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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00268 presentata da CACCIARI PAOLO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA) in data 05/10/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00268 presentata da PAOLO CACCIARI giovedì 5 ottobre 2006 nella seduta n.048 CACCIARI e SPERANDIO. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che: lungo la costa di Porto Levante nel comune di Porto Viro in provincia di Rovigo, all'interno del Parco del Delta del Po, continuano i lavori per la realizzazione di un faraonico terminal per lo stoccaggio e la rigassificazione del gas naturale liquido, terminal che EDISON G.N.L. ADRIATICO sta costruendo con capitali Edison (10 per cento, Exxon-Mobil (45 per cento) e Qatar Petroleum (45 per cento); al costo previsto di circa 625 milioni di euro, l'opera dovrebbe essere terminata e installata al largo di Porto Levante e collegata alla terraferma tramite gasdotto; ad EDISON G.N.L. ADRIATICO, con delibera CIPE 101/2003 del 13 novembre 2003, è stato concesso un contributo di 66.578 migliaia di euro in base all'articolo 1/c 2 decreto-legge n. 488 del 1992 relativo alle agevolazioni alle attività produttive nelle aree depresse; il terminal è stato ampiamente contestato da Enti locali e comitati cittadini, tanto da indurre la Provincia di Rovigo ad avviare un procedimento per l'annullamento delle autorizzazioni alla costruzione del rigassificatore; la Commissione Europea di Bruxelles Direzione Generale Ambiente in data 10 aprile 2006 ha annunciato l'avvio della procedura di messa in mora dello Stato italiano per presunta violazione dell'articolo 6 della direttiva 92/43 Cee relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatica; il 12 settembre 2006 attorno alle 14.00 i carabinieri del Noe di Venezia e del Nor di Adria, su mandato della Procura di Rovigo, hanno fermato i lavori per la realizzazione delle opere funzionali all'installazione del terminal gasiero e posto sotto sequestro un isolotto artificiale che serve alla costruzione della piattaforma; a lavori iniziati, sempre in data 12 settembre 2006, nello stesso giorno in cui i carabinieri procedevano al sequestro, la Giunta Regionale del Veneto ha deliberato un parere positivo in merito alla Valutazione di Incidenza Ambientale relativa all'installazione e la dismissione dell'«Isola Artificiale Temporanea antistante lo Scanno del Palo di Boccasette»; il giorno successivo, il 13 settembre 2006, la Procura di Rovigo ha depositato un ricorso al Tribunale del Riesame nel quale chiede che siano posti i sigilli anche al tratto di metanodotto che dalla costa arriva fino alla strada Romea; gli interventi sono avvenuti a conclusione dell'inchiesta dei pm Rodigini Fasolato e Zen, in base alla quale la Procura ha scelto di dare alla questione un'importanza tecnico-giuridica in linea con i rilievi avanzati dalla Comunità Europea dopo l'accoglimento del ricorso presentato dall'amministrazione provinciale di Rovigo per l'invasività del terminal e del gasdotto; il progetto originario è stato stravolto a seguito del trasferimento della «stazione di misura» da Porto Viro al Comune di Cavarzere all'unico scopo di mantenere i benefici di cui articolo 1/c 2 decreto-legge n. 488 del 1992 sulle aree depresse, anche a costo di incrementare i costi e gli impatti paesaggistici e ambientali dell'opera a causa di una deviazione del tracciato di circa 10 km. verso nord-ovest per poi ripiegare verso sud per arrivare a Minerbio, Bologna); in tal modo sarebbero state compiute irregolarità procedurali nella modifica del Piano Regolatore Generale comunale di Cavarzere e nella dichiarazione di «conformità urbanistica», nonostante che fosse noto che il gasdotto attraversa in diversi tratti «siti di interesse archeologico»; risulta, inoltre, agli interroganti la rottura da parte di EDISON G.N.L. ADRIATICO del Patto Territoriale del 26 marzo 1999 e dei conseguenti impegni previsti dal protocollo aggiuntivo del 29 maggio 1999 stipulato con il CONSVI di Rovigo (soggetto responsabile del Patto) -: se intenda acquisire ulteriori elementi di realtà necessari ad una valutazione oggettiva e tempestiva sulla presunta irregolarità dei lavori di realizzazione del rigassificatore di Porto Viro, della «stazione di misura» e del gasdotto in Comune di Cavarzere (Verona); se non ritenga opportuno sospendere cautelativamente le autorizzazioni alla costruzione per evitare di incorrere in nuove procedure di infrazione a carico dell'Italia e nelle conseguenti sanzioni a seguito dell'eventuale accertamento della violazione dell'articolo 6 della direttiva 92/43 Cee da parte della Commissione competente; se non ritenga opportuno adottare formale procedura VIA normale invece delle procedure semplificate adottate in base alla Legge Obiettivo, nonché procedere a formulare una valutazione complessiva d'area degli impatti cumulativi sull'intero territorio del Delta del Po (V.A.S.), dove insistono altri siti industriali ed è prevista la trasformazione a carbone della grande centrale ENEL di Polesine Camerini e dove sono all'esame dei Ministeri le richieste di realizzare ben due centrali elettriche a turbogas di 800 MW ciascuna nei Comuni di Loreo (Rovigo) e di Cona (Venezia); se non ritenga necessario disporre il blocco del contributo per le aree depresse di 66.578 migliaia di euro previsti con delibera CIPE 101/2003 del 13 novembre 2003, dal momento che al Comune di Cavarzere da ciò non deriva alcun beneficio (anzi, semmai deriva un onere derivante dalle servitù ed un danno ambientale); se non ritenga opportuno costituirsi parte lesa nell'ambito del procedimento instaurato dalla Procura di Rovigo nei confronti di EDISON G.N.L. ADRIATICO; se dal momento che secondo l'interrogante la collocazione del rigassificatore in questo territorio è negativa ed errata dal punto di vista economico, ambientale e sociale, non ritenga infine necessaria la formulazione di un articolato ed esauriente Piano Energetico nazionale e regionale prima di proseguire nella concessione di autorizzazioni specifiche e puntuali alla realizzazione di impianti di carattere energetico sul territorio nazionale anche in opposizione alle frequenti contrarietà espresse dalle comunità locali.(5-00268)