Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01882 presentata da DONADI MASSIMO (ITALIA DEI VALORI) in data 06/12/2006
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-01882 presentata da MASSIMO DONADI mercoledì 6 dicembre 2006 nella seduta n.083 DONADI, PEDICA, PEDRINI, EVANGELISTI, MURA, ASTORE, BELISARIO, BORGHESI, COSTANTINI, D'ULIZIA, MISITI, LEOLUCA ORLANDO, OSSORIO, PALOMBA, PISICCHIO, PORFIDIA, RAITI e RAZZI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro delle comunicazioni. - Per sapere - premesso che: secondo quanto si apprende da notizie di stampa, il Governo italiano ha difeso la legge Gasparri nella causa che oppone lo Stato italiano all'emittente Europa 7 innanzi alla Corte di giustizia europea, senza un cambiamento di posizione rispetto all'indirizzo del Governo precedente; nel 1999 Europa 7 vince la gara per le concessioni a trasmettere su scala nazionale, sulle frequenze allora di Rete 4 che però ha continuato a trasmettere regolarmente sulle stesse frequenze, prima in proroga, poi secondo quanto stabilito dalla legge cosiddetta Gasparri; dopo una serie di ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato, il contenzioso è approdato alla Corte di Giustizia Europea; di fronte alla Corte, il Governo Berlusconi allora in carica ha difeso la legittimità della legge Gasparri tramite l'Avvocatura dello Stato; lo scorso 30 novembre, la Corte europea si è riunita per rispondere su 10 questioni di legittimità e conformità della legge cosiddetta Gasparri al diritto comunitario e alla Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo. In questa occasione, l'Avvocatura dello Stato ha mantenuto la stessa linea tenuta in precedenza quando era in carica il Governo Berlusconi, precisando soltanto che il nuovo Governo Prodi, attualmente in carica, ha assunto l'impegno di riformare la cosiddetta legge Gasparri; a quanto si apprende da organi di stampa, lo stesso Ministro delle comunicazioni Paolo Gentiloni ha sostenuto l'illegittimità delle disposizioni della legge cosiddetta Gasparri; la riforma appare ancora lontana nel tempo e se la Corte europea dovesse dare ragione a Europa 7, il Consiglio di Stato non potrebbe far altro che trasferire a Europa 7 le frequenze abusivamente occupate da altri; sempre secondo quanto riferiscono organi di stampa, il Ministro delle comunicazioni Paolo Gentiloni avrebbe inviato una lettera ufficiale al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Enrico Letta segnalandogli l'imminente udienza della Corte di Giustizia europea, sollecitandolo quindi a modificare i principi direttivi per l'Avvocatura dello Stato sul caso Europa 7; secondo il Ministro Gentiloni era necessario, a quanto si apprende sempre da organi di stampa, fornire al riguardo «all'Avvocatura dello Stato le opportune indicazioni» -: se non appaia necessario, alla luce di quanto sopra esposto, che il Governo chiarisca quanto effettivamente accaduto, la linea seguita in merito dall'Avvocatura dello Stato e, laddove ciò sia confermato, per quali ragioni ha seguito l'indirizzo politico tracciato dal precedente Governo; quali iniziative intenda adottare ora il Governo per adeguare l'ordinamento interno al diritto comunitario, con specifico riferimento alla mancata assegnazione delle frequenze a Europa 7. (4-01882)