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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA 2/00212 presentata da GUADAGNO WLADIMIRO DETTO VLADIMIR LUXURIA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA) in data 27/10/2006

Atto Camera Interpellanza 2-00212 presentata da WLADIMIRO DETTO VLADIMIR LUXURIA GUADAGNO venerdì 27 ottobre 2006 nella seduta n.061 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro per i beni e le attività culturali, per sapere - premesso che: in oltre 70 anni di storia il Centro Sperimentale di Cinematografia ha assicurato a pieno lo svolgimento del ruolo di ente pubblico da sempre centro di formazione di eccellenza, modello per la costituzione delle scuole di cinema a livello internazionale e - attraverso la sua Cineteca Nazionale - garante della tutela del film come bene culturale, formando tra i più grandi autori, professionisti e attori del cinema italiano, svolgendo attività di formazione conservazione, restauro, tutela e diffusione del patrimonio culturale cinematografico italiano; secondo gli interpellanti le scelte operate in questi anni con la Presidenza Alberoni e i tagli effettuati in alcuni settori tradizionali come la Cineteca nazionale, che il CSC ha subito a partire dal 2003 con una contrazione del 50 per cento delle risorse a disposizione, hanno reso inattuabili progetti già avviati e di notevole importanza facendo registrare una progressiva perdita di prestigio e un sostanziale isolamento culturale; a fronte del taglio di trasferimenti da parte del Ministero per i beni e le attività culturali sono state sospese numerose delle attività che hanno qualificato il CSC anche a livello internazionale come i corsi di cinematografia, montaggio, produzione, regia, sceneggiatura, scenografia, costume e tecnica del suono mentre al contempo sono stati avviati corsi e attività aggiuntive e collaterali prevalentemente in sedi distaccate; il taglio del FUS operato dal Governo Berlusconi ha inoltre prodotto immediati effetti anche sulla condizione dei lavoratori aggravandola ulteriormente e producendo riflessi negativi sull'offerta didattica e sulla gestione complessiva delle attività di sperimentazione e di restauro che da sempre costituiscono la missione del CSC; il decreto legislativo n. 32 del 2004 e il conseguente Statuto del CSC ne hanno, tra l'altro modificato le finalità, rimaneggiandone la dimensione culturale a vantaggio di una visione puramente amministrativa. Sono stati infatti modificati i poteri degli organi collegiali e ridotte le specifiche competenze richieste, diminuito il ruolo del Comitato Scientifico, modificato i poteri e la composizione del Cda aprendolo a qualsivoglia soggetto privato pagante, prorogato i tempi di nomina del Presidente e di rielezione degli organi direttivi; in questo contesto la mancanza di una chiara programmazione e organizzazione delle attività ha comportato un progressivo disconoscimento delle professionalità del personale dipendente e uno svilimento delle competenze acquisite nel corso del tempo; inoltre a fronte della previsione triennale (2006-2008) dei tagli del FUS, la Direzione del CSC e il Presidente Alberoni hanno emanato un «decalogo», prontamente avallato dal Ministero, nel quale risultano particolarmente colpite le attività della Sede storica del CSC di Roma privilegiando le nuove sedi periferiche di Milano, Torino, Palermo; tale decalogo prevede tra l'altro una riduzione dal 20 al 30 per cento delle spese di funzionamento, una riduzione del 70 per cento delle spese di partecipazione ai festival nazionali e internazionali, fatta eccezione per il Festival di Venezia, una radicale riduzione fino al 70 per cento dei contratti a tempo determinato, il divieto assoluto di assunzioni a tempo indeterminato, la sospensione del bando di concorso 2007-2009 per gli allievi; il taglio al volume delle attività istituzionali e la riduzione degli orari di apertura della Sede di Roma hanno prodotto evidenti ricadute negative sulle attività di produzione, di formazione, di diffusione culturale del patrimonio cinetecario, mettendo seriamente in pericolo anche l'attività del Cinema Trevi; a seguito della legge cinema del 2004 e con l'autorizzazione firmata in extremis e a fine legislatura dal Ministro Buttiglione, la Presidenza Alberoni ha attuato la cessione di un ramo di azienda, attraverso la costituzione, a totale carico del CSC, di una SRL per l'esternalizzazione delle attività di produzione legate alla realizzazione delle esercitazioni degli allievi e dei film di diploma. In questo modo sostituendosi alla Fondazione, la SRL potrà produrre conto terzi, gestire sale cinematografiche e teatrali, realizzare pubblicazioni editoriali, promuovere mostre ed eventi -: quale iniziativa intenda adottare il Ministro per recuperare una visione organica del CSC nelle sue funzioni e finalità, guardando alle potenzialità che il decreto di trasformazione 426 del 1997 e la legge 122 del 1998 avevano già garantito al fine di assicurare il pieno svolgimento del ruolo pubblico di un ente come il CSC da sempre centro di formazione di eccellenza, modello per la costituzione delle scuole di cinema a livello internazionali e - attraverso la sua Cineteca Nazionale - garante della tutela del film come bene culturale; se non ritenga che le scelte operate dalla Presidenza Alberoni siano incongruenti con la missione della Fondazione e che la costituzione della CSC Production sia in contrasto con i compiti d'istituto di tale Fondazione; se il Ministro non intenda dare un chiaro segnale di discontinuità rispetto all'attuale gestione della Fondazione avviando le procedure per un suo commissariamento; quali siano gli indirizzi e le iniziative che il Ministero per i beni e le attività culturali intenda mettere in atto allo scopo di rilanciare le attività del Centro sperimentale di Cinematografia e garantirne i livelli occupazionali affinché ne sia salvaguardato il ruolo, la funzione, l'esperienza, la storia, il prestigio nazionale e internazionale che dovrebbero rappresentare non solo il passato, ma il presente e il futuro del CSC. (2-00212) «Guadagno detto Vladimir Luxuria, Folena».

 
Cronologia
giovedì 26 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 327 voti favorevoli e 227 contrari, l'emendamento 2.500 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo 2 e soppressivo degli articoli da 3 a 47-bis del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, recante disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria (A.C. 1750), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

sabato 18 novembre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 331 voti favorevoli e 231 contrari, l'emendamento 16.500 del Governo, sostitutivo dell'articolo 16 del testo e soppressivo dei successivi articoli del d.d.l. C. 1746- bis, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)", sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.