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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01147 presentata da VIOLA RODOLFO GIULIANO (L' ULIVO) in data 14/06/2007

Atto Camera Interrogazione a risposta in Commissione 5-01147 presentata da RODOLFO GIULIANO VIOLA giovedì 14 giugno 2007 nella seduta n.170 VIOLA. - Al Ministro delle infrastrutture. - Per sapere - premesso che: il 2 aprile 2007 il sottoscritto ha presentato interpellanza al Ministro delle Infrastrutture per conoscere quali fossero gli intendimenti del Ministero riguardo la definitiva progettazione e costruzione della Terza corsia dell'A4 da Venezia a Trieste; nella risposta presentata dal Sottosegretario Meduri si è comunicato quanto segue: «Anas Spa, pertanto, ha impartito disposizioni alla società Autovie Venete affinché la stessa procedesse con urgenza alla redazione della progettazione definitiva per l'ampliamento a tre corsie del tratto Quarto D'Altino-San Donà di Piave, con carattere di priorità. Tale tratto è da intendersi prioritario, in quanto andrà a confluire nel passante autostradale di Mestre, attualmente in corso di costruzione»; «per quanto attiene alla copertura finanziaria dell'intera opera, la stessa viene realizzata senza contributo pubblico, così come risulta dal piano economico finanziario della società, già approvato da ANAS con prescrizioni e che dovrà comunque essere rivisitato alla luce della sopravvenuta normativa che disciplina l'intero settore autostradale. Al riguardo, ANAS ha già inviato alla società Autovie Venete lo schema di convenzione unica, che prevede la realizzazione per stralci attuativi della terza corsia per l'intera tratta da San Donà di Piave a Villesse da inserire nei successivi aggiornamenti di piano economico finanziario»; «in particolare, al fine di effettuare le necessarie valutazioni connesse al parallelismo con la linea ferroviaria alta velocità/alta capacità, si è giunti, in data 13 giugno 2006, con atto di indirizzo della regione Veneto, alla definizione del tracciato per il tratto veneto compreso tra Quarto d'Altino ed il confine regionale (fiume Tagliamento). Con tale atto di indirizzo sono state fornite le indicazioni inerenti al corridoio ferroviario, al fine di non compromettere la realizzazione di quello autostradale, stabilendo, tra l'altro, che la linea ferroviaria non si affiancherà alla rete autostradale nel tratto Quarto d'Altino-San Donà di Piave»; «per quanto attiene alla tratta ricadente nella regione Friuli, rimangono ancora in sospeso alcune problematiche relative al parallelismo con l'alta capacità-alta velocità ferroviaria, in particolare per la tratta San Donà di Piave-Gonars, per la soluzione delle quali è stato istituito apposito tavolo tecnico presso il Ministero delle infrastrutture, anche alla presenza di Rete ferroviaria italiana Spa. Per la tratta Gonars-Villesse, non sussistono problematiche di tale genere»; nei giorni successivi abbiamo appreso dalle dichiarazioni rese alla Stampa dal Presidente di Autovie Venete Santuz che: le risorse per la progettazione e la realizzazione della 3 a corsia servono solo per il tratto da Quarto d'Altino fino a San Donà di Piave; che per quel che riguarda il tratto da San Donà a Gonars, sia relativamente al finanziamento sia alle eventuali interferenze con l'AV-AC, servono 300 milioni di euro in più per la progettazione e per la realizzazione che il Ministero non ha autorizzato e che potrebbe essere affrontato con la definizione del nuovo piano finanziario tra Autovie stesse e Anas; in altre dichiarazioni rese invece dal Ministro delle Infrastrutture onorevole Antonio Di Pietro abbiamo invece saputo che: è sua intenzione fare in modo che la progettazione riguardi anche il tratto San Donà di Piave-Gonars; il relativo Piano finanziario è in corso di definizione tra Autovie Venete e Anas; al momento non intende definire il percorso dell'AC-AV, considerando che la sua realizzazione è molto distante nel tempo con il rischio di tenere bloccata la terza corsia; inoltre ci è dato sapere che a luglio scadono i bandi della comunità europea per il finanziamento del corridoio 5 che, per questa tratta, potrebbero interessare almeno la fase progettuale; comunque la Regione Veneto ha stabilito con proprio atto che 1'AC-AV non deve interferire con la progettazione della 3 a corsia dell'A4 almeno fino a San Donà di Piave con la conseguenza che, conoscendo quel territorio, nemmeno nel tratto successivo sarà possibile il parallelismo e che di conseguenza questa infrastruttura andrà ad impattare sul territorio del Veneto Orientale in maniera importante; tutto ciò senza aver minimamente coinvolto i 20 Comuni del Veneto Orientale (200.000 abitanti) peraltro costituiti in Conferenza permanente da una Legge della stessa Regione Veneto (legge regionale 16/93), nonostante i ripetuti solleciti del Presidente della stessa conferenza; proprio a causa di queste difficoltà non si dà il via alla realizzazione dei caselli di Meolo e di San Michele al Tagliamento fondamentali per il sistema turistico dell'intero litorale veneziano; l'interrogante esprime fortissima preoccupazione per le conseguenze che avremo già dal prossimo anno quando, una volta terminati i lavori del Passante di Mestre, sull'attuale A4 a 2 corsie confluirà il traffico delle 3 corsie del Passante e delle tre Corsie della Tangenziale di Mestre; per ammissione dello stesso Ministro e del Presidente di Auotovie Venete ci vorranno anni per la realizzazione della 3 a Corsia (2014) solo fino a San Dona, ci si domanda quale potrà essere l'impatto sul territorio, sul sistema viabilistico e sull'economia tutta del territorio; se non si realizzerà subito la 3 a corsia dopo San Donà, ci si chiede quali saranno le conseguenze con un traffico pesante che aumenta del 10 per cento annuo (dati Autovie Venete); non si può aspettare né la definizione dei rapporti tra le 2 Regioni per la questione dei proventi del Passante, né di dirimere la questione dell'affrancamento dell'AV-AC: la 3 a corsia della A4 va realizzata immediatamente risolvendo da subito in fase progettuale le interferenze con l'AV-AC e il reperimento delle relative risorse; pare inoltre a chi scrive che la 3 a corsia, se non realizzata rapidamente, possa nascere già vecchia; né pare si possa risolvere questa questione rinviandola sine die con la conseguenza certa di uno spreco di risorse o di una decisione di una infrastruttura molto impattante, calata dall'alto sul territorio senza nessuna concertazione con gli enti locali -: se confermi che la progettazione prevista riguarda tutta la tratta da Quarto d'Altino a Gonars o, come dice Santuz, si ferma a San Donà di Piave; quali siano i tempi di progettazione e poi di realizzazione della 3 a Corsia fino a Gonars; se tale progetto terrà conto del parallelismo con l'AV-AC; quale sia a tal proposito la posizione di RFI, competente per la realizzazione della stessa AV-AC; se non sia previsto affiancamento in questa fase, e considerato che il corridoio 5 rappresenta comunque uno dei punti cardine dell'azione di questo Governo e che quindi presto o tardi verrà realizzato, se non ritenga necessario indicarlo almeno in fase progettuale, con il conseguente reperimento di risorse finanziarie; se allo scopo non si ritenga, vista la disponibilità di risorse comunitarie, di attingere alle stesse fin da subito almeno per la fase di progettazione; se non ritenga comunque fondamentale in questa fase stabilire una consultazione permanente con gli Amministratori dei territori del Veneto Orientale e del Friuli che saranno attraversati da queste infrastrutture e in modo particolare la Conferenza dei Sindaci del Veneto Orientale e la Provincia di Venezia, per la necessaria concertazione; se non ritenga che, viste le considerazioni suesposte, al fine di dirimere le difficoltà di rapporti tra le due Regioni (Veneto e Friuli Venezia Giulia), Autovie Venete, Ministero dei Trasporti, RFI e Anas, non sia opportuno affidare ad un Commissario con poteri decisionali e risorse finanziarie adeguati, il compito di realizzare la 3 a Corsia in tempi certi, dando così le risposte alle esigenze dell'intero Nord Est, che derivano dalla realizzazione di questi importante sistema infrastrutturale; in ogni caso quali strumenti intenda adottare per risolvere i problemi che ostacolano la realizzazione dell'opera; infine se comunque nelle more della definizione di cui sopra, non sia possibile realizzare sin da subito i caselli di Meolo e di San Michele al Tagliamento per i motivi esposti in premessa. (5-01147)





 
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martedì 26 giugno
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