Vai al sito parlamento.it Vai al sito camera.it

Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00582 presentata da CACCIARI PAOLO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA) in data 22/01/2007

Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00582 presentata da PAOLO CACCIARI lunedì 22 gennaio 2007 nella seduta n.095 CACCIARI e ZANELLA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che: ogni giorno transitano sulla Tangenziale di Mestre circa 150.000 veicoli, di questi circa il 30 per cento è costituito da automezzi pesanti. Ogni anno il volume complessivo di traffico aumenta, con tassi che negli scorsi anni si aggiravano al 4,5 per cento; la ricaduta in termini di inquinamento atmosferico ed acustico sulla città e in misura maggiore nelle zone più vicine alla tangenziale è ampiamente descritta da numerose rilevazioni empiriche nonché da studi modellistici del Dipartimento Provinciale di Venezia dell'ARPAV; attualmente la gestione della Tangenziale di Mestre è affidata a tre concessionari, ovvero Autostrade Spa, Autovie Venete e Autostrada Venezia-Padova; recentemente è stato raggiunto un accordo tra Società Autostrade di Venezia e Padova, Regione Veneto, Comune di Venezia e Provincia di Venezia, per la realizzazione di opere di mitigazione ambientale per un importo di euro 18.000.000; in relazione ai riscontri empirici della variazione della situazione acustica correlata all'apertura della terza corsia, va osservato che quattro rilevazioni effettuate in due punti della tangenziale dal Dipartimento Provinciale di Venezia dell'ARPAV prima e dopo l'attivazione della terza corsia, ove non erano state installate barriere fonoassorbenti, hanno evidenziato unpeggioramento del rumore di circa 0,5-1 dB (via Delle Querce gennaio 2003 e maggio 2004, via Goito gennaio 2003 e luglio 2004); la liceità di procedere all'esecuzione del progetto per «l'utilizzo della corsia di emergenza come terza corsia di scorrimento» senza VIA, come fatto dalla Società Autostrade di Venezia e Padova, era peraltro stata messa in dubbio dall'allora direttore generale del Ministero dell'ambiente; dalle analisi fonometriche eseguite sulla tratta di Autovie Venete vi sono situazioni al di sopra dei limiti di legge sia dentro che fuori della fascia di rispetto; il Presidente del Consiglio dei ministri il 28 febbraio 2003, ha emanato un decreto («Dichiarazione dello stato di emergenza determinatosi nel settore del traffico e della mobilità nella località di Mestre - Comune di Venezia», Gazzetta Ufficiale n. 57, 10 marzo 2003, Serie Generale) con il quale si dichiara lo stato di emergenza per la tangenziale di Mestre in relazione alla «grave situazione emergenziale a causa della congestione del traffico automobilistico e dei mezzi pesanti circolanti sulla tangenziale di Mestre» per cui «risulta necessario ed urgente predisporre ed attuare un programma di interventi di emergenza, che consentano un miglioramento significativo e rapido della situazione in atto e favorire il ripristino delle normali condizioni di vita»; secondo quanto risulta agli interroganti, Autovie Venete, dopo aver incassato decine di milioni di euro di utili negli ultimi anni, in virtù del riassetto complessivo delle concessioni autostradali, si appresta a lasciare il tratto di tangenziale in oggetto senza eseguire opere di mitigazione ambientale lungo la tangenziale. Di fatto lascerà in eredità ai nuovi gestori, probabilmente ANAS, dei debiti: infatti entro la scadenza dei termini previsti dalla normativa sull'inquinamento acustico (decreto del Ministero dell'ambiente del 29 novembre 2000 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 6 dicembre 2000 Serie Generale 285 e decreto del Presidente della Repubblica n. 142 del 30 marzo 2004 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 127 del 1 o giugno 2004) per la bonifica acustica su tutto il territorio nazionale, dovranno quanto meno essere installate ulteriori barriere fonoassorbenti, pena probabili cause da parte dei residenti; la legge Finanziaria 2007 (disegno di legge 1746- bis -B «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato), specificatamente al comma 1017, stabilisce che «sono individuate le tratte della rete stradale di rilievo nazionale e autostradale nelle quali sono attuate le disposizioni recate dalla citata direttiva 2006/38/CE» (sovra-pedaggi finalizzati alle opere di ambientalizzazione); il Comune di Venezia, la Provincia di Venezia e la Polstrada hanno elaborato un progetto di rimodulazione del traffico attraverso un uso diverso delle tre corsie esistenti -: se il Governo intenda adottare alcun provvedimento al fine di: imporre ad Autovie Venete (il cui 85 per cento della proprietà è di fatto detenuto dalla Regione Friuli Venezia Giulia) la realizzazione delle opere di bonifica acustica necessarie al rispetto della normativa sopra citata, al fine di evitare che la Concessionaria, dopo aver incassato per anni gli utili di gestione derivanti dalla concessione, scarichi sull'ANAS (o su qualsiasi altro futuro gestore) gli oneri relativi alle opere di bonifica e sui cittadini il pesante fardello di dover sopportare ancora a lungo le polveri e i rumori provocati dal traffico veicolare; inserire la Tangenziale di Mestre tra le tratte della rete stradale sulle quali attuare le disposizioni della direttiva 2006/38/CE; se il Ministero delle infrastrutture ritenga di dare indicazioni all'Anas, che a sua volta le dovrà rivolgere ai concessionari della Tangenziale di Mestre, affinché venga contingentato il flusso del traffico lungo la tangenziale in modo da eliminare code e inquinamento aggiuntivo relativo. (5-00582)





 
Cronologia
mercoledì 10 gennaio
  • Politica, cultura e società
    A 27 anni dall'esplosione in volo del DC9 dell'Itavia diretto a Palermo, la prima sezione penale della Corte di Cassazione dichiara innocenti i due generali dell'Aeronautica accusati di aver depistato le indagini.

giovedì 1° febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Con il voto favorevole dei senatori dell'opposizione (152 voti a favore, 146 contro e 4 astenuti) l'Assemblea del Senato approva l'ordine del giorno n. 2 (Calderoli ed altri), di condivisione delle comunicazioni con cui il Ministro della difesa Parisi ha confermato il consenso del Governo all'ampliamento della base militare di Vicenza. La maggioranza vota contro tale ordine del giorno, su cui il vice ministro per gli affari esteri Intini ha espresso parere contrario. Viene quindi messo ai voti e approvato l'ordine del giorno n. 3 della maggioranza, con cui si impegna il Governo a dare impulso alla seconda conferenza nazionale sulle servitù militari.