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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00804 presentata da MISURACA FILIPPO (FORZA ITALIA) in data 07/03/2007

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-00804 presentata da FILIPPO MISURACA mercoledì 7 marzo 2007 nella seduta n.121 MISURACA, GIUSEPPE FINI, GRIMALDI, IANNARILLI, LICASTRO SCARDINO, MARINELLO, MINARDO, ROMELE e PAOLO RUSSO. - Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che: l'anomalo andamento dell'inverno, particolarmente mite e senza precipitazioni di rilievo, sta determinando un forte stato di preoccupazione tra gli agricoltori, per le possibili conseguenze sulle produzioni agricole, all'approssimarsi della primavera e soprattutto dell'estate che si preannuncia critica sul piano dell'approvvigionamento e della gestione delle acque; molti meteorologi parlano già del 2007 come dell'anno più caldo da quando esistono rilevazioni attendibili e c'è chi si spinge oltre spiegando le temperature elevate che dalla Russia alla costa est degli Stati Uniti sorprendono esperti e non, come un chiaro segnale dell'effetto serra; secondo le rilevazioni dell'Istituto di Scienze dell'atmosfera e del clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche (che nella propria banca rileva i dati meteorologici dal 1800) quello in corso è l'inverno più caldo degli ultimi due secoli, verificando che è stato superato il precedente valore massimo raggiunto nel 1990: un'anomalia di +2,27 gradi rispetto alla media del periodo 1961-1990 (il secondo più caldo è stato il 2001 con +1,79 gradi); in natura i cicli riproduttivi sono sconvolti con la maturazione contemporanea e anticipata di verdure e ortaggi come non si era mai verificata prima: il caldo record confonde la vegetazione con uno sfasamento stagionale nelle campagne dove sono già comparse con mesi di anticipo le fioriture primaverili di primule, mimose, albicocchi, susini e mandorli, con il rischio di danni alle coltivazioni che sono impreparate all'eventuale arrivo di ondate di freddo; in particolare, ad esempio, il mancato arrivo del freddo influisce sulla qualità dei nostri agrumi, che, normalmente, alla fine di ottobre giungono a maturazione ed assumono il tipico colore, giallo o arancione, a seconda che si parli di limoni, arance o clementine, ottenendo tale colorazione grazie all'escursione termica giorno/notte e estate/inverno, ossia devono affrontare il cambiamento della stagione, cosa che non si è verificata; il problema è sentito in tutto il territorio nazionale dalla Liguria dove le mimose e le ginestre sono già fiorite alle Marche dove in Valdaso e lungo la Riviera delle Palme i fiori stanno per sbocciare su albicocchi e peschi fino alla Sicilia dove sono in fiore i mandorli dell'agrigentino; lo sfasamento climatico di questo inverno anomalo sta determinando anche una sovrapproduzione legata tuttavia a scadimento della qualità: in molti casi per evitare tale scadimento qualitativo del prodotto, si rendono necessarie operazioni colturali o interventi artificiali, che fanno inevitabilmente aumentare i costi di produzione, da un lato e peggiorare le caratteristiche organolettiche e di salubrità dall'altro; anche al di fuori del comparto strettamente agricolo, nove italiani su dieci sono preoccupati dei cambiamenti climatici in atto e degli effetti del riscaldamento globale, temendo che ciò potrebbe tradursi (oltre a problematiche di tutt'altro tenore) anche in un forte aumento dei prezzi dei prodotti agricoli soprattutto freschi, riducendo di fatto il loro potere d'acquisto; le temperature invernali elevate sono associate più frequentemente, soprattutto nelle regioni del Mezzogiorno, al verificarsi di fenomeni di carenza idrica o quanto meno di periodi caratterizzati da frequenti eventi piovosi e periodi di vera e propria siccità, con danni immaginabili al settore primario; dalle Associazioni agricole si apprende che i prezzi per i consumatori sui banchi di vendita non hanno subito variazioni di rilievo in diminuzione, mentre sarebbero ingenti le perdite economiche per gli agricoltori con il crollo dei listini a pochi centesimi ed elevate quantità di prodotto invenduto, come accade ad esempio per il 70 per cento della produzione di carciofi nel brindisino; ripetutamente i rappresentanti degli agricoltori, Coldiretti, Confagricoltura e CIA, hanno evidenziato la necessità dell'avvio del piano irriguo nazionale con l'utilizzo dei 920 milioni di euro previsti in Finanziaria; vi è tra l'altro una forte competizione delle risorse idriche tra diversi settori: l'uso agricolo, quello industriale e quello civile e che vi sono molti sprechi a causa della rete irrigua non proprio efficiente; è opportuno pertanto cercare soluzioni e intraprendere le necessarie iniziative, evitando di dover poi gestire l'emergenza - come spesso è successo - nei mesi estivi, quando la siccità diviene non più ipotetica, ma reale e concreta; nell'interrogazione Misuraca 5-00327 presentata il 20 ottobre 2006 è stato posto il problema della necessità di attuare da parte del Governo un'azione di mantenimento e potenziamento di un'adeguata struttura «dedicata» per gli interventi irrigui di competenza statale nei territori delle regioni meridionali che possa operare il rafforzamento di azioni tese ad accrescere le capacità progettuali dei consorzi di bonifica meridionali, nonché definire un piano strategico pluriennale (tanto più opportuno all'inizio del nuovo ciclo di finanziamenti comunitari) per interventi irrigui, garantendo nel contempo il necessario coordinamento tra le diverse iniziative statali (ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, Legge Obiettivo, eccetera) e regionali, scongiurando che successive assegnazioni statali vedano ulteriormente svantaggiata la parte più «bisognosa» del Paese; nella risposta alla suddetta interrogazione il rappresentante del Governo dichiarava di condividere l'opportunità di offrire un «adeguato» supporto agli Enti irrigui del Mezzogiorno, attraverso un ruolo più incisivo degli uffici ministeriali a ciò deputati; sul piano degli interventi di lungo periodo la finanziaria 2007, relativamente al finanziamento del programma nazionale irriguo, sembrerebbe garantire la realizzazione dei progetti esecutivi predisposti dai Consorzi di bonifica, il che potrebbe contribuire a risolvere molti problemi soprattutto quello della disponibilità di risorse idriche con l'ammodernamento degli impianti; gli interventi infrastrutturali in materia di approvvigionamento idrico richiedono costi di investimento elevatissimi e tempi di realizzazione lunghi, è necessario intervenire con urgenza e razionalità sulla domanda e soprattutto sull'efficienza dell'utilizzo irriguo, attraverso azioni mirate al miglioramento delle reti di adduzione e distribuzione, nonché sulle utenze e sulla stessa gestione; pur riconoscendo l'importanza dell'acqua per i suoi molteplici usi, non va dimenticato che essa per l'agricoltura assume un ruolo indispensabile, pertanto il suo uso a fini irrigui non è mai uno «spreco», andando semmai a migliorarne l'efficienza distributiva-: a che punto sia l'avvio del piano irriguo nazionale con i fondi previsti in finanziaria per la realizzazione di progetti di miglioramento dell'efficienza irrigua sul territorio, iniziando così la risistemazione della rete infrastrutturale irrigua, se si siano trovate soluzioni per offrire adeguato supporto agli enti irrigui meridionali, come dichiarato nella risposta all'interrogazione Misuraca 5-00327 e quali siano gli intendimenti del Governo per fronteggiare la situazione climatica anomala, anche per evitare di affrontarla nell'emergenza quando il problema si tradurrà anche sui consumatori finali, con effetti negativi soprattutto sulle fasce più deboli della popolazione. (5-00804)





 
Cronologia
lunedì 5 marzo
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il giornalista italiano Daniele Mastrogiacomo, del quotidiano La Repubblica, viene rapito a Kabul da un gruppo di talebani. Sarà liberato dopo quattordici giorni di prigionia.

giovedì 22 marzo
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 316 voti favorevoli e 231 contrari, l'emendamento 13.500 del Governo, sostitutivo dei commi da 1- quater a 8 dell'articolo 13 e soppressivo degli articoli da 13-bis a 15, nonchè 6 e 12 del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, recante misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese (A.C. 2201), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.