Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02626 presentata da RUGGERI RUGGERO (L' ULIVO) in data 15/02/2007
Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-02626 presentata da RUGGERO RUGGERI giovedì 15 febbraio 2007 nella seduta n.110 RUGGERI e BURCHIELLARO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: gli interroganti conoscono personalmente diversi cittadini italiani mantovani che, in tempo di guerra, sono stati internati nei lager , come gli amici Spartaco Gamba già vicesindaco apprezzato di Mantova e Mario Cerini già sindaco stimato di Cavriana, in provincia di Mantova. Gli interroganti sono testimoni della battaglia infinita ed estenuante di questi amici che da decenni e decenni si battono per tutti quei mantovani che come loro sono stati deportati nei lager e costretti al lavoro coatto sino all'agosto del 1945, senza un vero riconoscimento del nostro Paese; in particolare l'amico Spartaco Gamba, come rappresentante della Federazione Provinciale ANRP (Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia) ex IMI, ci pare il simbolo e la bandiera di questa battaglia; Spartaco, indomito e forte come un gladiatore, con le sole armi della sua fede nella giustizia e nella verità, si sta battendo coi pochi mezzi che ha, grazie alla pensione misera di ex postino e alle sottoscrizioni dei suoi amici, alzando la voce sempre, anche quando non si può, su questa questione degli ex IMI ancora vergognosamente irrisolta; spesso, dopo tante volte che grida «al lupo», qualcuno lo sottovaluta non ricordando che parla a nome di tanti altri concittadini mantovani; se fosse morto in un lager forse quel qualcuno oggi porterebbe più rispetto a lui e a tutti gli altri ex internati, almeno in qualche 25 aprile; quel qualcuno, siamo un po' tutti noi e chi ha perso il senso della dignità delle persone, dello Stato, della patria, del sacrifico e del servizio e del rispetto; dalla Germania (Fondazione Memoria Responsabilità Futuro di Berlino) e qualcuno anche in Italia, hanno detto che in fin dei conti questi reduci ex IMI «non sono stati ne prigionieri ne ex internati: che cosa vogliono»? Ci si dimentica per inciso che quasi 70.000 (settantamila) sono le persone in questa situazione morte-uccise direttamente e indirettamente a causa del soggiorno in questi «villaggi turistici» dei lager nazisti; Spartaco, col suo impegno civile e politico di difensore (non solo a parole) della libertà, autentico e fiero socialdemocratico sta da decenni tentando di tutto, per la sua associazione, dalle vie giudiziarie a quelle della informazione e della politica, ma i risultati non ci sono ancora; e intanto lui e questi nostri concittadini vanno avanti negli anni e nell'amarezza di essere presi in giro, sopportati, dimenticati o addirittura negati del loro passato; non ci meravigliamo, c'è chi sostiene che anche i campi di sterminio non sono mai esistiti; è molto critico anche con questo nostro Governo perché nella Finanziaria si concede una medaglia agli ex IMI, (i vari Spartaco ne hanno già un cassetto pieno) e soprattutto si mette in moto un organismo, che pare piccola cosa e costosissima senza alcun reale beneficio, almeno per chi ex IMI è rimasto in vita-: quali misure questo Governo e questo nostro Paese intenda assumere per riconoscer dignità a queste persone rimaste in vita, che hanno contribuito a fare l'Italia con i fatti e con le loro vite, senza attendere riconoscimenti dalla Germania; pare opportuno e più giusto che sia l'Italia in modo unilaterale a far i carico pieno, di un riconoscimento soprattutto e finalmente economico a mo' di giustizia e non di mancia. (4-02626)
Atto Camera Risposta scritta pubblicata martedì 29 maggio 2007 nell'allegato B della seduta n. 160 All'Interrogazione 4-02626
presentata da RUGGERI Risposta. - Il Governo ha deciso di venire in qualche modo incontro alle aspettative di riparazione (di carattere morale prima che finanziario) degli ex internati militari italiani, ovvero di «riconoscere dignità» a questa particolare categoria di vittime della barbarie nazista, sin qui esclusa da qualsiasi provvedimento di riparazione o risarcimento di carattere interno o internazionale. Con la legge finanziaria per il 2007 si è in effetti inteso riconoscere «a titolo di risarcimento soprattutto morale il sacrificio dei cittadini deportati ed internati nei lager nazisti nell'ultimo conflitto mondiale»: nei paragrafi da 1271 a 1277 viene prevista «la concessione di una medaglia di onore ai cittadini italiani militari e civili deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l'economia di guerra, ai quali, se militari, è stato negato lo status di prigioneri di guerra, e ai familiari dei deceduti che abbiano titolo per presentare l'istanza di riconoscimento dello status di lavoratore coatto». Si tratta di un primo atto, di valore simbolico, che nelle intenzioni del Governo non costituisce certamente una iniziativa che possa di per sé riparare ai danni così gravi inferti agli ex internati militari italiani e come tale va inteso. Rispetto alla problematica in questione, il provvedimento ha comunque il merito di rompere un prolungato silenzio e di esprimere una nuova sensibilità istituzionale, che recupera alla memoria storica del Paese una pagina tanto dolorosa e sin qui ignorata. Il Viceministro degli affari esteri: Franco Danieli.