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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00062 presentata da LOVELLI MARIO (L' ULIVO) in data 12/10/2006

Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00062 presentata da MARIO LOVELLI giovedì 12 ottobre 2006 nella seduta n.052 La IX Commissione, considerato che: a seguito del decreto n. 261 del 1999, che amplia l'area riservata di Poste Italiane, è stato stipulato un accordo con circa 70 agenzie di recapito concessionarie del servizio, allora operanti sul mercato nell'area riservata a Poste Italiane; l'accordo nato su iniziativa del Parlamento, sensibile alle preoccupazioni per le prospettive di lavoro, prevedeva la concessione, da parte di Poste Italiane, di servizi specifici proprio per evitare la chiusura delle imprese, con il conseguente licenziamento dei dipendenti; dette concessioni furono stipulate con diversi contratti tra il 2000 ed il 2001, con scadenza poi unificata al 31 dicembre 2006, anno nel quale la normativa europea fissava la liberalizzazione del mercato; la ratio del provvedimento era quella di accompagnare la situazione di fatto sino alla liberalizzazione del mercato, evitando problemi acuti di occupazione e chiusure di attività. Successive decisioni dell'Unione europea hanno posticipato la liberalizzazione al 1 o gennaio 2009, determinando un vuoto per gli anni 2007 e 2008; Poste Italiane, benché sollecitata, sino ad ora non ha inteso rinnovare detti contratti, che quindi verranno a scadere alla fine del 2006; conseguentemente stanno maturando le condizioni per la chiusura delle agenzie di recapito e il licenziamento di circa 2.500 dipendenti; visto che i contratti in essere hanno funzionato positivamente e permesso la gestione, senza particolari conflitti con i privati, del complesso processo di risanamento, è evidente la rottura dell'equilibrio raggiunto a seguito degli indirizzi parlamentari e la creazione di acuti problemi per i lavoratori impiegati dalle agenzie private; Poste Italiane ha inoltre emesso ai primi di agosto un bando di gara europeo per la assegnazione su scala regionale e per tutto il territorio nazionale di una consistente porzione dei servizi di recapito, manifestando con ciò la volontà di non procedere al rientro di tali servizi; a seguito degli interventi di partiti e organizzazioni sindacali verso questa procedura unilaterale la gara risulta sospesa, in attesa di ridefinirne iter e contenuti; la IX Commissione della Camera dei Deputati, preoccupata per le unilaterali iniziative intraprese dai vertici di Poste Italiane che stanno determinando grave preoccupazione tra i lavoratori che rischiano il posto di lavoro e il reddito familiare in quanto il temporeggiamento di Poste Italiane può indurre le Agenzie a dover avviare entro il corrente mese le procedure di licenziamento, impegna il Governo: a intervenire urgentemente nei confronti di Poste Italiane affinché proroghi i contratti in essere sino alla fine del 2008, per raccordarli con la prevista liberalizzazione del mercato, risolvendo alla radice il problema dei licenziamenti e creando i presupposti per un percorso concordato di definizione dei riferimenti operativi per l'azienda pubblica e per quelle private; a indicare un percorso esplicito di definizione della strategia industriale di Poste Italiane, che appare oggi carente, sia nei rapporti con aziende private, sia in rapporto alla liberalizzazione ed alla necessità di realizzare assetti atti a fronteggiare con successo la nuova situazione di mercato; a far inserire a Poste Italiane, tra le clausole dei nuovi contratti, il rigoroso rispetto della circolare del Ministero del Lavoro del luglio 2006 in relazione al lavoro precario ed a quello a tempo indeterminato sia per ristabilire regole «giuste» che per evitare fenomeni di concorrenza sleale tra le imprese sulle condizioni normative e retributive delle lavoratrici e dei lavoratori. (7-00062) «Lovelli, Barbi, Rotondo, Fiano, Attili, Boffa, Velo, Meta, Floresta, Carbonella».