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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01237 presentata da BORDO MICHELE (L' ULIVO) in data 11/10/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01237 presentata da MICHELE BORDO mercoledì 11 ottobre 2006 nella seduta n.051 BORDO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: i sindacati di Polizia hanno diffuso l'esito di alcuni recenti incontri tra il Dipartimento di Pubblica Sicurezza e le Organizzazioni Sindacali stesse durante i quali è stato sottoposto alla loro attenzione un piano di riordino e riorganizzazione delle 24 Scuole Allievi Agenti; da tale piano emergerebbe la decisione di procedere alla riconversione di quattro scuole: Bolzano, Foggia, Senigallia e Vicenza. In particolare, per quanto riguarda la struttura ubicata a Foggia, l'ipotesi prospettata dal Dipartimento di P.S. è la trasformazione in sede degli uffici della Polizia Stradale e di alloggi di servizio alla Questura; pur condividendo l'obiettivo di razionalizzazione della spesa in questo settore, a cui il piano di riorganizzazione delle Scuole Allievi Agenti cerca di fornire una risposta operativa e concreta, a parere dello scrivente è opportuno valutare anche l'impatto che una simile decisione avrebbe a livello territoriale; da oltre 20 anni, la Scuola Allievi Agenti di Foggia garantisce un eccellente livello formativo e funge da supporto logistico anche per le altre Forze dell'Ordine, che ne utilizzano il poligono di tiro e le aule. Peraltro, la stessa Scuola è stata oggetto di recenti e onerosi lavori di ristrutturazione in funzione del suo utilizzo come polo formativo; allo stesso tempo, non è da sottovalutare l'indotto economico generato dalla Scuola stessa, per la quale lavorano piccole imprese attive nel settore della preparazione dei pasti, della lavanderia, delle manutenzioni, eccetera; la Scuola Allievi Agenti rappresenta un punto di riferimento, anche fisico, fondamentale per la costruzione e l'affermazione della cultura della legalità in un territorio segnato dalla presenza di fenomeni criminali, anche di stampo mafioso, come dimostrato dal suo frequente utilizzo per manifestazioni collegate ai temi della legalità e della partecipazione civica -: se il Governo ritenga di sospendere ogni decisione in merito alla riconversione della Scuola Allievi Agenti di Foggia per favorire l'attuazione di una concertazione più ampia anche a livello territoriale.(4-01237)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata venerdì 30 marzo 2007 nell'allegato B della seduta n. 138 All'Interrogazione 4-01237
presentata da BORDO Risposta. - Il provvedimento concernente la chiusura della scuola allievi agenti di Polizia di Foggia è stato firmato dal Ministro il 29 gennaio 2007. Tale decisione è frutto delle previsioni contenute nell'articolo 1, comma 431, della legge n. 296 del 2006 (legge finanziaria 2007), in ottemperanza alle quali il Ministero dell'interno sta procedendo ad un ampio piano di riassetto del «Sistema Scuole» della Polizia di Stato, sulla base di una rivalutazione complessiva del fabbisogno di formazione degli allievi agenti di polizia, anche alla luce della riforma della leva obbligatoria e della figura del «poliziotto ausiliario» ad essa collegata. In proposito, il sistema degli istituti di istruzione della Polizia di Stato (24 strutture formative) comprende 13 scuole per allievi agenti, la cui ricettività complessiva è di oltre 4.700 posti. Si rileva che, nel prossimo quinquennio, l'assunzione di nuovi agenti non dovrebbe viceversa superare la media annuale di 1000 unità. Si tratta di un divario davvero consistente che, sotto il profilo del buon andamento dell'azione amministrativa, deve essere colmato sia dal punto di vista del contenimento delle spese di gestione, sia sotto l'aspetto del reimpiego del personale di polizia ivi in servizio nei compiti di controllo del territorio e di prevenzione e di contrasto della criminalità. La finalità è quella di raggiungere le necessarie economie senza, tuttavia, incidere sull'efficienza del servizio formativo. Il recupero complessivo in termini finanziari comporterà un risparmio di circa 12 milioni di euro annui, vale a dire il 10 per cento della spesa sostenuta nel 2005 per finanziare l'intero sistema delle scuole di polizia. Verranno così conseguite le economie richieste dalla legge finanziaria per il 2007 (articolo 1, comma 434). Alla definizione del predetto piano di riassetto si è giunti anche sulla base di una serie di incontri con le organizzazioni sindacali, alle quali, in un clima di proficuo confronto dialettico, sono state fornite precise garanzie circa la ricollocazione del personale della Polizia di Stato e dell'Amministrazione civile dell'interno, sia dal punto di vista logistico, che sotto il profilo della valorizzazione delle professionalità. Nella scelta delle scuole da chiudere vengono prese in considerazione le dimensioni e le caratteristiche strutturali degli immobili, così come la possibilità di una loro diversa utilizzazione, ferma restando la necessità di garantire una equilibrata loro distribuzione territoriale. Detto progetto di riorganizzazione verrà realizzato in due fasi distinte. La «fase uno» ha come obiettivo la dismissione e la contestuale riconversione di quattro scuole allievi agenti, per un totale di circa 900 posti letto, tra cui quella di Foggia. La «fase due» prevede la dismissione di ulteriori tre scuole allievi agenti da individuare in una rosa di nove istituti, per un totale di 1.300 posti letto. Per quanto in particolare concerne la scuola allievi agenti di Foggia, la stessa ha una ricettività complessiva di 281 posti letto ed impiega 84 operatori della Polizia di Stato e 12 dipendenti dell'amministrazione civile dell'interno. In fase di riconversione, il complesso potrebbe accogliere la locale sezione della polizia stradale consentendo così di liberare spazio da destinare agli uffici della questura. Inoltre, potrebbe esservi trasferito il personale attualmente alloggiato nella questura. Alla luce di quanto sopra, la determinazione di dismettere la scuola in parola è scaturita principalmente dalle sue ridotte dimensioni (281 posti letto), ma anche dal fatto che essa non riveste caratteristiche strutturali pienamente funzionali rispetto alla missione istituzionale. Infatti, una eventuale ristrutturazione dell'immobile, soprattutto per quel che riguarda la tipologia delle camerate per gli allievi, avrebbe comportato, senza alcun dubbio, interventi particolarmente rilevanti e probabilmente sconsigliabili anche in considerazione della predetta ridotta ricettività. Il Viceministro dell'interno: Marco Minniti.