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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00558 presentata da PORETTI DONATELLA (LA ROSA NEL PUGNO) in data 16/01/2007

Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00558 presentata da DONATELLA PORETTI martedì 16 gennaio 2007 nella seduta n.092 PORETTI. - Al Ministro della salute . - Per sapere - premesso che: la legge n. 194 del 22 maggio 1978 «Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza» ha regolamentato l'aborto; la suddetta legge prevede che le uniche entità preposte a garantire gli accertamenti medici, ad informare siano i consultori familiari e le strutture socio-sanitarie pubbliche che come recita all'articolo 2, comma d) , assistono la donna anche: «contribuendo a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all'interruzione della gravidanza; i consultori sulla base di appositi regolamenti o convenzioni possono avvalersi, per i fini previsti dalla legge, della collaborazione volontaria di idonee formazioni sociali di base e di associazioni del volontariato, che possono anche aiutare la maternità difficile dopo la nascita»; la convenzione stipulata dall'Azienda ospedaliera «San Carlo» di Potenza e l'Associazione Centro di Aiuto alla Vita (CAV) in data 4 ottobre 2000, tuttora in vigore, in attesa di un rinnovo, prevede all'articolo 1 che il CAV: «potrà effettuare pubblicità all'interno dell'Ospedale in particolare presso le Unità Operative di Osteeticia e Ginecologia e relativi ambulatori circa l'esistenza del Centro di Aiuto alla Vita e dei suoi scopi con materiale illustrativo fornito dal Centro stesso»; sempre all'articolo 1 si prevede che l'Azienda Ospedaliera: «darà informazione, attraverso il personale delle Unità di Ostetricia e Ginecologia e dell'ambulatorio che si occupa del servizio di interruzione volontaria della gravidanza, alle gestanti dell'esistenza e delle attività del Centro; collaborerà con il «Centro di Aiuto alla Vita» attraverso l'avviamento allo stesso, da parte del suddetto personale, dei casi che, nel rispetto dei fini di cui agli articolo 1-2 della legge n. 194 del 1978, possono trovarvi accoglienza e soluzione; collaborerà con il «Centro di Aiuto alla Vita» per attività di carattere generale (incontri dibattiti, seminari, corsi, eccetera) che l'azienda intenda svolgere nelle materie oggetto della presente convenzione; secondo l'articolo 2 della stessa convenzione, si prevede che: «l'Azienda Ospedaliera autorizza la presenza, nei giorni previsti per la presentazione e l'espletamento dell' iter per l'intervento di IVG, di operatori del "Centro di Aiuto alla Vita", dei quali il Presidente dell'Associazione si impegna a fornire, con apposito elenco, le generalità complete e che saranno riconoscibili mediante apposito cartellino al fine di poter incontrare le donne che lo richiedano, in collaborazione con il personale operante nel servizio per l'interruzione volontaria di gravidanza»; il Centro di Aiuto alla vita ha come missione statutaria «la prevenzione dell'aborto», che definisce «ingiustizia contro l'uomo» e «attentato alla vita», considerando quindi assassini i medici che lo praticano e le donne che lo decidono, e in questo contesto fornirebbero assistenza a chi vuole abortire; nella «Relazione del Ministero della salute sull'attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l'interruzione volontaria di gravidanza (legge n. 194 del 1978)», presentata il 21 settembre 2006, nella Tabella 28 («Obiezione di coscienza per categoria professionale nel servizio in cui si effettua l'IVG» - dati 2004) si legge che nella Regione Basilicata sono obiettori di coscienza il 92,6 per cento dei ginecologi, il 73,5 per cento degli anestesisti e il 61,3 per cento del personale non medico (le percentuali relative all'anno precedente, 2003, erano le seguenti: 83,3 per cento - 62,2 per cento - 52,4 per cento). Nella Tabella 29, sono riportate le IVG effettuate in ciascuna Regione e il numero delle donne residenti in ciascuna Regione che hanno effettuato l'IVG. Per quanto riguarda la Basilicata, sono state effettuate, nel 2004, 615 IVG ma sono state ben 1.239 le donne lucane ad aver abortito (sono escluse dal calcolo le donne straniere); sono state quindi 624 le donne residenti in Basilicata (oltre il 50 per cento del totale) ad aver abortito in altre Regioni. se la convenzione stipulata in data 4 ottobre 2000 dall'Azienda ospedaliera «San Carlo» di Potenza e l'Associazione Centro di Aiuto alla Vita non sia in violazione della legge n. 194; se l'attività svolta non sia quella di complicare la decisione di abortire delle donne che trovandosi in ospedale hanno già fatto la loro scelta; se la percentuale dei medici obiettori di coscienza (92,6 per cento) sia da ritenersi responsabile della impraticabilità del diritto all'interruzione volontaria di gravidanza nella Regione Basilicata, con la conseguenza che oltre la metà degli interventi vengono realizzati in altre regioni; quali iniziative intenda mettere in atto il ministero per ovviare a questa situazione che rende difficile la corretta applicazione della legge n. 194. (5-00558)

 
Cronologia
mercoledì 10 gennaio
  • Politica, cultura e società
    A 27 anni dall'esplosione in volo del DC9 dell'Itavia diretto a Palermo, la prima sezione penale della Corte di Cassazione dichiara innocenti i due generali dell'Aeronautica accusati di aver depistato le indagini.

giovedì 1° febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Con il voto favorevole dei senatori dell'opposizione (152 voti a favore, 146 contro e 4 astenuti) l'Assemblea del Senato approva l'ordine del giorno n. 2 (Calderoli ed altri), di condivisione delle comunicazioni con cui il Ministro della difesa Parisi ha confermato il consenso del Governo all'ampliamento della base militare di Vicenza. La maggioranza vota contro tale ordine del giorno, su cui il vice ministro per gli affari esteri Intini ha espresso parere contrario. Viene quindi messo ai voti e approvato l'ordine del giorno n. 3 della maggioranza, con cui si impegna il Governo a dare impulso alla seconda conferenza nazionale sulle servitù militari.