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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00295 presentata da TOLOTTI FRANCESCO (L' ULIVO) in data 11/10/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00295 presentata da FRANCESCO TOLOTTI mercoledì 11 ottobre 2006 nella seduta n.051 TOLOTTI e FINCATO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: in data 28 agosto 2006 sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità europee i bandi di gara relativi alle nuove procedure di selezione per l'affidamento in concessione dell'esercizio dei giuochi pubblici di cui all'articolo 38, commi 2 e 4 del decreto-legge 4 luglio 2006, n.223, convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006, n. 248; le predette procedure di selezione intervengono radicalmente nel settore dei giochi pubblici, sostituendo l'attuale consolidato modello di distribuzione delle reti di vendita con un sistema del tutto nuovo di offerta al pubblico dei prodotti gioco; esse sembrano trovare la loro base giuridica unicamente nei commi 2 e 4 dell'articolo 38, in aperto contrasto - secondo gli interroganti - con quanto previsto dal comma 1 del medesimo articolo 38 che dispone innanzitutto l'emanazione entro il 31 dicembre 2006 di regolamenti generali di riordino dell'intera materia, quindi l'adozione di provvedimenti amministrativi a firma del direttore generale dell'Amministrazione autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS) coerenti con i criteri predeterminati dalla legge e solo in ultimo le caratteristiche dei punti vendita evidentemente propedeutiche all'approvazione e pubblicazione dei bandi di gara per la selezione degli operatori interessati alla gestione del giuochi pubblici; tali provvedimenti, preordinati al riordino dell'intera materia, avrebbero dovuto, per espressa previsione legislativa, definire altresì modalità, di salvaguardia al fine di evitare ingiustificate penalizzazioni a danno di tutte le migliaia di operatori che hanno, nel corso di svariati decenni, contribuito alla formazione ed alla crescita costante dell'odierno mercato del gioco legale, sostenendo i costi e gli investimenti richiesti dalle stesse istituzioni nazionali in antitesi a quanti sia dall'Italia che dall'estero hanno praticato il gioco illegale; l'avvio delle procedure di selezione in assenza dei citati provvedimenti assume secondo gli interroganti aspetti di gravità nei riguardi dell'intero mercato, in notevole crescita negli ultimi anni, con evidenti e concreti rischi di conseguenze negative sul piano della raccolta futura del gioco e danni conseguenti all'attività delle migliaia di aziende impegnate nel settore, con immaginabili ripercussioni anche sul piano dell'occupazione -: se siano stati attentamente valutati gli effetti e le possibili conseguenze di una tale e profonda revisione del mercato dei giuochi pubblici, che stravolge un modello di offerta al pubblico consolidato e collaudato nel tempo, sostituendolo con uno del tutto nuovo; se siano state prese in considerazione eventuali ipotesi di contrazione del gettito erariale derivante da possibili inefficienze, carenze o sovrapposizioni della nuova rete di distribuzione dei prodotti di gioco; se non si ritenga necessario garantire il pieno rispetto delle previsioni legislative contenute nell'articolo 38 del decreto-legge n. 223/2006, al fine di assicurare l'effettiva salvaguardia dell'attività degli operatori in essere, tra cui le svariate migliaia di piccole e medie aziende rappresentate dai ricevitori italiani, che da decenni contribuiscono alla distribuzione dei gioco legale in Italia e che corrono il serio rischio di essere cancellate dal mercato; se ai fini di quanto sopra, non si ritenga che il provvedimento della AAMS debba precisare che i bandi di gara già pubblicati riguardano esclusivamente la nuova rete aggiuntiva per la raccolta delle scommesse ippiche e sportive, e che tale nuova rete sia da intendersi come aggiuntiva e non sostitutiva di quella già esistente; se non si ritenga pertanto opportuna una modifica dei termini del bando di gara, al fine di consentire la preventiva adozione dei citati regolamenti. (5-00295)