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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03206 presentata da MURA SILVANA (ITALIA DEI VALORI) in data 04/04/2007

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03206 presentata da SILVANA MURA mercoledì 4 aprile 2007 nella seduta n.141 MURA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che: nella zona della Val d'Arda, in Provincia di Piacenza, sono in corso i lavori per la realizzazione della variante alla strada provinciale n. 4, denominata di Bardi, all'altezza del comune di Lugagnano; nel progetto dell'opera era prevista la costruzione di un ponte sul torrente Arda, ponte che è attualmente in fase di costruzione. Ai fini della realizzazione del ponte una rilevante quantità di ghiaia e di altro materiale litoide di non ben precisata provenienza, è stata accumulata abusivamente su un area di proprietà della Provincia di Piacenza con grave, anticipata e senza titolo, manomissione dei luoghi del Torrente Arda; la costruzione della variante alla Strada Provinciale n. 4 si è resa necessaria dopo che le ditte UNICEM, produttrice di cemento, e DANESI-R.D.B. produttrice di laterizi hanno eseguito rilevanti ampliamenti con conseguente aumento delle produzioni, che a loro volta hanno avuto come conseguenza un notevole aumento del traffico di mezzi pesanti; attualmente tale traffico mette in crisi la viabilità di tutte le strade della Val D'Arda: strada provinciale n. 31 Salsediana (dalla S.S. 9 Via Emilia a Castell'Arquato), strada provinciale di Bardi n. 4 «Castellana» (da Fiorenzuola d'Arda a Castell'Arquato), strada provinciale n. 6 di Carpaneto da Piacenza a Castell'Arquato; la detta variante e il relativo ponte sul Torrente Arda risultano utili esclusivamente allo snellimento del traffico del comune di Lugagnano Val d'Arda, mentre lascia irrisolti i problemi di viabilità degli altri comuni interessati ed in particolare quelli di Castell'Arquato; sono stati effettuati investimenti rilevanti per dar vita ad un'opera altamente invasiva per l'ambiente fluviale e per il contesto specifico e che non è in grado di risolvere i problemi di viabilità presenti nell'intera Valle dell'Arda; inoltre il Torrente Arda risulterebbe manomesso non solo nei limiti dell'opera in questione ma in una zona più ampia sia a monte che a valle del costruendo ponte con conseguente danneggiamento delle sponde e la rimozione incontrollata della vegetazione; da diverse segnalazioni ed esposti presentati anche alla Procura della Repubblica di Piacenza da parte di abitanti del luogo si apprende di presunti abusi ai danni del territorio lungo il corso del torrente Arda, nei territori dei comuni di Castell'Arquato, Lugagnano Val D'Arda, Vernasca, Morfasso, della Provincia di Piacenza, consistenti in scavi e reinterri con l'utilizzo di ruspe, escavatori e autocarri lungo le sponde del torrente, in depositi di cumuli di materiale non identificato e nella costruzione di piazzali e capannoni sempre in area spondale tutelata -: se il ministro sia a conoscenza delle problematiche evidenziate e di eventuali danni arrecati all'ambiente nella zona della Val D'Arda lungo il corso del torrente Arda nei territori dei comuni di Castell'Arquato, Lugagnano Val D'Arda, Vernasca, Morfasso, della Provincia di Piacenza e quali misure ritenga di prendere in proposito.(4-03206)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 14 gennaio 2008 nell'allegato B della seduta n. 265 All'Interrogazione 4-03206
presentata da MURA Risposta. - Con riferimento alla interrogazione in esame concernente la realizzazione della variante alla strada provinciale n. 4 di Bardi presso il comune di Lugagnano, si riferisce quanto segue. L'intervento in questione risulta in corso di realizzazione da parte della Provincia di Piacenza ed è denominato: «Riqualificazione e miglioramento funzionale della viabilità di collegamento con la Strada Statale n. 9 «VIA EMILIA» nel territorio, comunale di Lugagnano Val d'Arda» (importo complessivo di euro 5.649.854,99), che, come riportato nell'interrogazione, prevede anche un nuovo ponte sul torrente Arda. Tale intervento è stato sottoposto alla procedura di valutazione di impatto ambientale di cui alla legge regionale 9 del 1999. Con delibera di Giunta della regione Emilia Romagna n. 66 del 19 gennaio 2004, è stata pronunciata la compatibilità ambientale di tale intervento subordinandola all'attuazione di diverse misure, prescrizioni, volte a tutelare l'ambiente in cui sarebbe stato realizzato. Il progetto esecutivo dell'intervento, approvato con determinazione dirigenziale n. 2847 del 6 dicembre 2004, ha recepito le prescrizioni del suddetto provvedimento regionale ed è stato affidato con determinazione dirigenziale n. 492 del 11 marzo 2005 in seguito ad apposita procedura ad evidenza pubblica. La realizzazione del ponte di attraversamento del torrente Arda, peraltro non interamente completato (deve ancora essere realizzata la sovrastruttura stradale, i sistemi di protezione della circolazione stradale e le opere di salvaguardia del manufatto dai fenomeni erosivi e altre opere minori), è avvenuta a partire dal mese di agosto 2005. La realizzazione di tale opera in calcestruzzo armato ha comportato l'interessamento diretto dell'alveo del torrente Arda e delle sue sponde per la realizzazione delle pile e delle spalle (scavi per l'alloggiamento delle fondazioni) mentre, per la realizzazione delle successive operazioni (murature in elevazione, pile, realizzazione impalcato, eccetera), è stato «utilizzato» unicamente con una pista di cantiere che consentisse il raggiungimento delle zone d'intervento (guado provvisorio, autorizzato dal servizio tecnico bacini trebbia e Nure della regione Emilia Romagna con nota protocollo AMB/GPC/05/60156 del 19 luglio 2005). La Direzione Generale per la difesa del suolo, con nota del 16 novembre 2007, riferisce che durante la realizzazione di tali interventi e di quelli a servizio del manufatto di attraversamento (rilevati di accesso al ponte) si è dovuto provvedere al taglio della vegetazione interferente con l'opera da realizzare nonché alla movimentazione di materiali inerenti. Queste ultime operazioni erano state oggetto di particolare attenzione durante la procedura di via, che ha previsto una serie di mitigazioni e compensazioni proprio legate all'interferenza con l'alveo del corso d'acqua. In particolare, ad integrazione di quanto previsto nello studio di impatto ambientale, il provvedimento autorizzativo rilasciato dalla regione Emilia Romagna ha, fra l'altro, prescritto: «l'inserimento lungo il tracciato di formazioni vegetali, quali siepi arbustive ed arboreo arbustive, disposte sia parallelamente che perpendicolarmente al nastro stradale; il potenziamento della vegetazione presente nei punti di attraversamento di rii e canali introducendo specie arboreo ed arbustive autoctone». Rispetto all'occupazione del terreno di proprietà provinciale, indicato al catasto terreni del comune di Lugagnano val d'Arda al foglio n. 19, mappali n. 222 e 223, posto nelle vicinanze del nuovo ponte, ora in fase di realizzazione, in posizione sopraelevata rispetto al torrente Arda (terrazzo alluvionale), l'amministrazione provinciale rappresenta che in data 25 gennaio 2005 è stata acquisita al protocollo provinciale, al n. 5545, una richiesta di occupazione temporanea della medesima da parte di una società privata. Durante la fase istruttoria della citata richiesta, la medesima Società ha comunicato (fax in data 19 febbraio 2005, protocollato al n. 14991 di protocollo in data 21 febbraio 2005) di aver provveduto, pur in assenza del provvedimento di concessione, allo stoccaggio di materiale inerte su parte di tale terreno. Tale comunicazione ha comportato da parte dell'amministrazione provinciale l'applicazione di quanto disciplinato dall'articolo 18 (occupazioni abusive) del «Regolamento per l'applicazione del canone per l'occupazione di spazi ed aree pubbliche (Cosap)» approvato con delibera del C.P. n. 79 del 18 dicembre 1998 e modificato con deliberazione del C.P. n. 29 del 28 febbraio 2000. Nell'ambito del suddetto procedimento è stato precisato che la società avrebbe potuto mantenere il deposito effettuato facendone esplicita richiesta; in tal caso, inoltre, la medesima ditta avrebbe dovuto dimostrare la conformità urbanistico-edilizia dell'intervento (nota in data 1 o marzo 2005 n. 19544 di protocollo). Successivamente, con D.D. n. 1382 del 11 luglio 2005, è stato rilasciato il provvedimento di concessione n. 64 del 2005 per l'occupazione temporanea di parte dell'area di proprietà provinciale censita al catasto terreni del comune di Lugagnano val d'Arda al foglio n. 19, mappali n. 222 e 223. Al riguardo l'amministrazione provinciale non ritiene che il deposito temporaneo di materiale inerte effettuato sul terreno di proprietà provinciale abbia comportato manomissione del torrente Arda in quanto, come anticipato, posto ad una certa distanza dal citato corso d'acqua. In merito alla costruzione di capannone e piazzale in «area spondale tutelata», risulta inoltre agli atti dell'U.T.C. del comune di Lugagnano val d'Arda: Permesso di Costruire n. 17 del 2006 rilasciato in data 17 marzo 2007, inizio lavori 26 marzo 2007 alla ditta «TYCO VALVES & CONTROLS SRL DIVISIONE VANESSA» per la realizzazione di un capannone e l'ampliamento di un fabbricato esistente. Denuncia Inizio Attività n. 89 del 2006 del 15 novembre 2006 alla ditta «TYCO VALVES & CONTROLS SRL DIVISIONE VANESSA» per la realizzazione di piazzale per deposito e operazioni di carico e scarico merci. Dette opere insistono su area classificata dal vigente P.R.G. «Zone D1 - Produttive di completamento» e quindi sono state regolarmente autorizzate. Il comune riferisce inoltre che a monte dell'abitato di Lugagnano val d'Arda in sponda destra del torrente Arda si trova inoltre un'area in cui sono in corso da decenni attività di tipo artigianale quale lo stoccaggio e la miscelazione di cemento e un impianto per la frantumazione di inerti ad oggi dismesso ed un deposito TIR. Tale area risulta classificata dal vigente P.R.G. come «Zona B2 - di recupero ambientale del sistema fluviale» che recepisce la delimitazione e le prescrizioni del Piano territoriale di coordinamento provinciale articolo 15.2 P.T.C.P.). Pertanto il P.R.G. si attua mediante redazione di un progetto unitario di iniziativa pubblica che individui gli interventi di massima al fine di integrare le funzioni esistenti valorizzando le peculiarità naturalistiche. L'Amministrazione comunale con delibera del Consiglio comunale n. 25 del 26 aprile 2004 ha adottato un «Piano unitario di riqualificazione aree in località Oltre Arda», avente appunto lo scopo di integrare le attività ivi esistenti con le finalità di tutela paesaggistica. L'Amministrazione comunale ha in corso una verifica Arpa per verificare gli insediamenti compatibili con la destinazione urbanistica dell'area ed ha invitato gli insediamenti esistenti a realizzare gli interventi previsti dal piano di recupero ambientale. Relativamente ai problemi di traffico evidenziati lungo la viabilità provinciale della val d'Arda l'amministrazione provinciale precisa che, certamente, la strada provinciale n. 4 di Bardi sopporta un notevole transito di mezzi sia leggeri sia pesanti generati dai diversi insediamenti produttivi e residenziali posti lungo il suo tragitto (l'arteria si sviluppa dall'intersezione con la strada statale n. 9 Via Emilia, nel centro abitato di Fiorenzuola d'Arda, all'intersezione con la strada provinciale n. 359R di Salsomaggiore e Bardi nel comune di Vernasca, interessando, quindi, i territori dei comuni di Fiorenzuola d'Arda, Alseno, Castell'Arquato, Lugagnano val d'Arda e Vernasca con attraversamento, ad eccezione del comune di Alserio, dei rispettivi capoluoghi comunali). Peraltro, solo alcuni tratti della stessa presentano livello di servizio medio-bassi la cui causa è principalmente da ricondurre alla modesta sezione trasversale e alle diverse interferenze presenti lungo il suo tracciato. Dai dati in possesso della amministrazione provinciale non si ravvisano, invece, situazioni di particolari criticità lungo le ulteriori arterie provinciali segnalate strada provinciale n. 31 Salsediana, strada provinciale n. 6 di Carpaneto e strada provinciale n. 6-bis di Castell'Arquato), fatta eccezione per una porzione della strada provinciale n. 6 di Carpaneto (tratto che si sviluppa nei comuni di San Giorgio Piacentino e Podenzano). Peraltro, le problematiche presenti lungo tale tratto, non sono certamente da ricondurre al traffico generato dalla medio-alta val d'Arda. L'amministrazione provinciale precisa, infine, che l'opera in corso di realizzazione costituisce un primo intervento, ritenuto prioritario e, peraltro, convenuto e concordato con le Amministrazioni comunali interessate, per la risoluzione dei problemi viabilistici della strada provinciale n. 4 di Bardi che, ovviamente, non potrebbero essere risolti interamente e contemporaneamente se non attraverso l'investimento di rilevanti risorse finanziarie. In proposito evidenzia che, a breve, verranno, consegnati i lavori relativi all'intervento denominato «Sistema pedemontano riqualificazione e messa in sicurezza della viabilità di collegamento fra la Pedemontana e la Strada statale n. 9 Via Emilia presso Fiorenzuola d'Arda» riguardanti il miglioramento di un ulteriore tratto della strada provinciale n. 4 di Bardi (in località San Pietro posta a sud del centro abitato di Fiorenzuola d'Arda) in quanto è certamente una priorità provinciale l'ammodernamento della citata arteria nei tratti che presentano le maggiori criticità (strettoie, attraversamento centri abitati, intersezioni, eccetera), mediante l'attuazione di diversi interventi che non possono, ovviamente, prescindere dalla programmazione di bilancio. La risoluzione degli ulteriori punti critici presenti lungo detta arteria quali, ad esempio, l'attraversamento del centro abitato di Castell'Arquato, per il quale, peraltro, sono in corso le relative valutazioni, non risultano di immediata e completa risoluzione anche a causa dello stato delle previsioni urbanistiche del medesimo comune. Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Alfonso Pecoraro Scanio.



 
Cronologia
venerdì 30 marzo
  • Parlamento e istituzioni
    Il Senato approva, con 161 voti favorevoli e 153 contrari, l'articolo unico del d.d.l. S.1427, di conversione del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, recante misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese, sul quale il Governo ha posto la questione di fiducia.

giovedì 19 aprile
  • Politica, cultura e società
    Si svolge a Firenze il IV Congresso dei Democratici di sinistra. La maggioranza guidata dal segretario Fassino approva la mozione che guarda al superamento dei DS e alla costituzione di un più ampio partito di centrosinistra, che si ponga come unione dei riformisti di matrice socialdemocratica e cattolica. Contro la mozione della maggioranza si candida alla segreteria Fabio Mussi, che annuncia che non aderirà alla fase costituente del Partito democratico.