Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01104 presentata da STORACE FRANCESCO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 23/01/2007
Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-01104 presentata da FRANCESCO STORACE martedì 23 gennaio 2007 nella seduta n.092 STORACE - Al Ministro dell'interno - Risulta all'interrogante che: nel Comune di Arzano (Napoli) a partire dal 2005 si sono registrati una serie di gravi e crescenti atti di intimidazioni da parte della camorra contro rappresentanti delle istituzioni locali ed esponenti della società civile; il primo grave episodio risale al giugno 2005 quando una lettera con proiettili e minacce di morte fu recapitata al giornalista professionista, Mimmo Rubio, all'epoca vice caposervizio del settimanale "Napoli Metropoli" che con un'inchiesta giornalistica denunciò le illegittimità procedurali e le possibili infiltrazioni della camorra su un project financing per la costruzione del nuovo cimitero di Arzano: un business in odore di camorra da oltre 20 milioni di euro. Inchiesta giornalistica che bloccò poi la realizzazione dell'opera ed interessò la Dda (Direzione distrettuale antimafia) che fece recapitare oltre una decina di avvisi di garanzia contro esponenti della vecchia e nuova giunta di centrosinistra a guida del sindaco diessino Nicola De Mare; sempre nel 2005 Rubio, eletto nel frattempo consigliere comunale di Alleanza nazionale ad Arzano, proseguendo l'opera di denuncia anche sul piano politico contro il malaffare e le commistioni camorristiche locali (Piano regolatore generale, Multiservizi, licenze edilizie, eccetera) è stato, unitamente alla sua famiglia, oggetto di nuove e reiterate minacce; ma la camorra non si è fermata qui ed ha addirittura alzato il tiro: nel mese di novembre 2005, a finire nel mirino dell'Antistato è stavolta il deputato di AN, Antonio Pezzella, impegnato da tempo in una "crociata" per la legalità sia ad Arzano che in tutta l'area dei Comuni a nord di Napoli; dopo qualche mese, il 31 gennaio 2006, si registra un nuovo ed ancor più grave atto intimidatorio: un pacco bomba viene recapitato presso l'abitazione del Presidente del Consiglio comunale di Arzano, Elpidio Capasso, rappresentante dell'Italia dei Valori, l'esplosione dell'ordigno provoca il ferimento della moglie. Capasso si sarebbe opposto all'interno dello stesso schieramento di centrosinistra ad alcuni stravolgimenti da adottare per il piano regolatore generale e avrebbe fatto dietrofront sul project financing del nuovo cimitero, dove però sono già piovuti da tempo consistenti e sospetti investimenti privati. L'intimidazione con il pacco bomba avrebbe portato nelle settimane successive alle dimissioni dello stesso presidente Capasso e al suo allontanamento dalla scena politica locale; nel frattempo in città, tra denunce e inchieste delle forze dell'ordine, si registrano una serie di blitz ed inchieste sull'amministrazione comunale. Il 28 luglio 2006 s'insediava finalmente la Commissione d'accesso al Comune di Arzano che è tuttora in attività con fase di proroga; solo pochi giorni dopo nuove minacce al consigliere Rubio ed alla sua famiglia, per il quale il Comitato per l'ordine pubblico e la sicurezza ha disposto subito la tutela e protezione; la longa manus della camorra è andata avanti sfidando, addirittura, lo Stato con intimidazioni nello stesso periodo contro i rappresentanti dell'Arma che da tempo stanno scandagliando i meandri del malaffare locale. Bersaglio è stato infatti anche l'ex comandante della locale Tenenza dell'Arma, Roberto Ragucci, destinatario, unitamente ad altri esponenti dei Carabinieri impegnati in varie e delicate inchieste sul territorio, di lettere con proiettili e minacce di morte che sono state fatte recapitare direttamente in caserma; infine il 9 gennaio 2007, a pochi giorni dalla proroga d'indagini della Direzione distrettuale antimafia sul project financing del nuovo cimitero e della Commissione d'accesso, sono state rivolte nuove minacce della famiglia del consigliere Rubio - impegnato a produrre nelle ultime settimane altre denunce alla Magistratura ed alla Corte dei conti sulla malagestione e sugli abusi perpetrati da amministratori e funzionari locali; inoltre, sul territorio del Comune di Arzano, come è emerso dalle risultanze della Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno della criminalità organizzata mafiosa o similare (cosiddetta Commissione Antimafia), operano sia esponenti del clan Moccia di Afragola che uomini legati all'Alleanza di Secondigliano e del clan Misso della Sanità. Il territorio è stato negli ultimi tre anni interessato anche dalla sanguinosa faida di Scampia tra "scissionisti" e "dilauriani" con una serie di efferati omicidi ed arresti eccellenti, l'interrogante chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non intenda intervenire con forza e decisione perché siano appurati con celerità mandanti ed esecutori di queste continue e gravi intimidazioni, restituendo fiducia ai cittadini onesti che si battono per il recupero civile e sociale di Arzano in un contesto difficile come quello della provincia napoletana, nonché per garantire la massima sicurezza ed incolumità di chi si contrappone e denuncia questo sistema di illegalità e commistioni. (4-01104)