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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00208 presentata da BRUTTI MASSIMO (L'ULIVO) in data 24/10/2006

Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-00208 presentata da MASSIMO BRUTTI martedì 24 ottobre 2006 nella seduta n.060 BRUTTI MASSIMO, BARBIERI, CARLONI, DE SIMONE, DI SIENA, VILLONE - Al Ministro dell'interno - Premesso che: da notizie di stampa si apprende di gravi minacce rivolte a un magistrato della Procura di Napoli, il sostituto procuratore Raffaele Cantone, da otto anni impegnato in delicate indagini sulla camorra della provincia di Caserta e, in particolare, sul clan dei Casalesi e sulla famiglia Zagaria. Minacce tali, riferiscono i quotidiani "Il Mattino", "Repubblica" e "Corriere del Mezzogiorno", da aver imposto al Prefetto di Napoli di potenziare la scorta al magistrato e di predisporre anche la vigilanza fissa alla sua abitazione. L'intimidazione, secondo quanto si legge, sarebbe riferibile a indagini tuttora in corso sulle attività economiche del sodalizio criminale; già nella seconda settimana di ottobre 2006 era stato necessario assegnare la protezione all'autore del libro "Gomorra", Roberto Saviano, pure oggetto di intimidazioni da parte della stessa organizzazione camorristica. Nel 2005 la stessa situazione si era verificata in prossimità della lettura del dispositivo della sentenza del cosiddetto processo Spartacus, che si è concluso il 15 dicembre del 2005 con la condanna all'ergastolo dei capi storici del clan dei Casalesi. Un collaboratore di giustizia aveva riferito, secondo quanto si apprende dal quotidiano "Il Mattino", che erano state programmate azioni di ritorsione nei confronti dei magistrati che erano stati impegnati in quel processo, dì investigatori e di alcuni collaboratori di giustizia, oltre che del deputato DS Lorenzo Diana, all'epoca componente della commissione antimafia, nonché della giornalista Rosaria Capacchione. Anche in quel caso era stato necessario intensificare la tutela, assegnando scorta e protezione a quanti erano fatti oggetto di intimidazioni del clan ; questi fatti si verificano in un territorio, quello della provincia di Caserta, nel quale opera una organizzazione camorristica strutturata sul modello di Cosa Nostra, fortemente pervasiva e con ramificate infiltrazioni anche nei settori della politica, della pubblica amministrazione, nonché in nevralgici settori economici, come quello dello smaltimento dei rifiuti. A questo si aggiunga che, allo stato, risultano latitanti otto dei più pericolosi esponenti del clan dei Casalesi, già gravati da condanne all'ergastolo o condannati a trent'anni di reclusione: Michele Zagaria e Antonio Iovine, capi dell'organizzazione assieme a Francesco Schiavone di Nicola, noto come Sandokan, e Enrico Martinelli, Raffaele Diana, Mario Caterino, Orlando Lucariello, Sebastiano Panaro, Corrado De Luca, Zagaria e Iovine, inseriti nell'elenco dei primi trenta ricercati, sono irreperibili da quasi undici anni. Non risulta, allo stato, nessuna attività investigativa volta alla ricerca degli altri sei latitanti, si chiede di sapere quali misure ed iniziative il Ministro in indirizzo intenda assumere per tutelare la sicurezza del dott. Raffaele Cantone, dei magistrati e di quanti altri sono bersaglio di intimidazioni del clan dei Casalesi e per debellare tale pericolosa organizzazione camorristica. (3-00208)





 
Cronologia
mercoledì 18 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, in via definitiva, la proposta di legge che istituisce una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse (C. 17-D), approvata dal Senato l'11 ottobre (legge 20 ottobre 2006, n. 271).

giovedì 26 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 327 voti favorevoli e 227 contrari, l'emendamento 2.500 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo 2 e soppressivo degli articoli da 3 a 47-bis del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, recante disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria (A.C. 1750), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.