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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01539 presentata da VOLONTE' LUCA (UDC (UNIONE DEI DEMOCRATICI CRISTIANI E DEI DEMOCRATICI DI CENTRO)) in data 16/01/2008

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01539 presentata da LUCA VOLONTE' mercoledì 16 gennaio 2008 nella seduta n.267 VOLONTÈ, RONCONI, D'AGRÒ, DRAGO, PERETTI, FORMISANO, COMPAGNON, LUCCHESE e MEREU. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: la rinuncia di Benedetto XVI a visitare l'Università degli studi di Roma «La Sapienza» è stata ritenuta dalle istituzioni e dalla stragrande maggioranza dei cittadini italiani una grave sconfitta per il Paese ed una pesante caduta di immagine internazionale; tuttavia, nonostante la dura condanna bipartisan della vicenda, non sono mancate, da parte di numerosi esponenti della maggioranza, dichiarazioni che hanno giustificato l'atteggiamento tenuto dai professori e dagli studenti dell'ateneo romano; secondo l'onorevole Villetti, dello Sdi, «non tutti i Papi sono uguali e la popolarità se la devono conquistare», mentre per l'onorevole Tranfaglia, del Pdci, «fare del Papa una vittima non corrisponde alla realtà», d'altronde due giorni prima lo stesso Ministro Bonino aveva dichiarato che trovava «preoccupante quel che si constata ogni giorno: l'unico che ha la parola, mattina e sera, è appunto il Papa, con i suoi seguaci, e la morale cattolica», seguita dalle dichiarazioni dell'onorevole Grillini, secondo cui «la contestazione è sacrosanta», anche perché «la gerarchia ecclesiastica in Italia cerca di imporre una sorta di dittatura clericale sui temi che riguardano la famiglia, la sessualità e tutto ciò che riguarda i diritti individuali e di libertà»; la rinuncia del Papa sarebbe stata decisa, tuttavia, dopo un vertice sulla sicurezza, nonostante il Presidente Prodi avesse dichiarato qualche ora prima, dopo una riunione del comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico, che «la sicurezza era stata garantita» e che alla riunione avevano partecipato anche gli esperti dei Vaticano; il Ministro interrogato ha dichiarato che «l'annullamento non è avvenuto per ragioni di sicurezza, di questo ne sono certo e la Santa Sede è certa non meno di me», che «la sicurezza sarebbe stata garantita al 1000 per 100» e che la rinuncia del Vaticano «è chiaramente legata ad aspetti che esulano dai tutori della sicurezza»; secondo il quotidiano La Stampa del 16 gennaio 2008, la decisione del Vaticano, invece, era stata presa al novantanove per cento fin da lunedì e i servizi di sicurezza avevano ricavato la sensazione che anche se la sicurezza del Pontefice e del seguito non sarebbe stata in discussione fuori dell'ateneo, diverso era il discorso per l'area dell'università e anche per le zone limitrofe, anche perché erano giunte segnalazioni di possibili scontri tra manifestanti pro e contro Papa Ratzinger; sin da lunedì, in una telefonata del Ministro interrogato al cardinale Bertone, secondo quanto riportato dal quotidiano Il Corriere della Sera del 16 gennaio 2008, non si escludeva, infatti, la possibilità di manifestazioni dentro l'aula magna, né si potevano escludere gesti violenti in città e altre manifestazioni di disturbo dentro e fuori l'università -: se il Ministro interrogato ed il Governo fossero veramente in grado di garantire la sicurezza del Pontefice e i motivi delle discordanti dichiarazioni e valutazioni del Ministro interrogato a riguardo, in particolare i motivi per cui prima ha paventato pericoli reali per poi dare ampie assicurazioni circa l'assenza di reali pericoli per la sicurezza del Pontefice. (3-01539)

 
Cronologia
martedì 15 gennaio
  • Politica, cultura e società
    In seguito a proteste da parte di docenti e studenti, il Papa Benedetto XVI rinuncia a tenere il discorso di apertura dell'anno accademico all'università La Sapienza di Roma.

mercoledì 16 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Ministro della giustizia Mastella, intervenendo alla Camera per rendere comunicazioni sull'amministrazione della giustizia, annuncia le proprie dimissioni a seguito della diffusione da parte della stampa di notizie relative ad una vicenda giudiziaria che vede coinvolta sua moglie.

giovedì 17 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano accetta le dimissioni del Ministro della giustizia. Il Presidente del Consiglio Prodi assume l'interim del dicastero e svolge una informativa urgente alla Camera sulla situazione determinatasi con le dimissioni del Ministro della giustizia.