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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00627 presentata da DE SIMONE TITTI (RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA) in data 30/01/2007

Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00627 presentata da TITTI DE SIMONE martedì 30 gennaio 2007 nella seduta n.100 DE SIMONE e DIOGUARDI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: come specificato dalle norme vigenti e dal CCNL, per ottenere l'inquadramento in aree specifiche come Assistente Tecnico è necessario il Diploma di qualifica statale conseguito con tre anni di studi presso gli istituti statali, o il diploma di maturità corrispondente alle aree specifiche, o il diploma di scuola media integrato con specifico attestato di qualifica regionale con il piano di studi equivalente per durata e contenuti all'area d'indirizzo del diploma di qualifica statale; il decreto prot. n. 13068 del 9 ottobre 2006 dell'Ufficio scolastico provinciale di Palermo, in esecuzione della sentenza n. 2110/04 del tribunale di Palermo, ha riconosciuto al personale transitato dagli enti locali (comune di Palermo) nello Stato (scuola), l'inquadramento nel livello B2 CCNL con il profilo di Assistente Tecnico, per le sole aree AR 20 e AR 02 anche a persone in possesso della sola licenza elementare, prevedendo per le stesse la frequenza di un corso di formazione di appena 300 ore gestito dall'amministrazione scolastica; pur condividendo il principio sancito da queste sentenze del riconoscimento di un diritto acquisito, nella fattispecie il quarto livello maturato presso gli enti di provenienza, il fatto che detto personale, la cui qualificazione professionale sarebbe affidata esclusivamente ad un modestissimo corso, dal prossimo 1 o settembre presterà la sua opera nei laboratori delle istituzioni scolastiche getta una pesante ombra sulla qualità dei percorsi scolastici, con grave danno per l'immagine e il prestigio della scuola pubblica; questo personale, inoltre, occuperà i posti abitualmente conferiti con incarichi a tempo determinato ai lavoratori precari inseriti nelle graduatorie provinciali di prima e terza fascia, i quali, pur essendo nel pieno possesso di tutti i titoli previsti dalla normativa, si vedranno negare il diritto al lavoro, altrettanto legittimamente acquisito; la responsabilità per tutte tali gravi conseguenze ricade interamente sull'amministrazione scolastica e in particolare sul CSA di Palermo, che ha presentato in ritardo e quindi con effetto nullo (il trentunesimo giorno) il ricorso contro la citata sentenza che trasformava in Assistenti Tecnici il personale ex EE.LL. (enti locali) senza i necessari titoli -: quali provvedimenti intenda adottare nei confronti di chi si è reso responsabile di questa vicenda; quali provvedimenti intenda adottare, anche facendosi carico delle legittime aspettative dei lavoratori precari, al fine di risolvere la situazione, impedendo che si arrechino gravi danni al prestigio e alla qualità della scuola pubblica, ed al personale che in essa si è formato, garantendo al personale ex EE.LL. il ritorno presso i loro Enti di provenienza (come del resto è già avvenuto per la maggior parte di loro, 120 unità circa), dove fra l'altro si registrano in maniera cronica gravi carenze di organico, privando i cittadini di servizi necessari. (5-00627)





 
Cronologia
mercoledì 10 gennaio
  • Politica, cultura e società
    A 27 anni dall'esplosione in volo del DC9 dell'Itavia diretto a Palermo, la prima sezione penale della Corte di Cassazione dichiara innocenti i due generali dell'Aeronautica accusati di aver depistato le indagini.

giovedì 1° febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Con il voto favorevole dei senatori dell'opposizione (152 voti a favore, 146 contro e 4 astenuti) l'Assemblea del Senato approva l'ordine del giorno n. 2 (Calderoli ed altri), di condivisione delle comunicazioni con cui il Ministro della difesa Parisi ha confermato il consenso del Governo all'ampliamento della base militare di Vicenza. La maggioranza vota contro tale ordine del giorno, su cui il vice ministro per gli affari esteri Intini ha espresso parere contrario. Viene quindi messo ai voti e approvato l'ordine del giorno n. 3 della maggioranza, con cui si impegna il Governo a dare impulso alla seconda conferenza nazionale sulle servitù militari.