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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00049 presentata da ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20080429

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00049 presentata da ELISABETTA ZAMPARUTTI martedi' 29 aprile 2008 nella seduta n.001 ZAMPARUTTI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, FARINA COSCIONI e MECACCI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze. - Per sapere - premesso che: il 4 marzo 2008 l'Istat - rispondendo al Vice ministro dell'economia e delle finanze Vincenzo Visco, che aveva «corretto» i dati dell'Istituto parlando di un 42,5 per cento - ha ribadito che la pressione fiscale, relativa sia alle tasse sia ai contributi, nel 2007 e' stata pari al 43,3 per cento -: quali siano le ragioni di una cosi' forte differenza tra i due dati.(4-00049)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata giovedi' 9 luglio 2009 nell'allegato B della seduta n. 200 All'Interrogazione 4-00049
presentata da ELISABETTA ZAMPARUTTI Risposta. - Con l'atto di sindacato ispettivo cui si risponde si chiede di conoscere quali siano le ragioni della differenza tra il dato relativo alla pressione fiscale dell'anno 2007 comunicato dall'Istat, pari al 43,3 per cento, e quello reso noto dall'allora vice Ministro dell'economia e delle finanze (Vincenzo Visco) pari, invece al 42,5 per cento. In proposito, e' opportuno, in via preliminare, far presente che il dato relativo alla pressione fiscale, evidenziato nel conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche, e' pari al rapporto fra la somma delle entrate tributarie e i contributi sociali e il Pil. La classificazione contabile delle voci di entrata e delle voci di spesa dei conti nazionali e' di competenza dell'Istat che la esercita in base ai princi'pi stabiliti dal Sistema dei conti economici europei (SEC 95 - Regolamento CE n. 2223/96). Cio' posto, si osserva che nel caso oggetto dell'interrogazione non sono contestati i valori contabili generali relativi alle entrate bensi' la diversa valutazione della classificazione di poste contabili ben determinate, vale a dire: l'importo pari a 4.939 milioni di euro, relativo all'acconto dovuto dai concessionari della riscossione e soppresso, a decorrere dal 2007, con il decreto-legge n. 248 del 31 dicembre 2007, e' stato classificato dall'Istat come maggiori spese per rimborso: il vice Ministro, invece, considerava detto importo come minore entrata, con conseguente impatto di riduzione della pressione fiscale; l'importo pari a 562 milioni di euro del bonus fiscale riconosciuto ai soggetti incapienti (decreto-legge 1 o ottobre 2007, n. 159) e' stato classificato dall'Istat tra le prestazioni sociali: il vice Ministro, invece, considerava tale beneficio una maggiore detrazione fiscale e quindi una minore entrata, con conseguente riduzione della pressione fiscale; l'importo di 5.508 milioni di euro versati all'Istituto nazionale per la previdenza sociale a titolo di Tfr - trattamento di fine rapporto - e' stato considerato dall'Istat nella categoria dei contributi sociali con un effetto quindi incrementativi della pressione fiscale: il vice Ministro riteneva, invece, che non andasse ricompreso tra i contributi sociali e quindi non avrebbe dovuto produrre effetti sulla pressione fiscale. Nel complesso le tre misure valevano circa lo 0,8 per cento del Pil e questo spiega la differenza tra la pressione fiscale fonte Istat (43,3 per cento) e quella indicata dall'allora vice Ministro Visco (42,5 per cento). Il Sottosegretario di Stato per l'economia e per le finanze: Daniele Molgora.



 
Cronologia
mercoledì 23 aprile
  • Politica, cultura e società

    Emma Marcegaglia è eletta Presidente di Confindustria.



martedì 29 aprile
  • Parlamento e istituzioni

    In Parlamento si svolge la seduta inaugurale della XVI legislatura. Il senatore Renato Schifani (PdL) è eletto Presidente del Senato al primo scrutinio.



    Renato Giuseppe Schifani
mercoledì 30 aprile
  • Parlamento e istituzioni

    Il deputato Gianfranco Fini (PdL) è eletto Presidente della Camera al quarto scrutinio.



    Gianfranco Fini