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Documenti ed Atti

XV Legislatura della repubblica italiana

MOZIONE 1/00271 presentata da PESCANTE MARIO (FORZA ITALIA) in data 16/01/2008

Atto Camera Mozione 1-00271 presentata da MARIO PESCANTE mercoledì 16 gennaio 2008 nella seduta n.267 La Camera, premesso che: l'8 agosto 2008 si svolgerà a Pechino la 29 a edizione dei giochi olimpici, l'evento planetario il più «globale» in assoluto; in questa occasione si darà appuntamento nella capitale cinese la gioventù sportiva di tutto il mondo, in rappresentanza di oltre duecento Paesi e saranno presenti oltre ventimila rappresentanti dei media di tutte le nazioni. L'audience televisiva prevista è di circa 4 miliardi di contatti; per questo motivo le Olimpiadi rappresentano un palcoscenico unico nella comunicazione e nel dialogo mondiale, l'occasione più propizia per riaffermare i valori olimpici che perseguono l'abbattimento di ogni tipo di barriera di etnia, lingua, religione, politica e la promozione degli ideali di pace e di fratellanza fra i popoli; questi valori affondano le proprie radici più che bimillenarie nell'antichità greca e si sono affermati con i Giochi di Olimpia che furono istituiti nel 776 a.C. All'epoca le Olimpiadi ben rappresentarono questi ideali di pace e di fratellanza, di rispetto dei diritti umani e delle regole; la «tregua olimpica» infatti imponeva il rispetto dei giochi, dei partecipanti e degli spettatori, che non potevano essere oggetto di atti di guerra, in un periodo nel quale le città-stato greche si affrontavano quotidianamente in armi; agli spondophoroi, ambasciatori che viaggiavano per tutta l'Ellade e le sue colonie per annunciare l'inizio dei giochi e la proclamazione della «tregua», era assicurata l'inviolabilità; gli ideali dell'olimpismo, in particolare quelli della pace e del rispetto umano, sono stati ripresi nell'era moderna fin dalla rifondazione dei giochi olimpici, svoltisi per la prima volta ad Atene nel 1896; questi valori si sono affermati con lo sport, anche dove l'azione diplomatica e politica ha fallito. Basti ricordare la ripresa delle relazioni fra la Cina e gli Stati Uniti con la cosiddetta «politica del ping pong», la «politica del cricket» fra India e Pakistan, la «partita della pace» fra la Germania federale e la Germania democratica, la presenza nelle ultime edizioni dei giochi olimpici di una squadra unificata fra la Corea del Nord e la Corea del Sud, la sfilata della squadra dell'Afghanistan, durante la cerimonia di apertura di Atene 2004, con alfiere una donna; anche i prossimi giochi olimpici di Pechino devono rappresentare una ulteriore occasione per la riaffermazione di questi ideali, in un contesto internazionale e locale particolarmente difficile e sensibile alle grandi preoccupazioni che accompagnano la vita quotidiana dei popoli di tutto il mondo; lo sport e le Olimpiadi che ne sono il massimo evento, non possono sostituirsi all'azione politica e diplomatica internazionale, ma possono accompagnarla ed in alcuni casi, come già citato, l'hanno addirittura anticipata; i giovani di tutto il mondo, ragazze e ragazzi che costituiscono il futuro della Terra e che sono sensibili quant'altri mai alla difesa della pace e dei diritti umani, si fanno ogni quattro anni testimoni di questi valori; assume, pertanto, particolare significato la recente approvazione da parte della 62 a Sessione dell'Assemblea dell'Onu a New York della «tregua olimpica», sostenuta da 182 Paesi membri delle Nazioni Unite; la presente mozione andrebbe considerata come un ulteriore riconoscimento delle iniziative intraprese dal nostro Paese, che facendosi interprete dei sentimenti dell'opinione pubblica nazionale ed internazionale, ha ottenuto in sede Onu una vittoria dalle dimensioni storiche con l'approvazione di una risoluzione per una moratoria universale delle esecuzioni capitali, impegna il Governo: a rappresentare al Governo della Repubblica Popolare cinese e ai Governi dei Paesi partecipanti ai giochi olimpici di Pechino l'invito, nel rispetto della tregua olimpica, proposta all'Onu dal Cio e dalla stessa delegazione cinese, ad applicare una moratoria delle pene capitali per il 2008 e ad avviare una politica di rispetto delle libertà - e innanzitutto di quelle morali, religiose e spirituali - e dei diritti umani che sono inscindibilmente legati, per storia e tradizione, ai valori di fratellanza e di amicizia che ispirano le Olimpiadi. È auspicabile quindi che questi valori trovino piena espressione anche nei giochi di Pechino, perché si dimostrino un evento di primaria grandezza non solo per ragioni organizzative, ma anche per adesione all'autentico spirito olimpico; ad invitare l'Unione europea e tutti i Paesi membri dell'Unione europea a farsi interpreti di questo desiderio di pace e di rispetto della vita umana. (1-00271) «Pescante, Elio Vito, Bondi, Airaghi, Angeli, Aracu, Armosino, Balducci, Barani, Barbieri, Beltrandi, Bernardo, Bertolini, Bianco, Calgaro, Campa, Carlucci, Ceroni, Colucci, Contento, Crimi, D'Agrò, D'Alia, Dato, De Zulueta, Delfino, D'Elia, Della Vedova, Di Cagno Abbrescia, Di Centa, Di Virgilio, Fasolino, Giuseppe Fini, Garagnani, Germontani, Giancarlo Giorgetti, Goisis, Grassi, La Loggia, Lenna, Licastro Scardino, Lisi, Mancuso, Marinello, Mazzocchi, Mellano, Menia, Mereu, Osvaldo Napoli, Nardi, Nucara, Palmieri, Paniz, Paoletti Tangheroni, Pedica, Pedrizzi, Pelino, Antonio Pepe, Ponzo, Poretti, Raiti, Razzi, Realacci, Luciano Rossi, Rosso, Santori, Sanza, Tondo, Turco, Zacchera, Stradella, Martusciello, Simeoni, Pizzolante, Brusco, Casero, Del Bue, Valducci, Ciocchetti, Caligiuri, Leone, Biancofiore, Bonaiuti, Catone, D'Ulizia, Folena, Lucchese, Jannone».

 
Cronologia
martedì 15 gennaio
  • Politica, cultura e società
    In seguito a proteste da parte di docenti e studenti, il Papa Benedetto XVI rinuncia a tenere il discorso di apertura dell'anno accademico all'università La Sapienza di Roma.

mercoledì 16 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Ministro della giustizia Mastella, intervenendo alla Camera per rendere comunicazioni sull'amministrazione della giustizia, annuncia le proprie dimissioni a seguito della diffusione da parte della stampa di notizie relative ad una vicenda giudiziaria che vede coinvolta sua moglie.

giovedì 17 gennaio
  • Parlamento e istituzioni
    Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano accetta le dimissioni del Ministro della giustizia. Il Presidente del Consiglio Prodi assume l'interim del dicastero e svolge una informativa urgente alla Camera sulla situazione determinatasi con le dimissioni del Ministro della giustizia.