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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01462 presentata da SPERANDIO GINO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA) in data 30/10/2006

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01462 presentata da GINO SPERANDIO lunedì 30 ottobre 2006 nella seduta n.062 SPERANDIO, CACCIARI, FRIAS e SINISCALCHI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della solidarietà sociale. - Per sapere - premesso che: nell'edizione di giovedì 26 ottobre della testata locale «La Nuova Venezia», apparivano delle dichiarazioni dell'assessore comunale di San Donà di Piave, Paolo Battistella; in tali affermazioni il predetto confermava un progetto del comune di San Donà di Piave di controllo capillare all'interno delle abitazione dei 2765stranieri non comunitari regolarmente residenti nel Comune ed in possesso di regolari permessi di soggiorno; l'obiettivo dichiarato sarebbe quello di «scovare la presenza di clandestini, laddove vivono persone con il permesso di soggiorno o la residenza a San Donà»; l'assessore Battistella dichiara trattarsi di «esigenze di sicurezza» facendo le seguenti affermazioni: «Accerteremo con precisione, già a partire dai prossimi giorni, quali sono extracomunitari e di quale etnia. Successivamente faremo controlli con i nostri messi ed i vigili nelle abitazioni in cui risiedono, per veder se vivono effettivamente in quelle case. Accerteremo che lavoro fanno, se altre persone dimorano illegalmente nelle abitazioni. Potremo anche chiedere l'aiuto delle forze dell'ordine e dei carabinieri, qualora fosse necessario in caso di pericolo. In questo modo snideremo eventuali clandestini ed avremo un controllo della condizione degli extracomunitari nella nostra città»; non essendo nuova l'amministrazione di San Donà di Piave ad iniziative di questo tenore che già hanno riscontrato un comportamento secondo gli interroganti vessatorio e discriminatorio verso tutta la popolazione immigrata residente nel Comune -: se rientri nei limiti di un'azione legale e legittima il controllo indiscriminato di tutta la popolazione straniera residente, al fine di stabilirne la composizione etnica e l'eventuale coinvolgimento in delitti (favoreggiamento dell'immigrazione clandestina); se siano autorizzate le forze di polizia, senza preventivo mandato dell'autorità giudiziaria, ad introdursi nelle abitazioni dei cittadini non comunitari, regolarmente residenti, al fine di accertare la sussistenza di ipotesi di reato non personalmente attribuibili, se non in virtù di una presunzione legata alla sola provenienza etnica; se siano autorizzate le forze di polizia, senza preventivo mandato dell'autorità giudiziaria, a svolgere interrogatori volti ad accertare, insieme con le condizioni personali degli interrogati, anche la sussistenza di ipotesi di reato e se sia possibile che quanto sopra si svolga senza preavviso della facoltà di nomina di un difensore; se intendano questi Ministeri avviare un'ispezione presso il Comando dei Carabinieri della tenenza di San Donà di Piave, per accertare se vengano condotte operazioni del tenere di quelle sopra illustrate, in collaborazione con la polizia municipale e con il personale civile del Comune. (4-01462)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 21 gennaio 2008 nell'allegato B della seduta n. 270 All'Interrogazione 4-01462
presentata da SPERANDIO Risposta. - L'Assessore comunale di San Donà di Piave (Venezia) cui fa riferimento l'interrogante risulta aver contestato il contenuto delle dichiarazioni pubblicate sul quotidiano La Nuova Venezia il 26 ottobre 2006, relative ad un presunto progetto del Comune di effettuare un controllo capillare all'interno delle abitazioni degli stranieri non comunitari regolarmente residenti a San Donà di Piave, in quanto non fedeli ai fatti e non derivanti da alcuna intervista. Le iniziative assunte rientrano in ogni caso tra i compiti demandati agli amministratori comunali dal Regolamento anagrafico della popolazione residente decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989 n. 223), le cui norme, tra l'altro, prevedono che gli accertamenti anagrafici devono essere svolti da appartenenti ai corpi di polizia municipale o altro personale formalmente autorizzato. L'azione dell'Assessore, secondo quanto riferito dal sindaco, si è concretizzata in una richiesta, all'Ufficio dei servizi demografici, di un elenco di cittadini stranieri residenti nel comune di San Donà di Piave al fine di verificare la veridicità di diversi esposti prodotti da alcuni cittadini in merito all'elevato numero di stranieri occupanti le abitazioni in locazione, con conseguenti problemi igienico-sanitari, oltre che di sovraffollamento e di disordine sociale. Per quanto concerne i problemi connessi alle carenze igienico-sanitarie ed al sovraffollamento delle abitazioni, la Polizia municipale ha eseguito dei controlli solo presso le abitazioni segnalate per accertare la veridicità degli esposti e invitare gli inquilini ad attenersi alle regole di civile convivenza comportamentale, oltre che al rispetto delle regole contrattuali e condominiali previste. Si precisa, infine, che non vi è stato nessun accordo con le Forze di polizia per lo svolgimento delle predette attività di controllo, e che gli accertamenti effettuati sono stati espletati dal comune in piena autonomia, tramite la Polizia municipale, per soli fini anagrafici e amministrativi e non legati ad operazioni di pubblica sicurezza. Ad ogni buon fine si precisa che il Comando generale dell'Arma dei carabinieri ha fatto presente che alla locale caserma di San Dona di Piave non sono mai pervenute, da parte della polizia locale, richieste di concorso per i servizi di controllo degli stranieri residenti in quel centro, finalizzati a verificare la regolarità delle loro posizioni ed individuare eventuali clandestini. Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Marcella Lucidi.



 
Cronologia
giovedì 26 ottobre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 327 voti favorevoli e 227 contrari, l'emendamento 2.500 del Governo, interamente sostitutivo dell'articolo 2 e soppressivo degli articoli da 3 a 47-bis del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, recante disposizioni urgenti in materia tributaria e finanziaria (A.C. 1750), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

sabato 18 novembre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 331 voti favorevoli e 231 contrari, l'emendamento 16.500 del Governo, sostitutivo dell'articolo 16 del testo e soppressivo dei successivi articoli del d.d.l. C. 1746- bis, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)", sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.