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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00779 presentata da MADERLONI CLAUDIO (L'ULIVO) in data 01/03/2007

Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00779 presentata da CLAUDIO MADERLONI giovedì 1 marzo 2007 nella seduta n.117 MADERLONI, VANNUCCI e ATTILI. - Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che: con decreto 31 gennaio 2007 il Ministero dei trasporti ha individuato le tratte marittime incentivabili per il trasporto di merci in attuazione dell'articolo 3, comma 2- quater, della legge 23 novembre 2002, n. 265; il decreto rimanda ad un elenco allegato allo stesso nel quale sono indicate 30 tratte marittime, come «nuove rotte incentivabili che non duplicano tratte già esistenti e che assicurano collegamenti regolari: a) tra l'arco adriatico settentrionale e gli archi adriatici meridionali e ionico; b) tra l'arco tirrenico settentrionale e l'arco tirrenico meridionale; c) tra gli archi tirrenici e i porti francesi e spagnoli». il decreto stabilisce altresì che il contributo da accordare sulle nuove rotte non può superare il 30 per cento delle tariffe che saranno applicate nelle stesse; il decreto effettua una più che evidente disparità di trattamento tra le rotte navigabili adriatiche e tirreniche (due rotte in adriatico e 28 sul tirreno), ignora completamente il medio e il basso adriatico e i collegamenti con la Grecia e con i Paesi ex jugoslavi che si apprestano ad entrare nell'Unione europea; in particolare vengono esclusi i collegamenti da e per il porto di Ancona (che è il primo nei collegamenti tra l'Italia e i Paesi dell'Unione europea) nonché i porti di Bari e di Brindisi; ad avviso degli interroganti non può essere invocata l'argomentazione che il decreto del Presidente della Repubblica 11 aprile 2006, n. 205, articolo 1, punto 2, lettera b) , stabilisca che «per cabotaggio marittimo si intende: il trasporto via mare di merci e autoveicoli isolati o complessi destinati al trasporto di cose e rimorchi e semirimorchi, tra i porti nazionali» in quanto non troverebbe giustificazione l'inclusione dei porti francesi e spagnoli; risulta, altresì non giustificabile l'esclusione dei collegamenti marittimi RO-ro e RO-Pax afferenti ai Vari Archi portuali adriatici già inseriti nelle rotte comunitarie come ad esempio la Ancona-Patrasso e la Venezia-Igoumenitsa o la Bari-Patrasso; inoltre sugli stessi porti sopraindicati, e su altri porti adriatici, grava ancora inspiegabilmente l'imposizione di un diritto fisso per gli autoveicoli e i rimorchi adibiti al trasporto di cose, importati in Italia ed appartenenti a persone residenti stabilmente all'estero, come stabilito dalla legge n. 1146 del 1959. Una imposizione che ad esempio sui traffici provenienti da Durazzo verso Ancona, determina un «diritto fisso» di 9,30 euro per tonnellata pari a circa 270 euro a viaggio per ogni camion. Una imposizione non solo anacronistica, visto «l'accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Albania in materia di autotrasporto» entrato in vigore nel 2004, ma negativa anche perché produce una distorsione della concorrenza tra i porti nazionali laddove tale diritto non è preteso; l'articolo 3 del decreto indica che «con successivi provvedimenti, potranno essere apportate integrazioni e modificazioni al decreto stesso» -: se sia a conoscenza degli effetti negativi e distorsivi della concorrenza tra i porti nazionali che i provvedimenti suesposti determinano; se e come intenda rispondere alle pressanti richieste avanzate dalla Regione Marche e dagli operatori e forze sociali del porto di Ancona che hanno già segnalato tutti i limiti del decreto; se e come intenda rimediare all'esclusione dal provvedimento dell'intero medio e basso adriatico e i collegamenti con l'altra sponda adriatica e se quando il Governo intenda superare l'anacronistica imposizione del «diritto fisso» alle merci aventi origine o destinazione Albania. (5-00779)





 
Cronologia
martedì 27 febbraio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente del Consiglio Prodi rende comunicazioni al Senato. Dopo il dibattito e la replica del Governo viene approvata, con 162 voti favorevoli e 157 contrari, la risoluzione n. 6-00023, sulla quale il Governo ha posto la fiducia.

giovedì 1° marzo
  • Parlamento e istituzioni
    Si svolge alla Camera il dibattito sulle comunicazioni del Governo, cui segue la votazione sulla risoluzione n. 6-00016, sulla cui approvazione il Governo ha posto la fiducia (risultato della votazione: 342 voti a favore, 253 contrari e 2 astenuti).

lunedì 5 marzo
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il giornalista italiano Daniele Mastrogiacomo, del quotidiano La Repubblica, viene rapito a Kabul da un gruppo di talebani. Sarà liberato dopo quattordici giorni di prigionia.