Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00373 presentata da D'ALIA GIANPIERO (UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)) in data 08/11/2006
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-00373 presentata da GIANPIERO D'ALIA mercoledì 8 novembre 2006 nella seduta n.065 D'ALIA e RUVOLO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: con la direttiva, da Lei emanata in data 19 giugno 2006, è stata confermata la centralità del ruolo del Prefetto «quale garante della coesione sociale, territoriale ed istituzionale e di rappresentanza generale del governo sul territorio nonché di garanzia istituzionale a tutela dell'ordinamento giuridico»; con tale atto allo scopo di garantire la realizzazione dei numerosi ed impegnativi compiti affidati, anche di recente, ai titolari delle Prefetture - U.T.G., si è inteso prevedere una migliore organizzazione degli Uffici dell'Amministrazione dell'Interno, attraverso l'ottimizzazione delle risorse umane disponibili; per questo, nel fare fronte alle «carenze di personale prefettizio, tali da non consentire il pieno raggiungimento delle priorità politiche e degli obiettivi strategici definiti» è stata prevista l'assegnazione alle Prefetture - U.T.G. di settanta neo viceprefetti promossi con decorrenze 1 o gennaio 2003, 2004 e 2005; non si comprende il motivo per cui il soddisfacimento e l'esercizio di tale rilevante impegno istituzionale debba essere garantito unicamente dai neo viceprefetti e non anche da tutti gli appartenenti alla categoria, soprattutto da quelli di maggiore e comprovata esperienza professionale che, tuttavia, non hanno mai svolto attività lavorativa in sedi diverse da quella di prima destinazione; tale direttiva, indirizzata ad un così ristretto numero di viceprefetti, discrimina unicamente gli stessi e non attua il reale significato di un atto di indirizzo politico; si sarebbe dovuto tenere conto, ai fini delle assegnazioni, anche delle esperienze pregresse e dei relativi percorsi professionali e di carriera dei rispettivi neo viceprefetti; l'articolo 13, comma 2 del decreto legislativo n. 139 del 19 maggio 2000, prevede come unica modalità di assegnazione a sedi di servizio per viceprefetti e viceprefetti aggiunti quella della mobilità volontaria (disciplinata dal decreto ministeriale del 3 dicembre 2003 tuttora vigente); il combinato disposto del decreto legislativo n. 139 del 2000 e del citato decreto ministeriale 3 dicembre 2003 sembrerebbe dunque disapplicato anche in occasione delle numerose assegnazioni e/o trasferimenti di viceprefetti (non neo promossi), operate di recente in totale assenza di criteri, con ulteriore danno per l'immagine e la legittimità dell'attività amministrativa del Dicastero da Lei guidato; non si comprende secondo quale logica siano stati dettati, con circolari 12 luglio 2005 e 9 febbraio 2006, i criteri per l'individuazione delle sedi da destinare ai neo viceprefetti e successivamente sia stata bandita una procedura di mobilità straordinaria, incentivata economicamente e di durata limitata a due anni, concernente un ristretto numero di sedi -: se non ritenga di dover riesaminare l'intera procedura di assegnazione dei neo viceprefetti alla luce delle incongruità sopraesposte e dei punti di perplessità evidenziati che danneggiano l'efficienza, l'efficacia, e l'immagine del Ministero dell'Interno nelle sue competenze centrali e territoriali. (5-00373)