Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERPELLANZA 2/00241 presentata da D'ALI' ANTONIO (FORZA ITALIA) in data 04/10/2007
Atto Senato Interpellanza 2-00241 presentata da ANTONIO D'ALI' giovedì 4 ottobre 2007 nella seduta n.230 D'ALI', PAPANIA, ADRAGNA, RIA, TURANO, GIAMBRONE, RANDAZZO, PASETTO, LUSI, FAZIO, GARRAFFA, LADU, ROSSI Paolo, MASSA, GRILLO, CENTARO, SANTINI, FERRARA, VEGAS, SCARPA BONAZZA BUORA, ZICCONE, DI BARTOLOMEO, SCOTTI, REBUZZI, VIZZINI, GENTILE, IANNUZZI, CASTELLI, COSTA, NESSA, VENTUCCI, CASOLI, SCARABOSIO, MALVANO, CANTONI - Ai Ministri dei trasporti e delle infrastrutture - Premesso che: con decreto del Presidente della Repubblica 2 aprile 2003, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 115 del 20 maggio 2003, è stata istituita l'Autorità portuale di Trapani, ai sensi dell'art. 6 comma 8, della legge 28 gennaio 1994, n. 84 sul riordino della legislazione in materia portuale; la Direzione generale per le infrastrutture della navigazione marittima e interna del Ministero dei trasporti con dispaccio M-TRA/DINFR/8045 del 6 agosto 2007 ha comunicato all'Autorità portuale di Trapani l'avvio del procedimento di soppressione della stessa; tale procedura sarebbe stata avviata in base all'art. 6, comma 10, della citata legge 84/94 che ne concede facoltà al Ministero dei trasporti, di concerto con quello delle infrastrutture, in presenza della rilevazione per tre anni consecutivi di una misura di volumi di traffico inferiore alla soglia del requisito minimo, ad oggi individuata in tre milioni di tonnellate di merci; la superiore rilevazione del Porto di Trapani con riferimento al triennio 2004/2006 si fonderebbe, oltre che su una incertezza dei criteri generali di calcolo, nello specifico su riferimenti ufficialmente dichiarati dalla locale Capitaneria di porto come parziali e non certamente completi poiché sommatoria di comunicazioni spontaneamente rese dagli operatori e non certificate come esaustive dell'intero traffico; il Ministro dei trasporti stesso, come desunto dal comma 989 della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (finanziaria 2007), in cui si rinvia ad un prossimo regolamento governativo, riconosce de facto l'attuale inadeguatezza e la sostanziale indeterminatezza dei criteri e metodi di rilevamento dei volumi di traffico dei Porti sede di Autorità portuale, proponendo l'introduzione inoltre, ai fini del computo, anche del numero di passeggeri trasportati che nel Porto di Trapani da anni supera di molto il volume annuo del milione di unità; le Commissioni parlamentari di Camera e Senato hanno rispettivamente in data 25 gennaio e 24 gennaio 2006 approvato a larga maggioranza la proposta di nomina dell'ing. Emilio Baroncini a Presidente dell'Autorità portuale di Trapani, rinnovando pertanto da parte delle Istituzioni parlamentari la piena fiducia alla sua persona nel conforme svolgimento della responsabilità assegnatagli; al fine di riconsiderare e integrare i dati in suo possesso, a seguito di un dettagliato riscontro, l'Autorità portuale stessa ha già provveduto ad inviare al Ministero dei trasporti una documentata relazione attinente ai volumi di traffico globale per il triennio in questione, capace di attestare l'ottemperanza dei requisiti prescritti dall'art. 6 di cui sopra, e quindi di dirimere ogni dubbio sulle capacità funzionali e sull'efficienza operativa della stessa Autorità; nonostante le fisiologiche criticità in fase di avviamento, l'Autorità portuale ha contribuito in maniera determinante a consolidare il ruolo del porto di Trapani, in conformità con la classificazione di scalo commerciale di interesse nazionale (2a categoria - 1a classe) che la legge 84/94 gli attribuisce, adoperandosi per l'incremento del volume di traffico sia di merci che di passeggeri registrato negli anni 2004 e 2005, e distinguendosi, quale soggetto attuatore per incarico della Protezione Civile delle attività di progettazione e sistemazione dell'area portuale, di banchine e dell'area dei cantieri in preparazione delle regate preliminari dell' America's Cup di Trapani; rilevato che: il Consiglio provinciale di Trapani ha approvato nella seduta del 29 agosto 2007 con il voto pressoché unanime di tutte le forze politiche consiliari l'ordine del giorno con cui invita il Ministro dei trasporti a revocare l'avvio del procedimento per la soppressione dell'Autorità portuale di Trapani, dando mandato al Presidente della Provincia di attivare ogni intervento possibile per il supporto e il mantenimento della detta Autorità quale base indispensabile per lo sviluppo economico territoriale nonché per la formazione di una più organica autorità portuale di sistema che ricomprenda i maggiori porti della provincia; il Consiglio comunale di Trapani in data 17 settembre 2007 ha approvato con il voto unanime della totalità dei consiglieri in rappresentanza di tutte le forze politiche consiliari l'ordine del giorno con cui dichiara il proprio incondizionato sostegno al mantenimento dell'Autorità portuale di Trapani e contestualmente il ricorso a qualsivoglia iniziativa, istituzionale, politica e di mobilitazione civica, volta alla tutela di queste; una delibera del Ministero dei trasporti in data 28 agosto 2007 ha reso nota l'approvazione dei bilanci consuntivi per gli anni 2003, 2004, 2005 e 2006, e di approvazione di bilancio preventivo per l'anno 2007 attestando l'esercizio responsabile della gestione patrimoniale finanziaria da parte della stessa Autorità portuale in ottemperanza dell'art. 6, commi 3 e 4, della citata legge 84/94; considerato che: l'affermazione di una logica meramente votata alla penalizzazione (tanto in termini di commissariamento quanto in termini di soppressione) dell'Autorità portuale comporterebbe un grave vulnus per il sistema economico e sociale del territorio, paventando per quest'area della Sicilia, che negli ultimi anni ha imboccato la via di un graduale e tangibile sviluppo, il rischio di un ritorno a condizioni di marginalità, unitamente ad una incomprensibile volontà di mortificazione di tutte quante le istituzioni, le forze politiche e di governo, le categorie e le risorse produttive della città, sia come componenti del Comitato portuale quanto come intera società civile già coagulatasi a difesa del mantenimento delle prerogative dell'Autorità portuale; in linea con il determinante ruolo strategico svolto dall'Autorità portuale per lo sviluppo infrastrutturale ed economico di Trapani e di tutto il territorio provinciale, si rende evidente, al fine di un'ulteriore integrazione e sviluppo delle risorse della città-provincia, l'esigenza di un consolidamento dell'Autorità stessa in Autorità portuale di sistema che veda riuniti assieme a Trapani i porti di Marsala, Mazara del Vallo, Egadi e Castellammare del Golfo, si chiede di sapere: quali siano i reali motivi che hanno indotto le Direzione generale per la navigazione marittima ed interna del Ministero dei trasporti ad assumere un atteggiamento di chiara ostilità nei confronti di un'Autorità Portuale che ha aperto nuovi spiragli ed importanti prospettive quali da decenni non si presentavano per tutti gli operatori marittimi trapanesi e per l'intera collettività provinciale; se si intenda revocare ex tunc o quantomeno sospendere con decorrenza immediata la procedura di scioglimento dell'Autorità portuale di Trapani avviata con la citata nota M-TRA/DINFR/8045 che, oltre che infondata negli attuali presupposti, appare inconsistente nel merito, poiché avviata in assenza dell'emanando intervento normativo che chiaramente definisca i requisiti fondamentali per il mantenimento delle Autorità Portuali in termini di volumi di traffico, anche evidenziandone di nuovi rispetto ad una già incerta prassi esistente, ed i loro criteri di rilevamento. (2-00241 p. a. )