Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00793 presentata da FRASSINETTI PAOLA (ALLEANZA NAZIONALE) in data 07/03/2007
Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-00793 presentata da PAOLA FRASSINETTI mercoledì 7 marzo 2007 nella seduta n.121 FRASSINETTI. - Al Ministro della pubblica istruzione. - Per sapere - premesso che: da alcuni anni esiste una situazione di crisi che riguarda i docenti di lingua tedesca, in primo luogo quelli con contratto a tempo indeterminato ed in secondo luogo quelli regolarmente laureati ed abilitati, docenti dunque a pieno titolo che non trovano occupazione; la causa principale di questo stato di cose è da attribuirsi al «boom» dello spagnolo spesso preferito dalle famiglie per la indubbia somiglianza con la lingua italiana, a fronte di un'offerta di docenti assolutamente insufficiente da parte delle autorità scolastiche, costrette, come è accaduto per esempio per il CSA di Milano, a cercare di supplire alla mancanza di docenti con studenti universitari ancora privi dei titoli necessari per insegnare; l'inserimento della lingua spagnola dovrebbe rappresentare un ampliamento dell'offerta formativa, e non tradursi come troppo spesso accade in una diminuzione drastica dell'insegnamento della lingua tedesca; l'alternativa tedesco-spagnolo, viste le caratteristiche di queste due lingue, è fuorviante per gli studenti e spesso induce a semplificazioni dannose in quanto induce molti alunni che trovano difficile ed ostico il tedesco a preferire lo spagnolo, solo perché considerato più simile all'italiano; la scelta delle famiglie è in molti casi dettata più da una valutazione superficiale delle caratteristiche e delle difficoltà specifiche delle due lingue, piuttosto che da un'effettiva predilezione culturale o da una ponderata analisi delle esigenze di mercato e delle prospettive occupazionali; tale situazione è destinata ad aggravarsi ulteriormente producendo, tra l'altro, effetti fortemente destabilizzanti, tanto sul piano delle risorse economiche richieste al sistema scolastico, quanto sotto il profilo delle vicende personali degli insegnanti coinvolti. Sorge infatti la necessità di immettere in ruolo un numero di insegnanti di lingua spagnola sempre maggiore, a fronte della non licenziabilità degli insegnanti di tedesco divenuti in sovrannumero e ben difficilmente ricollocabili in modo stabile; da quanto appena affermato deriva inevitabilmente una crescita per molti aspetti ingiustificata dei costi retributivi complessivi a carico del sistema scolastico, laddove il Ministro interrogato raccomanda di «utilizzare prioritariamente le risorse già esistenti nella scuola»; il criterio della scelta delle famiglie o degli studenti, diventato un vero e proprio dogma incomprensibile, risulta oggi sempre meno adeguato di fronte alle esigenze delle aziende, delle camere di commercio e del settore turistico che richiedono soprattutto la conoscenza dell'inglese e del tedesco, il tedesco è una delle lingue ufficiali dell'Unione Europea e di numerose istituzioni internazionali; è una delle lingue ufficiali dell'Italia, posto che si parla in Alto Adige ed è una lingua di minoranza linguistica nella Regione Friuli-Venezia Giulia; nel mondo ben 120 milioni di persone parlando tedesco; il 24 per cento della popolazione europea è di madrelingua tedesca; la Germania è il primo partner commerciale dell'Italia; in Italia le imprese a partecipazione tedesca sono 322; 359 imprese italiane hanno una filiale in Germania; il flusso turistico nel nostro paese è in gran parte tedesco -: quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere per studiare forme di intervento adeguate per evitare che gli studenti vengano a trovarsi in una situazione di sperequazione, tra studenti che apprendono da insegnanti con il titolo e studenti che invece, apprendono da insegnanti senza titolo; quali iniziative il Ministro interrogato intenda assumere per promuovere nel nostro paese un riequilibrio nell'insegnamento delle principali lingue europee anche in vista della tanto decantata integrazione che tarda a venire; se non intenda, stabilita e data per acquisita l'obbligatorietà della lingua inglese nelle scuole di ogni ordine e grado, stabilire anche una quota paritetica nella distribuzione delle ore di docenza fra le lingue straniere più diffuse ed importanti a livello europeo in particolar modo nei Licei Linguistici e negli Istituti Tecnici Commerciali e per il Turismo ma anche nelle scuole medie di primo grado, in quanto la scelta delle due lingue avviene proprio nella scuola dell'obbligo; se non ritenga il Ministro interrogato di dare disposizione ai CSA perché a loro volta intervengano sui dirigenti scolastici come già avvenuto in passato con la tutela dell'insegnamento della lingua francese, estendendo tale analoga tutela alla lingua tedesca.(5-00793)