regioni interessate a provvedervi entro il 30 aprile dell'anno successivo a quello di riferimento; la predetta norma prevede altresì che qualora la regione non adempia entro i successivi trenta giorni, il presidente della regione, in qualità di Commissario ad acta, approvi il bilancio di esercizio consolidato del servizio sanitario regionale, ai fini di determinare il disavanzo di gestione e adotti i necessari provvedimenti per il suo ripianamento; l'articolo 1, comma 277, della legge n. 266 del 2005 (legge finanziaria per il 2006) ha integrato la previsione del suddetto comma 174, prevedendo che qualora i provvedimenti necessari per il ripianamento del disavanzo di gestione non vengano adottati dal presidente della regione, in qualità di commissario ad acta, entro il 31 maggio, nella regione interessata, con riferimento all'anno 2006, si applicano comunque nella misura massima prevista dalla vigente normativa, l'addizionale all'imposta sul reddito delle persone fisiche nonché le maggiorazioni dell'aliquota dell'imposta regionale sulle attività produttive; attualmente dalla regione Puglia, arrivano segnali preoccupanti di un rilevante aumento della spesa sanitaria, dovuto principalmente alla riforma sanitaria attuata dalla giunta di centrosinistra, che introduce i distretti sociosanitari, ovvero strutture territoriali che rappresentando un'articolazione delle ASL (aziende sanitarie locali), in pratica moltiplica i costi di gestione, della già precaria situazione finanziaria sanitaria della regione medesima, attraverso la nomina di ben 108 nuovi posti dirigenziali, oltre a quelli già previsti, con un aggravio della spesa di circa 12 milioni di euro all'anno senza copertura finanziaria come già quantificato e denunciato in Consiglio regionale; il governo regionale di centrosinistra, al contrario attraverso la lottizzazione delle nomine di queste nuove figure dirigenziali, sta aggravando il deficit sanitario pugliese in modo preoccupante istituendo tali figure dirigenziali, secondo l'interrogante, che percepiscono stipendi di circa 100 mila euro all'anno; dalle considerazioni suesposte, secondo l'interrogante, la spesa sanitaria della regione Puglia, appare quindi rivolta più a favorire le clientele che a ridurre i tempi di attesa per le prestazioni in favore dei cittadini, con le preoccupanti conseguenze che la spesa sanitaria regionale vada fuori controllo -: se il Governo abbia impugnato la legge delle Regione Puglia n. 25 del 2006, davanti alla Corte costituzionale per violazione dell'articolo 81 della Costituzione. (4-01142)