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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00568 presentata da RIVOLTA DARIO (FORZA ITALIA) in data 29/01/2007

Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00568 presentata da DARIO RIVOLTA lunedì 29 gennaio 2007 nella seduta n.099 RIVOLTA, ZACCHERA, D'ALIA e GIANCARLO GIORGETTI. - Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: il CGIE (Consiglio Generale per gli Italiani all'Estero) è costituzionalmente deputato a rappresentare gli interessi dei cittadini italiani residenti in terra straniera e, in questa veste, è organo consultivo obbligatorio per tutte le leggi approvate dal Parlamento italiano che tocchino il mondo dell'emigrazione italiana; il CGIE è composto da membri eletti in secondo grado dai COMITES e dalle associazioni locali di italiani e da membri proposti da associazioni italiane, patronati, sindacati, partiti e, quindi, nominati dal Presidente del Consiglio; tale composizione garantisce la pluralità e la rappresentatività di tutti gli italiani residenti all'estero; il CGIE elegge al proprio interno gli organi direttivi che, come d'abitudine in qualunque organismo all'interno di un sistema democratico liberale, è ugualmente rappresentativo di tutte, o almeno della maggioranza, delle opinioni presenti; nonostante il compito di rappresentanza e di tutela degli interessi italiani spetti all'Assemblea del CGIE in toto , gli organi direttivi dello stesso e cioè, il Segretario Generale e il Comitato di Presidenza, sono per legge i costanti interlocutori del Governo e del Parlamento italiano; le ultime elezioni degli organi direttivi del CGIE hanno visto, tramite l'utilizzo di un sistema elettorale, a giudizio degli interroganti imperfetto, eleggersi a Segretario Generale e a componenti del Comitato di Presidenza, esclusivamente rappresentanti di un'area politica, per semplicità chiamata di «centrosinistra», con l'esclusione di esponenti in rappresentanza della minoranza cosiddetta di «centrodestra»; l'organo che dovrebbe essere il più rappresentativo del mondo dell'emigrazione italiana, si trova ad essere, nei fatti, rappresentativo unicamente di poco più della metà delle volontà espresse attraverso i Comites e le associazioni deputate; alle ultime elezioni politiche i voti espressi dai cittadini italiani sono divisi in 458.567 (Camera dei Deputati) e 433.360 (Senato della Repubblica) per il «centrosinistra» e 512.575 (Camera dei deputati) e 457.711 (Senato della Repubblica) per il «centrodestra»; è evidente che gli esponenti espressi dal «centrosinistra» non possono rappresentare tutto il mondo dell'emigrazione, anzi, stando alle cifre, non rappresentano probabilmente nemmeno la maggioranza -: se e perché al di là della questione formale, il ministero degli affari esteri ritenga di dover legittimamente considerare come proprio interlocutore questo CGIE o non ritenga, invece, di invitare gli attuali organi direttivi ad autosciogliersi per permettere le elezioni di un nuovo organo correttamente rappresentativo, come d'uso in una democrazia liberale, di maggioranza e opposizione; se il Governo stia valutando l'ipotesi della presentazione di un disegno di legge di riforma del CGIE, atto a garantire il non verificarsi di abusi politici quale - a giudizio degli interroganti - quello oggi realizzatosi nell'elezione degli organi elettivi. Se nel caso, quando il Governo intenda presentare tale disegno di legge e in quale Camera e se non intenda adoperarsi in tutte le sedi per un tempestivo esame parlamentare di un tale disegno. (3-00568)

 
Cronologia
mercoledì 10 gennaio
  • Politica, cultura e società
    A 27 anni dall'esplosione in volo del DC9 dell'Itavia diretto a Palermo, la prima sezione penale della Corte di Cassazione dichiara innocenti i due generali dell'Aeronautica accusati di aver depistato le indagini.

giovedì 1° febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Con il voto favorevole dei senatori dell'opposizione (152 voti a favore, 146 contro e 4 astenuti) l'Assemblea del Senato approva l'ordine del giorno n. 2 (Calderoli ed altri), di condivisione delle comunicazioni con cui il Ministro della difesa Parisi ha confermato il consenso del Governo all'ampliamento della base militare di Vicenza. La maggioranza vota contro tale ordine del giorno, su cui il vice ministro per gli affari esteri Intini ha espresso parere contrario. Viene quindi messo ai voti e approvato l'ordine del giorno n. 3 della maggioranza, con cui si impegna il Governo a dare impulso alla seconda conferenza nazionale sulle servitù militari.