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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00638 presentata da LOCATELLI EZIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - SINISTRA EUROPEA) in data 31/01/2007

Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00638 presentata da EZIO LOCATELLI mercoledì 31 gennaio 2007 nella seduta n.101 LOCATELLI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che: la società di trasporto aereo civile di diritto irlandese Ryanair Ltd opera in Italia dall'inizio del 2003 servendosi delle basi operative presso gli scali di Bergamo, Pisa e Roma Ciampino; la flotta Ryanair è interamente costituita da aeromobili ottenuti con la formula dry leasing e tutti sono registrati in Irlanda; tutto il personale navigante Ryanair distaccato in Italia da oltre un anno ha un contratto di lavoro registrato in Irlanda, quindi tasse e previdenza sono versati alle casse irlandesi; da fonti sindacali (vedi comunicati stampa della Fit Cisl Comparto Volo) risulta che Ryanair Ltd non intende applicare al personale navigante da oltre un anno distaccato in Italia la Legge del Lavoro e Sociale italiana come previsto dal DLG n. 72 del 25 febbraio 2000 «Istituto del Distacco» con il quale è stata recepita dal nostro Paese la direttiva europea 96/71/CEE; tutte le istituzioni di protezione sociale italiane quali: la maternità, congedi parentali, malattia pagata, vaccinazioni sono disattese. Pure la legge n. 626 «Norme per la sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro» risulta inapplicata; le stesse procedure previste dall'ENAC per l'addestramento e la certificazione degli equipaggi (sicurezza) non verrebbero assolutamente applicate. In particolare il comunicato sindacale della segreteria nazionale del Sult del 27 novembre 2006 fa rilevare come nella pratica si vola con assistenti di volo italiani, che volano in Italia, ma che per la normativa italiana non sono assistenti di volo; in data 26 ottobre 2006 presso la sede del Ministero del Lavoro di Roma si è svolta la seconda fase di procedura di raffreddamento e conciliazione prevista dalle leggi n. 146 del 1990 e n. 83 del 2000 e della provvisoria regolamentazione di sciopero del trasporto aereo. A quanto risulta all'interrogante, sarebbe emerso dal verbale di mancato accordo che Ryanair non riconosce il sindacato italiano perché tutti gli aerei ed i contratti sono registrati in Irlanda; da fonti sindacali, quali i comunicati stampa della Fit Cisl Comparto Volo del 19 settembre 2006 e quelli di ottobre 2006, si apprende che Ryanair Ltd non intende riconoscere la rappresentanza sindacale democraticamente eletta tra i lavoratori. I rappresentanti eletti sono stati prima trasferiti all'estero e poi licenziati assieme ad altri colleghi che promuovevano una unione sindacale; contro tali licenziamenti sono state intraprese azioni legali; come è emerso anche da recenti incontri dell'interrogante con alcuni lavoratori e lavoratrici i rapporti tra azienda e lavoratori sono molto tesi, quest'ultimi in particolare lamentano atteggiamenti poco rispettosi dei diritti dei lavoratori del settore; in particolare in un comunicato della Fit Cisl Comparto Volo di ottobre 2006 si legge: «...il nostro rappresentante sindacale ed altri colleghi colpevoli di conoscerlo, sono stati raggiunti da un ordine di trasferimento come ritorsione immediata della richiesta inviata in azienda di attivare dei tavoli sindacali per richiedere un inizio di confronto sulle gravi ed urgentissime problematiche che investono gli assistenti di volo Ryanair.»; il 23 novembre 2006, come risulta da un articolo pubblicato sul quotidiano Liberazione , il Governo francese ha emanato un decreto-legge con il quale ha reso obbligatoria l'applicazione del codice del lavoro francese ai dipendenti di aziende straniere basate in Francia; la stessa, da informazioni dell'ITF ( International Transport Workers' Federation ) è già adottata nel diritto in Germania; da fonti ITF risulta che la corte di giustizia europea si è giudicata incompetente nel giudicare la diatriba tra la Corte del lavoro di Charleroi e Ryanair la quale non voleva riconoscere il diritto belga nel giudicare il licenziamento senza giusta causa di tre assistenti di volo che operavano presso la base di Charleroi. Quindi ha prevalso il principio della territorialità -: quale giudizio dia il Ministro relativamente all'intera vicenda; quali azioni intenda intraprendere al fine di garantire i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici della compagnia aerea Ryanair; quali azioni intenda intraprendere al fine d'evitare che le compagnie aeree straniere stabilmente basate sul suolo italiano raggirino la legislazione sociale ed i diritti dei lavoratori e lavoratrici italiani. (5-00638)

 
Cronologia
mercoledì 10 gennaio
  • Politica, cultura e società
    A 27 anni dall'esplosione in volo del DC9 dell'Itavia diretto a Palermo, la prima sezione penale della Corte di Cassazione dichiara innocenti i due generali dell'Aeronautica accusati di aver depistato le indagini.

giovedì 1° febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Con il voto favorevole dei senatori dell'opposizione (152 voti a favore, 146 contro e 4 astenuti) l'Assemblea del Senato approva l'ordine del giorno n. 2 (Calderoli ed altri), di condivisione delle comunicazioni con cui il Ministro della difesa Parisi ha confermato il consenso del Governo all'ampliamento della base militare di Vicenza. La maggioranza vota contro tale ordine del giorno, su cui il vice ministro per gli affari esteri Intini ha espresso parere contrario. Viene quindi messo ai voti e approvato l'ordine del giorno n. 3 della maggioranza, con cui si impegna il Governo a dare impulso alla seconda conferenza nazionale sulle servitù militari.