Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00413 presentata da TIBALDI DINO (INSIEME CON L'UNIONE VERDI - COMUNISTI ITALIANI) in data 15/02/2007
Atto Senato Interrogazione a risposta orale 3-00413 presentata da DINO TIBALDI giovedì 15 febbraio 2007 nella seduta n.110 TIBALDI - Ai Ministri del lavoro e della previdenza sociale, della salute e dei trasporti - Premesso che: negli ultimi mesi sono divenuti sempre più frequenti gli episodi di intimidazioni, ritorsioni e sanzioni nei confronti di Rls (rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) e di lavoratori che si occupano di sicurezza, da parte delle aziende, private o pubbliche che siano; il 4 gennaio 2004 quattro ferrovieri furono licenziati, e riassunti solo oggi nel 2007, perché furono individuati come coloro che collaborarono alla trasmissione Report che denunciava la carenza di sicurezza nelle ferrovie; il 10 marzo 2004 fu licenziato il macchinista delle FS De Angelis, oggi reintegrato dopo una forte mobilitazione, perché aveva rifiutato l'utilizzo del sistema Vacma, denunciandone la carenza di sicurezza (come confermato da numerose Aziende sanitarie locali) ed aveva preteso il rispetto delle norme sulla sicurezza; Ciro Sabrrubbi, Rls della Mv Agusta, è stato licenziato il 2 gennaio 2007 come ritorsione per il fatto che aveva ripetutamente chiesto l'applicazione delle norme previste dalla "legge 626" nella sua azienda; di recente si è appreso che un altro Rls, ancora un macchinista FS, delegato Filt-Cgil, Salvatore Messina, ha ricevuto una dura lettera di diffida da parte di un funzionario aziendale della Direzione regionale del Veneto, poiché ha espresso, in termini negativi, il parere previsto dalla legge 626 sulla sua nomina a Rspp (Responsabile servizio prevenzione e protezione); come sostenuto correttamente da Salvatore Messina, il Rspp è una figura che deve essere individuata attraverso la consultazione del Rls, come stabilito dall'art. 4, comma 4, e art. 8, comma 2, del decreto legislativo 626/94: "Il datore di lavoro designa all'interno dell'azienda ovvero dell'unità produttiva, una o più persone da lui dipendenti per l'espletamento dei compiti di cui all'articolo 9, tra cui il responsabile del servizio in possesso di attitudini e capacità adeguate, previa consultazione del rappresentante per la sicurezza"; ancora le Ferrovie, una delle più grandi aziende pubbliche del Paese, mostrano - a giudizio dell'interrogante - di procedere con una logica punitiva nei confronti di quei lavoratori che si occupano di sicurezza nell'interesse - in questo caso particolare - di utenti e lavoratori; anche da questa ultima vicenda si evince come l'unica "colpa" del Rls sia quella di svolgere il proprio ruolo e di aver chiesto di essere consultato, come previsto dalla legge; licenziare, sanzionare o intimidire in qualsiasi modo un Rls non va certo nella direzione della ricerca di una maggiore sicurezza all'interno dei luoghi di lavoro, si chiede di sapere: se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza di quest'ultimo ed ennesimo episodio di intimidazione verso un lavoratore e Rls; se non ritengano di intervenire nei confronti dell'azienda FS per chiarire la vicenda e tutelare il lavoratore Salvatore Messina; in che modo intendano attivarsi per assicurare e garantire ai Rls in generale il pieno svolgimento del proprio ruolo e delle proprie funzioni, secondo quanto previsto in particolare dagli artt. 3 e 5 del decreto legislativo 626/94. (3-00413)