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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE 7/00108 presentata da META MICHELE POMPEO (L' ULIVO) in data 25/01/2007

Atto Camera Risoluzione in Commissione 7-00108 presentata da MICHELE POMPEO META giovedì 25 gennaio 2007 nella seduta n.098 La IX Commissione, premesso che: come ogni anno si ripete lo stato di agitazione dei dipendenti del Ministero dei trasporti - Dipartimento per i trasporti terrestri con il conseguente blocco delle attività fuori sede e del lavoro straordinario per attuare le cosiddette «missioni in conto privato»; la forma di protesta delle lavoratrici e dei lavoratori scaturisce principalmente dal forte ritardo (10/15 mesi) con il quale vengono corrisposti i pagamenti del lavoro straordinario e delle indennità per le missioni, spesso effettuate con mezzi propri dal personale del Dipartimento; i crediti maturati da tali lavoratori nei confronti dello Stato, per le attività svolte negli anni precedenti, ammontano a circa 14 milioni di euro; tali forme di protesta incidono pesantemente sui cittadini e su una variegata imprenditorialità in modo differenziato. In qualche caso si determinano conseguenze tali da mettere in pericolo consistenti investimenti e occupazione, nella pluralità dei casi con il blocco delle operazioni di collaudo per le officine di allestimento e per gli esami di patente di guida di migliaia di candidati presso le scuola guida, aspiranti che vedono persino sfumare la validità del «foglio rosa» e subiscono costi aggiuntivi consistenti per conseguire la patente. Inoltre l'autoscuola cui viene invece assegnata una seduta di esame presso la propria sede in orario straordinario sostiene costi superiori anche del 600 per cento rispetto a quella cui viene assegnata una seduta d'esame presso la propria sede nel normale orario di lavoro; l'insieme delle incongruenze anzidette determina anche forti discrezionalità da parte degli uffici, frequenti diffidenze da parte degli utenti e dei cittadini e non pochi casi di malcostume e di malaffare che hanno coinvolto diversi funzionari di alcuni uffici del Dipartimento e imprenditori, vicende sulle quali sono in corso indagini da parte della magistratura, che ha già sanzionato non pochi episodi; le missioni «in conto privato» sono legate alle particolari modalità che le leggi n. 14 del 1967, n. 625 del 1978 e n. 870 del 1986 hanno previsto per la resa di servizi all'utenza in materia di motorizzazione, e sono svolte dagli uffici provinciali del Dipartimento trasporti terrestri, dai 13 Centri prova autoveicoli e dai 10 uffici speciali per i trasporti ed impianti fissi operanti in più regioni; il servizio viene erogato presso le sedi predisposte dagli utenti (agenzie, autoscuole, consorzi, imprese di settore). Tale modalità consente, evidentemente, di andare incontro alle esigenze dei cittadini e delle imprese che chiedono, in tempi celeri e limitati spostamenti, una rilevante quantità di servizi dallo Stato; i costi dei servizi resi dagli uffici periferici del Dipartimento per i trasporti terrestri vengono pagati, ai sensi degli articoli 18 e 19 della legge 1 o dicembre 1986 n. 870, dagli utenti «con tutte le spese a loro carico». In tale ambito sono ricompresi le indennità di missione e il rimborso delle spese di trasporto, qualora i servizi vengano effettuati oltre 10 chilometri dalla sede dell'ufficio, nonché, ove necessari, il compenso per il lavoro straordinario e l'uso del mezzo proprio, unitamente alle eventuali spese; in sostanza gli utenti si fanno carico di tutti gli oneri, che versano in anticipo su specifici capitoli di entrata; tutte le somme vengono versate allo Stato sui capitoli di entrata 3563/1, che con la legge di bilancio 2007 è diventato il numero 2468/9, e 3566 e tali somme sono successivamente riassegnate sui capitoli di spesa 2279 e 2281, che con la legge di bilancio sono diventati, rispettivamente, 1200 e 1201. Sono tali somme riversate sui capitoli di spesa quelle destinate al personale che effettua le operazioni; si tratta pertanto di una mera partita di giro, che non costituisce onere per lo Stato; eppure l'agitazione in corso ha causato finora un accumulo di arretrato stimato in circa 120.000 prove di guida, 150.000 prove di teoria per il conseguimento delle patenti di guida e 40.000 veicoli da sottoporre a visita, oltre a quelle dei dispositivi; a ciò si aggiunga che, a seguito della carenza di personale dichiarata dagli uffici provinciali del Dipartimento trasporti terrestri, nonché dell'organizzazione del lavoro e dell'orario di lavoro del personale, emerge che oltre la metà delle operazioni effettuate all'esterno della sede d'ufficio sono svolte esclusivamente in orario straordinario dal funzionario esaminatore; solo per le operazioni collegate alle patenti di guida i funzionari esaminatori effettuano annualmente circa 700.000 ore di lavoro straordinario e svolgono, mediamente, 15 ore di lavoro straordinario settimanali per l'intero anno, con un nastro lavorativo giornaliero di 10/12 ore nei giorni in cui svolgono operazioni presso le sedi dell'utenza organizzata; è singolare che lo Stato eroghi un proprio servizio istituzionale, affidandosi pressoché esclusivamente all'attività volontaria dei propri funzionari, pagandoli poi con ritardi ingiustificabili e incomprensibili, visto che si tratta di servizi pagati in anticipo dagli utenti e dai cittadini; i firmatari del presente atto ritengono inaccettabile che i cittadini siano messi nell'impossibilità di sostenere gli esami di abilitazione alla guida e che gli utenti non possano collaudare veicoli, dispositivi e officine, con gravi danni alle proprie libertà e alle proprie attività; è quindi improcrastinabile il superamento delle suindicate permanenti e onerose disfunzioni; si ritiene pertanto necessario addivenire ad una soluzione che risolva definitivamente le problematiche che impediscono al personale del Ministero dei trasporti - Dipartimento per i trasporti terrestri - di ricevere gli emolumenti dovuti ed il rimborso delle spese anticipate personalmente, e che determini la riorganizzazione delle strutture, impegna il Governo a) a promuovere entro sei mesi, la riorganizzazione delle procedure in essere e a dotare - anche mediante il ricorso alla mobilità - le strutture del Dipartimento dei trasporti terrestri del personale necessario e da troppo tempo carente; b) a modificare gli orari di lavoro affinché le prestazioni vengano svolte in modo ordinario e non, come avviene da troppo tempo, con il massiccio ricorso agli straordinari; c) a prevedere nelle prossime leggi di bilancio, uno stanziamento iniziale di spesa commisurato al 70 per cento di quelle registrate a consuntivo dell'anno; precedente; nonché, in via immediata, anche per mettere finealle agitazioni in corso, ad adottare iniziate, ove necessario anche normative, volte: 1) ad includere i capitoli 1200 e 1201 nell'elenco delle «spese obbligatorie», espungendoli da quello delle «spese discrezionali» e a consentire di disaccantonare, da subito, la somma congelata dalla legge 248 del 2006 sugli ex capitoli 2279, 1200 e 2281, ora 1201; 2) a riassegnare le entrate non riassegnate sui capitoli ex 2279, (ora 1200), e ex 2281, (ora 1201), degli anni 2005 e 2006; 3) accelerare le procedure per la riassegnazione delle somme affluite sui capitoli di entrata che al momento comportano tempi di circa 6 mesi e ben quattro passaggi per effettuare «una partita di giro» che potrebbe essere risolta con meccanismi automatici a cadenza bimestrale. (7-00108) «Meta, Barbi, Albonetti, Attili, Boffa, Carbonella, Fiano, Lovelli, Lusetti, Giorgio Merlo, Rotondo, Velo, Zunino».

 
Cronologia
mercoledì 10 gennaio
  • Politica, cultura e società
    A 27 anni dall'esplosione in volo del DC9 dell'Itavia diretto a Palermo, la prima sezione penale della Corte di Cassazione dichiara innocenti i due generali dell'Aeronautica accusati di aver depistato le indagini.

giovedì 1° febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Con il voto favorevole dei senatori dell'opposizione (152 voti a favore, 146 contro e 4 astenuti) l'Assemblea del Senato approva l'ordine del giorno n. 2 (Calderoli ed altri), di condivisione delle comunicazioni con cui il Ministro della difesa Parisi ha confermato il consenso del Governo all'ampliamento della base militare di Vicenza. La maggioranza vota contro tale ordine del giorno, su cui il vice ministro per gli affari esteri Intini ha espresso parere contrario. Viene quindi messo ai voti e approvato l'ordine del giorno n. 3 della maggioranza, con cui si impegna il Governo a dare impulso alla seconda conferenza nazionale sulle servitù militari.