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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00634 presentata da GALANTE SEVERINO (COMUNISTI ITALIANI) in data 31/01/2007

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-00634 presentata da SEVERINO GALANTE mercoledì 31 gennaio 2007 nella seduta n.101 GALANTE. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: la soluzione del problema dell'Archivio dei partigiani, situato in via Sforza a Roma, è ormai divenuta di assoluta urgenza, in quanto esso rappresenta l'unico vero tesoro storico del mondo della Resistenza, costituito da 25 enormi armadi metallici che si spostano su rotaie e perciò dichiarati inamovibili dalla loro sede attuale; in quelle migliaia di faldoni, alcuni dei quali in condizioni disastrose per la incuria dei responsabili, ci sono tutta la storia dei partigiani, i loro fascicoli personali, le loro dettagliate relazioni, le loro ricompense al valore; da mesi il Presidente del Comitato Consultivo per il riconoscimento delle Qualifiche partigiane e delle proposte al Valor Militare, si batte per la salvaguardia dell'Archivio, attualmente gestito con scarso interesse dal responsabile della ottava divisione della Direzione Generale del Personale delle quattro Forze Armate (PERSOMIL); tali sforzi non sono bastati ad impedire il trasferimento dalla Cecchignola, palazzo Muscoloni, nuova sede di PERSOMIL, dei preziosi schedari dell'Archivio, contenenti le schede personali e necessario punto di partenza per ogni ricercatore che voglia approfondire la storia dei partigiani; la precarietà dell'attuale ubicazione degli schedari, posti a distanza di chilometri dal corpo centrale dell'Archivio stesso, non più agevolmente raggiungibili da Roma, finirà per scoraggiare ogni intento di ricerca; ben due capi di Stato Maggiore dell'Esercito, rispondendo ad una precisa richiesta del senatore a vita Oscar Luigi Scalfaro, hanno per iscritto dichiarato la loro disponibilità a prendersi in carico, per debito di custodia, l'Archivio in parola, conservando così la Memoria storica della Resistenza e salvandola dal degrado, morale e storico, cui altrimenti sarebbe con il tempo condannata; risulta improrogabile la necessità di provvedere, con modesta spesa, alla sostituzione di moltissimi faldoni porta documenti, ormai macerati dall'umidità, alla risistemazione organica del carteggio che, per miopia amministrativa, non è stato convenientemente computerizzato, malgrado esistessero a suo tempo le disponibilità finanziarie per farlo -: quali iniziative, con urgenza, intenda intraprendere al fine di assicurare sia la prosecuzione della custodia, sia la conservazione e la valorizzazione dell'Archivio storico dei partigiani, che rischia la chiusura a causa del distacco in altra sede dei suoi schedari, determinando così la dispersione di un patrimonio di memoria civile, storico e culturale di immenso valore, che va assolutamente salvaguardato per impedire che prevalga la volontà di chi vorrebbe volentieri vederlo distrutto. (5-00634)





 
Cronologia
mercoledì 10 gennaio
  • Politica, cultura e società
    A 27 anni dall'esplosione in volo del DC9 dell'Itavia diretto a Palermo, la prima sezione penale della Corte di Cassazione dichiara innocenti i due generali dell'Aeronautica accusati di aver depistato le indagini.

giovedì 1° febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Con il voto favorevole dei senatori dell'opposizione (152 voti a favore, 146 contro e 4 astenuti) l'Assemblea del Senato approva l'ordine del giorno n. 2 (Calderoli ed altri), di condivisione delle comunicazioni con cui il Ministro della difesa Parisi ha confermato il consenso del Governo all'ampliamento della base militare di Vicenza. La maggioranza vota contro tale ordine del giorno, su cui il vice ministro per gli affari esteri Intini ha espresso parere contrario. Viene quindi messo ai voti e approvato l'ordine del giorno n. 3 della maggioranza, con cui si impegna il Governo a dare impulso alla seconda conferenza nazionale sulle servitù militari.