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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00044 presentata da TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20080429

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00044 presentata da MAURIZIO TURCO martedi' 29 aprile 2008 nella seduta n.001 MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro della salute, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che: nella giornata di lunedi' 18 febbraio 2008, a Savignano Irpino, le forze dell'ordine, in seguito alle proteste dei cittadini nei cui territori si cerca di insediare una discarica, si sono scontrati con la popolazione locale riunitasi per manifestare contro tale decisione; in conseguenza degli scontri ci sono stati dodici feriti fra manifestanti, poliziotti, un cronista e due vigili del fuoco; la protesta popolare degli abitanti di Savignano Irpino e' stata causata dalla marcia indietro fatta dal Commissario De Gennaro sulla discarica di Ariano Irpino, in localita' Difesa Grande, originariamente individuata per lo stoccaggio dei rifiuti; lo staff del commissario straordinario, aveva individuato erroneamente la discarica gia' esistente di Difesa Grande, soggetta a sequestro giudiziario dal 2003, dopo nove anni di attivita'; tale discarica e' risultata ricolma, inavvicinabile, inquinata a causa dello stoccaggio di rifiuti tossici, e si e' quindi deciso di costruirne una nuova, a circa tre chilometri di distanza, nella localita' di Savignano Irpino, gia' sofferente a causa della situazione descritta; il giorno successivo, il prefetto di Avellino, Ennio Blasco, ha confermato che la discarica di contrada Pustarza a Savignano Irpino si fara'. Ma ha anche proposto, riferiscono membri del Comitato di tutela del territorio di Savignano Irpino, «un baratto». Il prefetto avrebbe, infatti, detto che «la provincia lascerebbe stare il sito di contrada Pustarza in cambio di quello in contrada Ischia». Una discarica per un'altra discarica. Anche se, avvertono dal Comitato, «l'ex commissario straordinario e prefetto, Alessandro Pansa, l'aveva dichiarata inidonea». Ma, il problema per il Comitato rimane: «La discarica e' sempre nel comune di Savignano Irpino e' lontana soltanto due chilometri dall'altra» -: se siano a conoscenza dei fatti narrati; se, ed eventualmente quali, provvedimenti intendano prendere per accertare se il comportamento tenuto dalle forze dell'ordine sia stato proporzionato a quanto effettivamente richiesto dalla situazione in atto e per dare soluzione al gravissimo rischio ambientale a cui e' sottoposta la popolazione di Savignano Irpino. (4-00044)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata venerdi' 5 settembre 2008 nell'allegato B della seduta n. 049 All'Interrogazione 4-00044
presentata da MAURIZIO TURCO Risposta. - Il Commissario delegato per il superamento dell'emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella Regione Campania - nominato con decreto del Presidente del Consiglio onorevole Romano Prodi in data 11 gennaio 2008, nell'ambito dell'attuazione del piano per il superamento della situazione di grave emergenza - con ordinanza del 21 gennaio, disponeva la requisizione del sito di discarica in localita' «Difesa Grande» del comune di Ariano Irpino, per lo sversamento dei rifiuti fino ad esaurimento della volumetria e, comunque, non oltre il 30 aprile 2008. Il 29 gennaio 2008 l'amministrazione comunale di Ariano Irpino organizzava, contro tale decisione, una manifestazione di protesta alla quale partecipavano anche i Sindaci dei comuni limitrofi, il vicario del vescovo di Ariano e circa settemila persone. La manifestazione aveva luogo in maniera del tutto pacifica e senza conseguenze o turbative per l'ordine e la sicurezza pubblica. Successivamente, in data 14 febbraio, il Commissario delegato con una nuova ordinanza annullava la precedente, disponendo, nel contempo, la restituzione delle aree requisite. Tale provvedimento si rendeva necessario anche in considerazione del fatto che i tempi occorrenti per l'attivazione della predetta discarica non coincidevano con quelli dettati dalla grave situazione emergenziale esistente nella regione Campania. Il Commissario delegato, quindi, in attuazione dell'articolo 1, comma 1, della legge n. 87 del 5 luglio 2007 - che prevede, tra l'altro, l'individuazione di un sito per la discarica nel comune di Savignano Irpino - con ordinanza n. 72, in data 8 febbraio 2008, disponeva l'occupazione d'urgenza delle aree site alla localita' «Pustarza» del sopraindicato comune, in quanto ritenute idonee alla realizzazione dell'impianto. Con successive ordinanze del mese di marzo, venivano approvati sia il progetto definitivo sia quello esecutivo. Anche tale decisione del Commissario incontrava, tuttavia, la forte opposizione della popolazione residente, sostenuta dagli amministratori dei comuni dell'area interessata nonche' dai comitati e dalle associazioni ambientaliste e antidiscarica, che organizzavano per il 16 febbraio 2008 una manifestazione contro la realizzazione della struttura. Alla protesta partecipavano il sindaco di Savignano Irpino, i sindaci dei comuni limitrofi e di alcuni comuni ricadenti nella vicina provincia di Foggia e circa tremila persone intervenute con mezzi agricoli, autobus ed autovetture private. Nella stessa mattinata del 16 febbraio si registravano difficolta' nello svolgimento dei lavori di realizzazione dell'impianto in questione. In particolare, i tecnici dell'Arpa (Agenzia regionale protezione ambientale) Campania, incaricati di avviare le operazioni di carotaggio - propedeutiche all'esecuzione dell'opera - erano costretti a sospendere l'attivita', a causa della vivace protesta e dell'atteggiamento minaccioso di taluni manifestanti. A seguito di cio', nel pomeriggio del giorno 16 si teneva presso la Prefettura di Avellino, su richiesta di alcuni Sindaci, una delicata riunione tecnico-operativa nel corso della quale il Prefetto confermava l'ineludibilita' di procedere alle attivita' tecniche presso la localita' «Pustarza», invitava i presenti a desistere da comportamenti riottosi e manifestava, nel contempo, la propria disponibilita' ad ascoltare, anche successivamente, le comunita' locali per problemi collegati alla realizzazione dell'opera. Cio' nonostante, nelle prime ore della mattinata del giorno 18 febbraio scorso, in prossimita' del sito individuato per la realizzazione dell'impianto, si radunavano circa trecento manifestanti che ostruivano la strada di accesso all'area interessata con balle di fieno - date poi alle fiamme - allo scopo di impedire la marcia degli automezzi tecnici dell'Arpa Campania, incaricati di proseguire le verifiche tecniche interrotte il precedente 16 febbraio. I manifestanti si rendevano, altresi', responsabili di un fitto lancio di pietre e oggetti nei confronti delle forze dell'ordine. Al fine di contrastare la resistenza posta in essere dai dimostranti e consentire l'avvio delle operazioni tecniche, le forze dell'ordine, che presidiavano il sito, effettuavano cariche di alleggerimento con l'utilizzo di lacrimogeni. In tale circostanza, rimanevano contusi cinque appartenenti alle forze di polizia, cinque manifestanti ed un giornalista dell'emittente televisiva «Canale 58». Grazie all'azione di contenimento delle forze dell'ordine, i tecnici dell'Arpa potevano raggiungere il sito dando inizio ai lavori programmati. Ulteriori disordini si verificavano, nella stessa giornata, alle ore 19,00 circa, nei pressi dello svincolo autostradale di Grottaminarda: una quarantina di manifestanti, accompagnati da un cameraman di una rete televisiva locale, aggredivano, improvvisamente, alcuni operatori del IV Reparto mobile della polizia di Stato che facevano rientro presso la sede di Napoli. In tale contesto, rimanevano feriti 9 agenti e 8 manifestanti ed e' stato danneggiato un automezzo del citato reparto. Gli eventi del 18 febbraio scorso sono stati documentati, nelle fasi piu' concitate, attraverso riprese video effettuate da personale della Polizia scientifica al fine di identificare gli autori dei gravi gesti e deferirli alla competente Procura della Repubblica. I filmati comprovano la difficile situazione in cui gli operatori di polizia hanno dovuto espletare i servizi di ordine pubblico e attestano, altresi', che la loro azione, in ogni momento ispirata a criteri di equilibrio e prudenza, si e' concretizzata nell'adozione di sperimentati moduli operativi finalizzati ad una razionale strategia di contenimento e, per quanto possibile nelle difficili circostanze, di isolamento delle frange piu' violente. Inoltre, nella tarda serata del medesimo giorno il Prefetto di Avellino ha incontrato gli amministratori comunali del territorio interessato ai quali ha ribadito l'assoluta necessita' della prosecuzione delle attivita' tecniche programmate dall'Arpa; il rappresentante dello Stato sul territorio ha, inoltre, invitato gli stessi a riflettere in ordine alle responsabilita' dei singoli autori e alla rilevanza penale delle azioni violente. Con riferimento, poi, all'affermazione contenuta nell'atto di sindacato ispettivo secondo la quale il prefetto avrebbe proposto «un baratto» del sito di contrada Pustarza con quello in contrada Ischia, si precisa che la notizia risulta priva di fondamento e della stessa non vi e' traccia nemmeno nei verbali delle riunioni svolte presso la prefettura il 16 e il 18 febbraio scorsi. Infine, a livello normativo, la realizzazione della discarica in localita' Pustarza, nel comune di Savignano Irpino e' espressamente prevista dall'articolo 9 del decreto-legge n. 90 del 2008, convertito in legge n. 123 del 14 luglio 2008, che - nel pieno rispetto delle disposizioni comunitarie di settore e al fine di assicurare lo smaltimento dei rifiuti giacenti presso gli impianti di selezione e trattamento dei rifiuti urbani nonche' presso siti di stoccaggio provvisorio - individua i siti da destinare a discarica in alcuni comuni della regione Campania. Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Alfredo Mantovano.



 
Cronologia
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    Emma Marcegaglia è eletta Presidente di Confindustria.



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    In Parlamento si svolge la seduta inaugurale della XVI legislatura. Il senatore Renato Schifani (PdL) è eletto Presidente del Senato al primo scrutinio.



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mercoledì 30 aprile
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    Il deputato Gianfranco Fini (PdL) è eletto Presidente della Camera al quarto scrutinio.



    Gianfranco Fini