Documenti ed Atti
XV Legislatura della repubblica italiana
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01899 presentata da FOGLIARDI GIAMPAOLO (PARTITO DEMOCRATICO-L'ULIVO) in data 15/01/2008
Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-01899 presentata da GIAMPAOLO FOGLIARDI martedì 15 gennaio 2008 nella seduta n.266 FOGLIARDI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: i Consorzi di tutela dei vini a denominazione di origine svolgono attività di valorizzazione, difesa e garanzia dei vini prodotti e commerciati dai soggetti consorziati; l'articolo 6 del regolamento di cui al decreto ministeriale 4 giugno 1997, n. 256 (Regolamento recante norme sulle condizioni per consentire l'attività dei consorzi volontari di tutela e dei consigli interprofessionali delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche tipiche dei vini), prevede che per la fornitura di servizi generali relativi all'utilizzo della denominazione, svolti dal Consorzio per delega della pubblica amministrazione, possa essere stabilita una forma di rimborso spese ai Consorzi stessi da parte degli utilizzatori della denominazione, in base alle quantità di prodotto rivendicato e con modalità approvate dall'amministrazione delegante; con il decreto del Ministero delle politiche agricole e forestali del 29 maggio 2001 è stato affidato ai Consorzi di tutela il controllo, nei confronti di tutti i produttori, associati e non associati su tutte le fasi di produzione dell'uva, di trasformazione in vino e di presentazione al consumo dei vini a denominazione d'origine; lo svolgimento dei controlli qualitativi appare rispondere pienamente ai compiti istituzionali dei Consorzi; da tempo i corrispettivi per le prestazioni di controllo svolte nei confronti degli associati sono state incluse tra le operazioni compiute da enti non commerciali, in quanto non hanno natura imprenditoriale; il rimborso delle spese sostenute dai Consorzi per lo svolgimento di tali prestazioni, sebbene definito dal Ministero delle politiche agricole come «tariffario», sembra configurarsi come una fonte di entrata di carattere istituzionale, da assoggettare al medesimo trattamento fiscale già applicato per i controlli effettuati nei confronti delle imprese associate; in particolare si tratta di un corrispettivo che deriva dalla richiesta da parte dell'interessato di un servizio che corrisponde a una funzione pubblica di spettanza dell'amministrazione dello Stato, che, nel caso specifico, è stato affidato al Consorzio quale delegato; il pagamento effettuato al Consorzio corrisponde pertanto ad un pagamento obbligatorio conseguente alla richiesta di un pubblico controllo indispensabile per l'utilizzo della specifica menzione distintiva di qualità -: se, sulla base delle considerazioni svolte in premessa, i corrispettivi che i Consorzi volontari di tutela dei vini a denominazione d'origine percepiscono per l'assolvimento delle attività di controllo ad essi delegate dall'amministrazione dello Stato debbano essere considerati, sotto il profilo fiscale, come entrate di natura non commerciale, non soltanto nel caso in cui tali prestazioni siano esercitate nei confronti di imprese associate, ma anche nel caso in cui ne siano destinatari imprese non associate al consorzio.(5-01899)