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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00347 presentata da PEDRIZZI RICCARDO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 18/10/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00347 presentata da RICCARDO PEDRIZZI mercoledì 18 ottobre 2006 nella seduta n.054 PEDRIZZI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: con il decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito nella legge 4 agosto 2006, n. 248 (meglio noto come «decreto Bersani»), è stato dato avvio ad un'ampia riorganizzazione dell'intero mercato dei giochi pubblici incentrato sul progetto di una nuova rete di distribuzione da adottare sull'intero territorio nazionale; le previsioni normative contenute nel predetto decreto richiamano espressamente l'adozione di un regolamento di riordino della materia, nonché l'adozione di apposite misure di salvaguardia volte a tutelare l'attività di quanti, nel corso di oltre mezzo secolo, hanno operato contribuendo allo sviluppo del moderno mercato dei giochi legali; il decreto ha generato forti preoccupazioni in tutte le categorie che operano nel settore, soprattutto tra i numerosi gestori delle ricevitorie, molti dei quali vedranno cancellate le loro attività costruite e sviluppate nel corso di decenni; i rappresentanti delle categorie interessate hanno più volte sollecitato l'apertura di un dialogo con i vertici dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato e con il Ministero dell'economia e delle finanze; il Governo, sebbene abbia più volte annunciato, con molta enfasi, di voler agire in un'ottica di concertazione con le categorie interessate dai provvedimenti di riforma, ha adottato misure di straordinaria gravità nei confronti di un settore vitale per l'economia nazionale, rigettando qualsiasi ipotesi di dialogo con i soggetti interessati; tale atteggiamento di assoluta chiusura, in un settore particolarmente delicato per la, sicurezza e l'ordine pubblico e per le stesse finanze dello Stato, dimostra secondo l'interrogante quali siano le reali modalità di attuazione dell'azione politica riformatrice di questo Governo; il disegno di riorganizzazione della rete di distribuzione dei giochi legali in Italia, voluta dal Ministero dell'economia e delle finanze, pone serie preoccupazioni per la sorte di migliaia di operatori che operano in questo settore, considerato che già in un recente passato provvedimenti analoghi hanno provocato danni rilevanti al mercato nel suo insieme e gravi ripercussioni sulle stesse entrate erariali; più specificatamente, il bando di gara relativo ai cosiddetti «punti di gioco ippici» appare destinato ad un clamoroso, quanto pericoloso, flop , considerata la scarsa «appetibilità» di alcuni di essi e, quindi, l'elevata onerosità imposta dallo stesso bando di gara, con prevedibili conseguenze negative anche sull'intero movimento ippico; il modello di riorganizzazione della rete di distribuzione dei giochi pubblici non tiene conto dell'attività svolta in questi anni, a vario titolo, da tutti i soggetti coinvolti, i quali hanno operato a difesa del gioco legale contro l'offerta di gioco clandestino proveniente dall'Italia e, negli ultimi anni, ancor più all'estero; in questo modo viene imposta al mercato una nuova rete di distribuzione dell'offerta che potrebbe favorire - senza alcun necessario bilanciamento - quanti, soprattutto, dall'estero, hanno operato, in questi anni, in palese violazione della normativa nazionale sul gioco, arrecando danni all'economia nazionale, agli operatori legali, ai giocatori italiani e alle stesse casse dello Stato, come evidenziato dal documento conclusivo approvato all'unanimità dalla Commissione Finanze e Tesoro del Senato nel corso della XIV legislatura -: quali concrete iniziative gli interpellati intendano adottare per evitare che disegni di riorganizzazione di interi settori dell'economia nazionale vengano imposti al mercato, senza alcuna forma di concertazione con i soggetti interessati, nonché in violazione delle normative vigenti; se il Governo, ed in particolare il Presidente del Consiglio dei Ministri ed il Ministro dell'economia e delle finanze, abbiano valutato approfonditamente l'impatto che tale riorganizzazione del settore avrà su migliaia di piccole aziende a conduzione familiare, nonché sull'erario dello Stato; se non si ritenga, attesa l'urgenza, di intervenire immediatamente per dare effettiva e concreta attuazione a tutte le previsioni legislative contenute nell'articolo 38 del «decreto Bersani», ivi comprese quelle che impongono la tutela e la salvaguardia degli operatori già in attività, ovvero se non si ritenga opportuno procedere al ritiro del citato bando di gara ed alla sua nuova pubblicazione nel rispetto dei criteri normativi imposti dal medesimo articolo 38. (3-00347)

 
Cronologia
lunedì 16 ottobre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Con 186 voti su 192 l'Italia entra nel Consiglio di sicurezza dell'Onu per il biennio 2007-2008.

mercoledì 18 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, in via definitiva, la proposta di legge che istituisce una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse (C. 17-D), approvata dal Senato l'11 ottobre (legge 20 ottobre 2006, n. 271).

giovedì 26 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 327 voti favorevoli e 227 contrari, l'emendamento 2.500 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo 2 e soppressivo degli articoli da 3 a 47-bis del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, recante disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria (A.C. 1750), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.