Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE 3/01521 presentata da NESPOLI VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 09/01/2008
Atto Camera Interrogazione a risposta orale 3-01521 presentata da VINCENZO NESPOLI mercoledì 9 gennaio 2008 nella seduta n.264 NESPOLI e CASTIELLO. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: gli enti locali, in ragione del decentramento amministrativo promosso anni orsono sino alla riformulazione del Titolo V della Costituzione, hanno visto notevolmente modificate ed accresciute le funzioni amministrative ed i compiti ad essi riconducibili; l'articolo 119 della Costituzione sancisce l'autonomia finanziaria di entrata e di spesa degli enti locali seppur in un quadro di coordinamento della finanza pubblica, ma tale assetto, a sette anni di distanza dal varo del nuovo dettato costituzionale, non è ancora stato realizzato; il sistema delle autonomie locali, di fatto, è stato nel tempo destinatario di una serie di importantissime deleghe da parte dello Stato e delle Regioni cui, però, non è stata corrisposta una modifica sostanziale del proprio sistema finanziario che ancora oggi muove passi incerti verso una efficace e definitiva capacità impositiva e tributaria; lo Stato, successivamente, ha avvertito l'esigenza di individuare pure percorsi utili a realizzare un ricorso al credito anche da parte dell'intero sistema delle autonomie locali alla perenne ricerca di risorse utili all'ottimale gestione delle nuove competenze e funzioni; tali strumenti di «Finanza Derivata», soprattutto per i Comuni, hanno apportato una serie di negatività spingendo alcuni di questi, soprattutto alcuni Comuni metropolitani, a rischiare la stabilità finanziaria dei Bilanci per gli anni a venire; il recepimento della «direttiva Mifid» (decreto legislativo 17 settembre 2002, n. 164) ha solamente in parte favorito il superamento di alcune controverse situazioni nelle quali si dibatteva il sistema degli enti locali che aveva fatto ricorso a strumenti di finanza derivata; anche le norme inserite nel testo della recente «Legge Finanziaria 2008» rischiano di essere inefficaci al fine della valutazione del rischio per la stabilità finanziaria degli enti locali e relativamente alla protezione dei bilanci degli stessi -: quali iniziative il Governo intenda adottare al fine di varare un quadro normativo chiaro e non più una semplice misura tampone che consenta una maggiore sicurezza ed una sempre più opportuna trasparenza contabile nell'utilizzo da parte degli enti locali degli strumenti di «Finanza Derivata» così da finalizzare la stessa unicamente alle spese di investimento e non più, come sovente accade, a sopperire alle necessità riconducibili alla spesa corrente pregiudicando, di fatto, la stabilità economica degli enti locali in futuro. (3-01521)