Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
ODG IN ASSEMBLEA SU P.D.L. DI BILANCIO 9/01746-BIS/015 presentata da LONGHI ALEANDRO (L' ULIVO) in data 18/11/2006
Atto Camera Ordine del Giorno 9/1746-BIS/15 presentato da ALEANDRO LONGHI sabato 18 novembre 2006 nella seduta n.075 La Camera, considerato che le tariffe del gas metano per uso domestico (cottura cibi e acqua calda) e per riscaldamento sono in continuo aumento; il costo complessivo sostenuto dall'utente corrisponde per circa il 60 per cento al prezzo del gas mentre il rimanente 40 per cento sono imposte (IVA, imposta sul consumo e addizionale regionale); il decreto del Presidente della Repubblica del 26 ottobre 1972 n. 633 -
Tabella A stabilisce che gas, gas metano e gas petroliferi liquefatti, sono soggetti all'aliquota Iva del 10 per cento; il C.I.P.(Comitato interministeriale prezzi) con suo provvedimento n.37 del 26 giugno 1986, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale in data 1 o luglio 1986, al penultimo comma del punto 2 letteralmente afferma che "Le tariffe saranno strutturate almeno su due livelli, riferiti uno agli usi domestici T1 (cottura di cibi e produzione di acqua calda) di cui sopra e l'altro, con valore inferiore al primo, all'uso di riscaldamento individuale (T2); si stabilisce quindi, integrando quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972, non solo che per l'uso domestico del gas sarà applicata un'imposta sul valore aggiunto per la cottura del cibo e la produzione di acqua calda al 10 per cento, ma anche che il costo complessivo per il riscaldamento dovrà essere inferiore al primo; in realtà è accaduto l'esatto contrario di quanto stabilito per il riscaldamento: si paga un'Iva del 10 per cento sul gas per uso domestico, mentre per il gas da riscaldamento o per uso promiscuo (domestico e riscaldamento) si paga un'IVA del 20 per cento -: impegna il Governo a valutare eventuali iniziative, affinché sia applicata dalle aziende erogatrici di gas l'aliquota Iva del 20 per cento soltanto sul gas ad uso riscaldamento e non su tutta la fornitura comprensiva del gas utilizzato per gli usi domestici di cottura cibi e produzione di acqua calda; a far sì che l'Iva del 20 per cento non sia applicata nei periodi durante i quali il riscaldamento è spento per legge o per disposizione del Sindaco; a considerare il consumo medio di gas con riscaldamento spento quale consumo mensile medio nell'anno per uso domestico o ad adottare iniziative affinché siano applicati contatori che differenzino la misurazione del gas per i diversi usi. 9/1746- bis /15. (Testo modificato nel corso della seduta) Longhi, Motta, Lomaglio.