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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01111 presentata da CURSI CESARE (ALLEANZA NAZIONALE) in data 23/01/2007

Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-01111 presentata da CESARE CURSI martedì 23 gennaio 2007 nella seduta n.092 CURSI - Ai Ministri della giustizia e della salute - Risulta all'interrogante che: il capitolo 1761 del bilancio del Ministero della giustizia prevede un taglio di oltre 13 milioni di euro alla medicina penitenziaria; il predetto taglio comporterà enormi disagi in termini di riduzione dei farmaci acquistabili e di erogazione delle cure e di incremento delle spese per i ricoveri ospedalieri e di riduzione del personale sanitario all'interno delle carceri; le maggiori difficoltà riguarderanno l'acquisto dei medicinali necessari alla cura delle patologie maggiormente diffuse all'interno degli istituti penitenziari, come: medicine salvavita, retrovirali contro l'AIDS, interferone per l'epatite B e C e protesi; l'allarme è stato ripetutamente sollevato, nei giorni scorsi, dall'Associazione medici dell'amministrazione penitenziaria italiana (AMAPI) e i medici penitenziari hanno protestato davanti al carcere di Bologna per le gravi ripercussioni che i predetti tagli avranno sull'assistenza sanitaria ai detenuti, l'interrogante chiede di sapere se, considerati i gravi danni che deriverebbero dai tagli disposti dalla legge finanziaria, non si ritenga opportuno adottare i provvedimenti urgenti di competenza volti a prevedere stanziamenti adeguati per la medicina penitenziaria e per garantire, nel rispetto del diritto alla salute sancito dalla Costituzione, l'assistenza ai detenuti. (4-01111)

Atto Senato Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 026 all'Interrogazione 4-01111
presentata da CURSI Risposta.
- Si premette che effettivamente la legge finanziaria 2007 ha previsto
per quest'anno, per tutti i dicasteri, l'accantonamento e l'indisponibilità
di 4.572 milioni di euro delle dotazioni delle unità previsionali
di base iscritte nel bilancio dello Stato. Tutto questo,
evidentemente, ha comportato una ricaduta in termini negativi per quanto
riguarda l'assistenza e la rieducazione dei detenuti. In particolare,
per quanto attiene l'organizzazione ed il funzionamento del servizio
sanitario e farmaceutico, sullo stanziamento di bilancio di 99 milioni
di euro è stato disposto l'accantonamento di una somma superiore
ai 12 milioni di euro. Al fine di
risolvere il problema, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziari
a ha provveduto a richiedere al Ministero dell'economia un'apposita
integrazione del capitolo di spesa in esame, tramite prelevamento dal Fondo
di riserva per le spese impreviste, al fine di ricostituire lo stanziamento
originario. Il Dipartimento
dell'amministrazione penitenziaria, in aggiunta a ciò, sta
predisponendo un'ipotesi di riorganizzazione e razionalizzazione dell'intero
sistema, in modo da garantire in ogni caso il mantenimento dei livelli
assistenziali finora assicurati. Sono stati
avviati gli opportuni contatti con il Ministero della salute allo scopo
di definire, con apposito atto normativo, i compiti assistenziali da assegnare
rispettivamente al Servizio sanitario nazionale e all'amministrazione
penitenziaria. L'orientamento è quello di lasciare alla gestione
del Ministero della giustizia l'assistenza di base e di affidare al
Servizio sanitario nazionale l'assistenza specialistica e farmaceutica. Il Ministro della giustizia Mastella



 
Cronologia
mercoledì 10 gennaio
  • Politica, cultura e società
    A 27 anni dall'esplosione in volo del DC9 dell'Itavia diretto a Palermo, la prima sezione penale della Corte di Cassazione dichiara innocenti i due generali dell'Aeronautica accusati di aver depistato le indagini.

giovedì 1° febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Con il voto favorevole dei senatori dell'opposizione (152 voti a favore, 146 contro e 4 astenuti) l'Assemblea del Senato approva l'ordine del giorno n. 2 (Calderoli ed altri), di condivisione delle comunicazioni con cui il Ministro della difesa Parisi ha confermato il consenso del Governo all'ampliamento della base militare di Vicenza. La maggioranza vota contro tale ordine del giorno, su cui il vice ministro per gli affari esteri Intini ha espresso parere contrario. Viene quindi messo ai voti e approvato l'ordine del giorno n. 3 della maggioranza, con cui si impegna il Governo a dare impulso alla seconda conferenza nazionale sulle servitù militari.