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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00082 presentata da DEL BUE MAURO (DEMOCRAZIA CRISTIANA-PARTITO SOCIALISTA) in data 23/01/2007

Atto Camera Mozione 1-00082 presentata da MAURO DEL BUE martedì 23 gennaio 2007 nella seduta n.096 La Camera, premesso che: nel corso degli ultimi decenni anche in Italia si è venuta a creare una situazione, per ciò che riguarda i nuclei familiari, assai diversa da quella dell'immediato dopoguerra. La trasformazione dei costume, il superamento di vecchi tabù che confinavano unioni diverse da quelle tradizionali nel silenzio e nella vergogna, l'approvazione di nuovi testi legislativi, dal diritto di famiglia alla legge sul divorzio, ci presentano nella realtà odierna diverse forme di famiglia; esiste, nella società Italiana, un numero cospicuo di coppie, eterossessuali e omosessuali, che non può vantare alcun diritto. Ad esempio quello della reversibilità della pensione, il diritto di accudire il partner nel momento del bisogno, quello di trasferire al partner l'affitto o la proprietà dell'immobile nel quale la coppia ha vissuto, magari per molti anni; è presente, in particolare, un numero non trascurabile di coppie omosessuali, che In Italia, al contrario di quanto avviene in molte altre nazioni europee, non può vantare alcuna possibilità di sancire, con una tavola di diritti e doveri, le proprie unioni, tenute così nella clandestinità, non riconosciute, spesso addirittura criminalizzate da una morale bigotta; in molti Paesi europei, non solo nella Spagna di Zapatero, si è dato riconoscimento giuridico alle coppie di fatto sia eterosessuali che, in particolare - è questo il caso della regolamentazione legislativa effettuata recentemente dalla Germania - omosessuali, che In Italia non possono ricorrere né al matrimonio religioso né a quello civile. L'Italia deve agire sulla base dei principi e delle normative che esistono In sede europea. E non apparire Il fanalino di coda, come purtroppo avviene su altri temi attinenti I diritti della persona; il Parlamento deve poter affrontare l' iter di una nuova legge, che ci auguriamo laica, avanzata, efficace ed europea, con quello spirito di tolleranza delle differenti idee, che caratterizzò in passato i rapporti tra Dc, Psi e partiti laici, in un contesto di dialogo tra sensibilità diverse, nessuna delle quali è mai stata sopraffatta, e che rese possibile l'approvazione di leggi come quelle per la regolamentazione del divorzio e dell'aborto, senza per questo mettere in discussione equilibri di governo ed alleanze politiche; si ribadisce la validità dei testo costituzionale, nonché la sua naturale proiezione in una situazione affatto diversa e senza considerare con rigidità, alla stregua di un dogma assoluto, il vincolo matrimoniale tra uomo e donna impegna il Governo a presentare un disegno di legge coerente con le esigenze esposte in premessa, che affermi che la famiglia deve essere innanzitutto fondata sull'amore tra i partner , che non può considerarsi insidiata da misure legislative come quelle che si ipotizzano, così come non è stata insidiata dalla legge sul divorzio, che semmai sanciva la possibilità per coniugi già separati di rifarsi una famiglia. Né si può evitare di considerare i partner senza alcuna discriminazione legislativa, in nome del precetto costituzionale che tutti gli uomini sono uguali dinanzi alla legge. Non vi può essere, in uno stato laico e democratico, discriminazione di razza, di sesso, di religione. (1-00082) «Del Bue, Barani, Nucara, La Malfa».

 
Cronologia
mercoledì 10 gennaio
  • Politica, cultura e società
    A 27 anni dall'esplosione in volo del DC9 dell'Itavia diretto a Palermo, la prima sezione penale della Corte di Cassazione dichiara innocenti i due generali dell'Aeronautica accusati di aver depistato le indagini.

giovedì 1° febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Con il voto favorevole dei senatori dell'opposizione (152 voti a favore, 146 contro e 4 astenuti) l'Assemblea del Senato approva l'ordine del giorno n. 2 (Calderoli ed altri), di condivisione delle comunicazioni con cui il Ministro della difesa Parisi ha confermato il consenso del Governo all'ampliamento della base militare di Vicenza. La maggioranza vota contro tale ordine del giorno, su cui il vice ministro per gli affari esteri Intini ha espresso parere contrario. Viene quindi messo ai voti e approvato l'ordine del giorno n. 3 della maggioranza, con cui si impegna il Governo a dare impulso alla seconda conferenza nazionale sulle servitù militari.