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Portale storico della Camera dei deputati

Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN ASSEMBLEA 3/01542 presentata da LA RUSSA IGNAZIO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 16/01/2008

Atto Camera Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-01542 presentata da IGNAZIO LA RUSSA mercoledì 16 gennaio 2008 nella seduta n.267 LA RUSSA, BOCCHINO, LANDOLFI, MENIA, MIGLIORI, BRIGUGLIO, CASTIELLO, CIRIELLI, COSENZA, NESPOLI, TAGLIALATELA, LAMORTE, RONCHI, PROIETTI COSIMI, ANTONIO PEPE, LEO, CONTENTO, FILIPPONIO TATARELLA, AIRAGHI, BELLOTTI, MOFFA, DE CORATO, ALBERTO GIORGETTI e PEDRIZZI. - Al Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme istituzionali. - Per sapere - premesso che: l'emergenza rifiuti in Campania sta assumendo, giorno dopo giorno, le sembianze di un vero e proprio disastro ecologico-ambientale, i cui effetti si protrarranno per molto tempo ancora; tale situazione emergenziale, dovuta ad una dissennata gestione territoriale dei rifiuti nel corso degli ultimi anni, è già stata oggetto di attenzione da parte delle istituzioni comunitarie, tanto che la Commissione europea, già il 27 giugno 2007, ha avviato una procedura d'infrazione nei confronti dell'Italia; nell'ambito del richiamato procedimento di infrazione, il Commissario Stavros Dimas, responsabile per l'ambiente, all'epoca, ha dichiarato testualmente: «Abbiamo visto tutti alla televisione immagini scioccanti di mucchi di immondizie che marciscono nelle strade della Campania e cittadini esasperati che incendiano i rifiuti. Alle autorità italiane chiedo di agire prontamente per rimettere in efficienza gli impianti di gestione dei rifiuti in Campania e fare in modo che i rifiuti siano raccolti e smaltiti senza pericolo per la salute umana e per l'ambiente, come prescrive la normativa europea»; lo stesso Commissario europeo, riferendo all'aula del Parlamento europeo nella giornata del 15 gennaio 2008, ha rincarato la dose, dichiarando che «le continue violazioni della normativa europea in Campania devono finire» e che, anche a fronte di ripetute condanne dell'Italia da parte della Corte europea di giustizia, la Commissione europea è pronta «a portare avanti le sue procedure contro l'Italia», comminando, se necessario, forti multe al nostro Paese; nondimeno, nello stesso intervento, il Commissario Dimas, sottolineando che sono ormai oltre 100mila le tonnellate di spazzatura che appestano la Campania, ha espresso la profonda preoccupazione dell'Europa «per le disastrose implicazioni sulla salute dei residenti locali e per l'ambiente dello smaltimento illegale dei rifiuti»; sebbene l'allarme fosse stato, quindi, lanciato da tempo anche in sede europea, poco o nulla è stato fatto in quest'ultimo anno, con il risultato che la situazione, già estremamente precaria diversi mesi addietro, è divenuta ormai insostenibile e gravemente dannosa per la salute dei cittadini campani; nonostante il Governo abbia nominato, la scorsa settimana, un nuovo commissario straordinario per gestire l'emergenza rifiuti, nella persona del prefetto Gianni De Gennaro, al quale sono stati attribuiti speciali poteri di intervento, ancora non si è addivenuti ad alcun risultato apprezzabile, se non quello di essere al centro dell'attenzione dei media internazionali, e non certo per riceverne gli elogi o per essere additati come modello da seguire; proprio l'esposizione della Campania e dell'Italia intera al pubblico ludibrio ha determinato un notevole danno economico a tutta la regione, che fa del turismo, ora in vertiginosa flessione, una delle maggiori fonti di reddito per un gran numero di cittadini; l'inerzia delle istituzioni è quanto mai preoccupante e, a distanza di una settimana dall'annuncio di un immediato piano per uscire dall'emergenza, poco o niente è stato fatto, con il risultato che la situazione, se possibile, è addirittura peggiorata, non intravedendosi alcuna via per la concreta soluzione del problema; non è stata garantita nemmeno la gestione immediata dell'emergenza e, cosa ancora più grave, non sono stati individuati i siti dove approntare discariche, seppur temporanee, che permettano la raccolta dei rifiuti dalle strade e il ristabilimento di condizioni igieniche minime per la cittadinanza; sono oltre cinque milioni le cosiddette «ecoballe» accumulatesi che, nella norma, servirebbero ad alimentare i termovalorizzatori, che ne garantirebbero lo smaltimento e la contemporanea produzione di energia; tali «ecoballe» risultano, tuttavia, essere troppo umide e, quindi, inutilizzabili, oltre al fatto che, sul territorio campano, non sono ancora presenti termovalorizzatori, vista la mancata ultimazione di quello di Acerra, per il quale ora si parla addirittura di una possibile entrata in funzione nel 2009, e la mancanza di un piano certo, con tempi definiti, per la realizzazione di ulteriori impianti di termovalorizzazione; l'aiuto che alcune regioni, in questi giorni, hanno offerto alla Campania, certamente non sarà risolutivo, dal momento che è volto ad alleviare solo momentaneamente la difficile situazione nelle zone interessate, avendo, invece, peraltro creato forti tensioni nei territori interessati dall'arrivo dei rifiuti campani; in tale situazione, nonostante gli appelli e le promesse di intervento da parte della Presidenza del Consiglio dei ministri e del ministero della pubblica istruzione, numerose scuole sono rimaste chiuse o, laddove riaperte, sono, comunque, restate deserte, con la conseguenza che persino il diritto allo studio, costituzionalmente garantito, viene meno in diverse zone della Campania -: quali garanzie il Governo intenda fornire in merito all'attuazione rapida e risolutiva del piano rifiuti varato nei giorni scorsi e, in particolare, quali siano i tempi di realizzazione dei nuovi impianti di termovalorizzazione, indispensabili sia per lo smaltimento delle «ecoballe» che per l'avvio di un processo virtuoso nella gestione dei rifiuti. (3-01542)

 
Cronologia
martedì 15 gennaio
  • Politica, cultura e società
    In seguito a proteste da parte di docenti e studenti, il Papa Benedetto XVI rinuncia a tenere il discorso di apertura dell'anno accademico all'università La Sapienza di Roma.

mercoledì 16 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Ministro della giustizia Mastella, intervenendo alla Camera per rendere comunicazioni sull'amministrazione della giustizia, annuncia le proprie dimissioni a seguito della diffusione da parte della stampa di notizie relative ad una vicenda giudiziaria che vede coinvolta sua moglie.

giovedì 17 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano accetta le dimissioni del Ministro della giustizia. Il Presidente del Consiglio Prodi assume l'interim del dicastero e svolge una informativa urgente alla Camera sulla situazione determinatasi con le dimissioni del Ministro della giustizia.