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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00338 presentata da CANNAVO' SALVATORE (RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA) in data 25/10/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-00338 presentata da SALVATORE CANNAVO' mercoledì 25 ottobre 2006 nella seduta n.059 CANNAVÒ, DURANTI e DEIANA. - Al ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: la riforma delle forze armate e la trasformazione della loro natura ha aperto un percorso di riduzione del personale militare, in particolare viene indicato l'obiettivo di un esercito formato da 190.000 professionisti, che allo stato attuale è ancora in corso; in un recente articolo pubblicato dal mensile Tecnologia & Difesa del mese di novembre Ruggero Stanglini afferma «... il fatto di non affrontare la questione del personale sta accentuando un'altra anomalia: quella nei rapporti fra i ruoli, dove si registra oggi un'eccedenza di 39 mila unità fra i marescialli e 3.500 fra gli ufficiali, a fronte di una carenza di 27 mila sergenti e 15.500 volontari di truppa. Mentre l'eccesso di ufficiali viene fronteggiato con la creazione di incarichi talvolta artificiosi e/o difficilmente giustificabili in rapporto al grado e al costo in un'ottica di economia e razionalizzazione... per alleggerire il ruolo dei marescialli si sta pensando di trasferirne una parte al personale civile della difesa; un settore che già risente della mancanza di professionalità specializzate, e che non ha alcun bisogno di un'iniezione di elementi non rispondenti alle qualifiche richieste. Per non parlare del conclamato obiettivo di «civilizzazione» delle funzioni non strettamente operative, con cui questa ipotesi fa proprio a pugni»; tale scelta comporterebbe conseguenze negative nel rapporto tra il personale civile e militare visto anche che lo stesso progetto di civilizzazione della difesa è ben lungi dall'aver trovato una adeguata attuazione; in particolare andrebbe ad inserirsi in un contesto già di per se molto difficile per il personale civile della difesa, dovuto in gran parte al blocco del turn-over, con conseguente occupazione di funzioni proprie del personale civile da parte di quello militare, ed in parte alle resistenze nell'Area Tecnico/Amministrativa centrale ad assegnare posti di funzione al personale area C di vecchia e nuova assunzione -: se fossero confermate le notizie contenute nel mensile, il personale civile della difesa, che ad oggi consta di un organico di circa 37 mila lavoratori e lavoratrici (a fronte dei 43 mila previsti), vedrebbe raddoppiato il suo organico, ma in maniera surrettizia, considerando il fatto che la quasi metà del personale civile sarebbe di estrazione «militare»; la professionalizzazione dello strumento militare determina ed evidenzia la necessità di una valorizzazione del personale civile, che dovrebbe colmare, almeno nelle intenzioni, il vuoto creatosi con la necessità di impiego del personale militare nelle attività di natura operativa, valorizzazione quanto mai necessaria poiché indipendentemente dalla natura dell'organizzazione di appartenenza, il personale è l'elemento che più di ogni altro concorre a determinare l'efficienza e funzionalità -: se il Ministro sia conoscenza di tale progetto e che giudizio ne dia; se ritenga compatibile la realizzazione di tale progetto con il programma di civilizzazione della difesa e di valorizzazione del patrimonio di risorse umane costituito dai lavoratori e lavoratrici civili della difesa. (5-00338)





 
Cronologia
mercoledì 18 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, in via definitiva, la proposta di legge che istituisce una Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse (C. 17-D), approvata dal Senato l'11 ottobre (legge 20 ottobre 2006, n. 271).

giovedì 26 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 327 voti favorevoli e 227 contrari, l'emendamento 2.500 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo 2 e soppressivo degli articoli da 3 a 47-bis del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, recante disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria (A.C. 1750), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.