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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/00732 presentata da STRIZZOLO IVANO (L' ULIVO) in data 14/03/2007

Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-00732 presentata da IVANO STRIZZOLO mercoledì 14 marzo 2007 nella seduta n.126 STRIZZOLO, PERTOLDI, GIORGIO MERLO, FOGLIARDI, CINZIA MARIA FONTANA, D'ANTONA, AFFRONTI, SANGA, BIANCO, SUPPA, CARBONELLA, GAMBESCIA, PISICCHIO e MARAN. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: nella notte tra il 2 e 3 dicembre 1984, dall'impianto chimico della Union Carbide di Bhopal (India), si sprigionò una nube tossica che in breve tempo si sparse nella zona della Spianata Nera, Vecchia Bhopal, mietendo centinaia, forse migliaia di vittime. Nei giorni successivi furono molti quelli che morirono a causa degli effetti del gas fuoriuscito dalla fabbrica; quella tragedia non fu un semplice incidente, voluto e imputabile al destino, alla sorte, bensì fu il risultato di una lunga serie di scelte irresponsabili dei dirigenti dell'impianto, dell'infrazione di quasi tutte le norme di sicurezza, perpetrata con lo scopo di risparmiare nella gestione; quella tragedia era facilmente evitabile; il numero esatto delle vittime non si saprà forse mai, poiché la zona in cui sorge la fabbrica era ed è ancora una zona poverissima, in cui la gente viveva e vive in baracche e tende, senza nessun controllo né censimento; inoltre, quella notte e nei giorni successivi, intere famiglie vennero sterminate, senza lasciare nessuno a denunciare la scomparsa o a riconoscere i corpi dei propri cari; a vent'anni dal disastro, la fabbrica della Union Carbide (che ora appartiene al gruppo Dow Chemicals) continua ad essere fonte di dolore e malattie. Infatti, dopo quella notte, la fabbrica è stata abbandonata, lasciando allo scoperto, senza protezione, le vasche in cui erano conservate le sostanze tossiche. Circa 20 monsoni hanno portato quelle sostanze nel suolo e hanno contaminato le falde acquifere da cui tutta la gente della zona riceve acqua; dal 20 febbraio 2007, i principali attivisti di alcune organizzazioni che difendono i diritti delle vittime hanno intrapreso uno sciopero della fame per richiedere al Governo centrale e a quello del Madhya Pradesh di rispettare alcuni impegni assunti in seguito a un'altra campagna di proteste, svoltasi tra gennaio e febbraio 2006; le richieste dei sopravvissuti sono basilari: 1) assistenza sanitaria gratuita ed appropriata per le vittime del 3 dicembre 1984, per le persone che ancora oggi ogni giorno vengono intossicate attraverso l'acqua contaminata, per i bambini nati da genitori esposti agli agenti tossici, che nella quasi totalità dei casi presentano malformazioni alla nascita, ritardi mentali e nello sviluppo fisico; 2) pensioni e sussidi per le vittime, che nella maggioranza dei casi sono oggi inabili al lavoro; 3) progetti di assistenza e reinserimento nella società per vedove e orfani; 4) protezione dagli agenti tossici dell'impianto della Union Carbide; richiesta che mira innanzitutto alla pulizia e allo smantellamento definitivo della fabbrica; 5) rifornimento di acqua sicura, non contaminata, per tutti gli abitanti della zona limitrofa all'impianto -: quali iniziative intenda assumere il Governo italiano per aiutare concretamente le popolazioni colpite a uscire dalla tremenda condizione igienico-sanitaria e sociale determinata dal disastro provocato dalla nube tossica più di venti anni fa. (3-00732)

 
Cronologia
lunedì 5 marzo
  • Politica estera ed eventi internazionali
    Il giornalista italiano Daniele Mastrogiacomo, del quotidiano La Repubblica, viene rapito a Kabul da un gruppo di talebani. Sarà liberato dopo quattordici giorni di prigionia.

giovedì 22 marzo
  • Parlamento e istituzioni
    La Camera approva, con 316 voti favorevoli e 231 contrari, l'emendamento 13.500 del Governo, sostitutivo dei commi da 1- quater a 8 dell'articolo 13 e soppressivo degli articoli da 13-bis a 15, nonchè 6 e 12 del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, recante misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese (A.C. 2201), sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.