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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00079 presentata da LION MARCO (VERDI) in data 28/11/2006

Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00079 presentata da MARCO LION martedì 28 novembre 2006 nella seduta n.078 La XIII Commissione, premesso che: in termini di quantitativi il mais è di gran lunga la prima coltura italiana, prodotta quasi esclusivamente nella pianura padana e veneta. L'Italia è il secondo paese produttore di mais in Europa, dopo la Francia; questo cereale può essere contaminato da sostanze naturalmente presenti nell'ambiente di coltivazione, definite micotossine, dannose per la salute dell'uomo e degli animali, generate da alcune specie di funghi, comunemente definite muffe; il mais italiano è contaminato dalla micotossina Fumonisina in modo consistente e generalizzato. Tale contaminazione, dovuta a tipi diversi di Fumonisina (FB1, FB2, FB3... eccetera), si ripete regolarmente tutti gli anni, sebbene con livelli di gravità diversi a seconda dell'andamento climatico; questa tossina è meno presente negli altri Stati dell'Unione, mentre si sviluppa molto nell'Italia settentrionale principalmente in ragione dei fattori climatici tipici; recentemente, però, problemi simili ma di minore entità sono segnalati anche in Francia e talvolta nelle produzioni dei paesi dell'est Europa; nel mese di ottobre 2007 entrerà in vigore il Regolamento CE n. 856/2005 che prevede per le Fumonisine un limite di presenza nel mais alimentare di 2000 ppb (μg/Kg = ppb = parti per miliardo); i dati degli ultimi anni, seppur variabili, evidenziano che oltre il 50 per cento del prodotto nazionale supera tale limite; allo stato attuale delle nostre conoscenze, nelle nostre condizioni colturali, non esistono metodi di sicura efficacia per contenere queste tossine sotto la soglia indicata dalla normativa; studi tossicologici europei ed italiani (Fonte CE Scoop Task 3.2.10 e Istituto Superiore di Sanità) indicano che, stanti i valori attuali di contaminazione registrati, l'esposizione al rischio per i consumatori è estremamente più bassa (anche di 10 volte) della DGA, pari a 2 μg/Kg p.c. (DGA = quantità giornaliera ingeribile senza che sia atteso un danno rilevabile per la salute). Anche considerando fasce di popolazione più sensibili, quali i bambini e gli anziani in aree a più forte consumo di prodotti a base di mais, la probabilità di superare la DGA appare assai remota; a giudizio dei firmatari del presente atto, questo dimostra che, fatte salve le garanzie per il consumatore, appaiono ampiamente immotivati i previsti limiti di 2000 ppb nel mais grezzo per uso alimentare, di 1000 ppb nella farina e nella semola di mais, di 400 ppb negli alimenti a base di mais destinati al consumo diretto; esistono quindi ampi margini per determinare limiti più alti per le fumonisine senza mettere a rischio la salute dei consumatori; se invece i limiti suddetti entrassero in vigore alla data prevista dal relativo regolamento, la filiera alimentare del mais incontrerebbe grandi difficoltà e se dovesse entrare in crisi si può prevedere una perdita di 600 milioni di euro a carico delle attività di trasformazione e collaterali e di 200 milioni di euro a carico della produzione primaria. Si ribadisce quindi che se i limiti di fumonisine nel mais grezzo e prodotti derivati non verrà innalzato, è possibile che una parte non trascurabile delle aziende italiane del settore sarà costretta a cessare l'attività. Nella migliore delle ipotesi, comunque, il prezzo del mais italiano che ricordiamo è la prima coltura nazionale in volume potrebbe subire una significativa contrazione, anche indipendentemente dall'impiego; esistono però elementi oggettivi per poter chiedere alle istituzioni comunitarie una revisione dei limiti e dei tempi di loro applicazione; nel Forum tenutosi a Bruxelles il 13 gennaio 2006 il Gruppo di Lavoro Micotossine costituitosi per osservare e studiare la problematica di cui si discute ha potuto presentare queste osservazioni che sono risultate in accordo con quanto espresso dalla delegazione dell'Organismo Europeo che riunisce i maggiori produttori di mais (Copa-Cogeca) e dall'Organizzazione europea dei mugnai (Euromaisiers); nel corso dello stesso Forum il presidente del Comitato Contaminanti DG-SANCO - dottor Frans Verstraete - ha dichiarato la disponibilità degli Organismi dell'Unione europea a riconsiderare i limiti massimi di Fumonisine nel mais e derivati ed i loro tempi di applicazione purché tale richiesta venga supportata da dati scientifici oggettivi e copiosi; in tale ottica il comparto produttivo del mais ed il sistema degli essiccatori, raccoglitori e stoccatori dei cereali e dei semi oleosi hanno provveduto ad individuare le giustificazioni ed i dati scientifici che possono autorizzare le autorità competenti a richiedere la revisione delle concentrazioni massime proposte per la contaminazione da fumonisine degli alimenti per uso umano; al fine di sostenere la richiesta di revisione dei limiti per le Fumonisine, l'ultima possibilità offerta è il prossimo Forum di metà gennaio 2007, in quella sede dovranno essere illustrati: dati scientifici sulla presenza di Fumonisine nel mais italiano e suoi derivati; le misure adottate e adottabili per la riduzione della loro presenza; l'incapacità di tali misure a ridurre le contaminazioni al di sotto dei valori di cui al Reg. 856/2005; la ridotta esposizione al rischio dei consumatori anche per valori molto superiori a quelli massimi previsti dal citato Regolamento; risulta quindi necessario incrementare e promuovere il monitoraggio, la ricerca e la sperimentazione relative alla problematica delle micotossine del mais, impegna il Governo: ad intraprendere una specifica azione di sostegno in favore delle richieste della filiera alimentare maidicola italiana presso le sedi istituzionali nazionali e comunitarie; a realizzare in tempi celeri e con l'urgenza del caso, soprattutto al fine di fornire dati coordinati e omogenei sull'intera situazione italiana al prossimo Forum europeo sulle fumonisine, un'azione mirata e coordinata volta alla promozione e realizzazione di un progetto di sperimentazione e ricerca sulle Fumonisine del mais. (7-00079) «Lion, Pellegrino, Fundarò, Zucchi, Servodio, Franci, Baratella, Bellanova, Brandolini, Vincenzo De Luca, Fiorio, Fogliardi, Maderloni, Oliverio, Pertoldi, Rotondo, Sereni, Soro».

 
Cronologia
sabato 18 novembre
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 331 voti favorevoli e 231 contrari, l'emendamento 16.500 del Governo, sostitutivo dell'articolo 16 del testo e soppressivo dei successivi articoli del d.d.l. C. 1746- bis, "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007)", sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

sabato 2 dicembre
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Dopo tre anni e mezzo di presenza termina l'Operazione Antica Babilonia delle Forze armate italiane presso la città di Nassiriya e la provincia di Dhi Qar (Iraq). L'operazione di rientro venne chiamata in codice Operazione Itaca.