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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERPELLANZA URGENTE 2/00037 presentata da BERNINI BOVICELLI ANNA MARIA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20080605

Atto Camera Interpellanza urgente 2-00037 presentata da ANNA MARIA BERNINI BOVICELLI giovedi' 5 giugno 2008 nella seduta n.014 I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere - premesso che: il Piano Generale del Traffico Urbano PGTU 2006, approvato dal Comune di Bologna con delibera consigliare Odg 128 del 25 giugno 2007, P.G. 109827/2007, in attuazione dell'articolo 36 del Nuovo Codice della Strada, prevede (Cap. 5.4.1) un progetto di ciclo-pedonalizzazione della Zona Universitaria che interessa il quadrante Nord-Est del Centro storico, indicativamente ricompreso tra i Viali di circonvallazione, Via Irnerio, Via Indipendenza, Via Rizzoli, Via San Vitale, interessando un'area di circa 50 ettari; la completa attuazione dell'intervento e' prevista mediante l'adozione di piu' fasi successive, al fine di introdurre in modo progressivo le limitazioni al traffico in funzione della disciplina circolatoria e dei carichi veicolari; dal 15 maggio 2008, e' entrata in vigore la «Fase 1» del progetto di ciclo-pedonalizzazione della Zona Universitaria, che consiste nella pedonalizzazione dell'Area «Belle Arti» posta a nord di Via Zamboni e dell'Area «Belmeloro» posta a sud di Via Zamboni, tele controllata 24 ore su 24 tutti i giorni ed in cui e' stato vietato l'accesso ad autoveicoli e moto, sia motoveicoli che ciclomotori; il controllo degli accessi e' affidato alle telecamere collocate ai due varchi di via Bertoloni e via Belmeloro. Le telecamere sono sempre accese, 7 giorni su 7, 24 ore su 24, e sanzionano tutti i transiti non autorizzati, sia delle auto che delle moto; i provvedimenti attuativi di tale progetto consistono nella delibera della giunta del Comune di Bologna n. 274026/2007 del 27 novembre 2007 (che rimanda ad apposite ordinanze la regolamentazione, anche in via sperimentale, degli accessi e della sosta nella zona interessata dalla pedonalizzazione) e nell'ordinanza del Sindaco del Comune di Bologna P.G. n. 43700/2008 del 4 marzo 2008, entrambe emanato sulla base del PGTU 2006 del Comune di Bologna (cap. 5.4.1). In particolare l'ordinanza sindacale succitata si autodefinisce un provvedimento «a carattere sperimentale, soggetto a revisione dopo un congruo periodo di attuazione, tale da consentire una corretta valutazione degli effetti»; la suddetta ordinanza indica i soggetti autorizzati a transitare 24 ore su 24 nella zona interessata dalla pedonalizzazione, tra cui i veicoli dei residenti, anche temporanei, della zona e dei domiciliati iscritti agli appositi sportelli addetti al rilascio permessi che presentino regolare contratto registrato riferito all'appartamento in cui abitano; sempre ai sensi della suddetta ordinanza residenti e domiciliati possono far accedere alla zona pedonale, dalle 20.00 della sera alle 7.00 della mattina, i veicoli di ospiti e accompagnatori, con le seguenti modalita': ad ogni nucleo famigliare viene consegnato un codice di accesso che permette di comunicare le targhe direttamente al sistema di controllo (via sms, internet o telefono). Questa tipologia di accesso ha un limite massimo mensile (15 accessi per nucleo famigliare o persone domiciliate nella stessa unita' abitativa); la limitazione di cui sopra sembra porsi in contrasto con la normativa dettata in materia di protezione di dati personali e diritto alla riservatezza (decreto legislativo n. 196 del 2003), specie alla luce di quanto stabilito dal Garante per la protezione dei dati personali con proprio provvedimento del 29 aprile 2004 in materia proprio di videosorveglianza. Con particolare riferimento agli accessi ai centri storici (paragrafo 5.3) il Garante, nel suddetto provvedimento, ha affermato che: «5.3 Accessi a centri storici: "Qualora introducano sistemi di rilevazione degli accessi dei veicoli ai centri storici e alle zone a traffico limitato, i comuni dovranno rispettare quanto dettato dal decreto del Presidente della Repubblica 2 giugno 1999, n. 250". Tale normativa impone ai comuni di richiedere una "specifica autorizzazione amministrativa, nonche' di limitare la raccolta dei dati sugli accessi rilevando le immagini solo in caso di infrazione" (articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica n. 250 del 1999)». A sua volta l'articolo 3, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n. 250 del 1999 cosi' recita: «1. Gli impianti sono utilizzati per la rilevazione dei dati riguardanti il luogo, il tempo e l'identificazione dei veicoli che accedono al centro storico o nelle zone a traffico limitato. Gli impianti raccolgono dati sugli accessi rilevando immagini solamente in caso di infrazione». Ebbene, nel caso oggetto della presente interpellanza non vi e' la limitazione della raccolta dei dati e della rilevazione delle immagini per i soli trasgressori, in quanto i dati relativi alle targhe dei soggetti legittimati (quali parenti e amici autorizzati dall'avente titolo) saranno comunque raccolti dal «sistema di controllo», al pari delle immagini di targa e veicoli degli stessi, costretti a passare dal sistema di videosorveglianza, pur senza commettere alcuna infrazione. Cio' in apparente violazione della privacy e riservatezza (nonche', in alcuni casi, sicurezza) di tali soggetti, costretti a denunciare i loro spostamenti, senza che cio' trovi alcun bilanciamento nella trasgressione di divieti alla circolazione; a cio' aggiungasi l'impossibilita' per tali soggetti, ove destinatari di una sanzione amministrativa, di provare, a distanza di mesi, il titolo loro legittimante l'accesso, consistendo lo stesso in un sms, neppure direttamente inviato (che potrebbe non aver raggiunto il «sistema di controllo» per responsabilita' non imputabile a nessuno degli interessati, ma ad esempio, al gestore telefonico, o che, ancora, difficilmente verra' conservato dal soggetto che lo ha inviato per mesi e che comunque non e' idoneo a costituire, a fronte di una contestazione amministrativa e in un eventuale giudizio, prova della legittimita' del transito) o in una semplice telefonata effettuata dal residente/domiciliato, impossibile da provare a distanza di tempo; quanto sopra rappresentato appare idoneo a tradursi, di fatto, in un vero e proprio isolamento e discriminazione dei soggetti residenti o domiciliati nella zona, che sempre meno parenti e amici saranno disposti ad andare a trovare o accompagnare a casa, con evidente rischio alla incolumita' degli stessi, specie ove non posseggano un veicolo proprio. Cio' anche alla luce dell'evidente degrado della zona universitaria della citta' di Bologna, con conseguente pericolosita' di percorrere a piedi di notte le strade ora chiuse al traffico; a cio' aggiungasi l'arbitraria limitazione del numero di volte al mese (15 per nucleo famigliare) in cui «parenti e amici» possano raggiungere le abitazioni dei residenti/domiciliati nella zona; si evidenzia inoltre come tali provvedimenti siano stati assunti (come rilevato anche dalla Confesercenti di Bologna in una nota al Sindaco e all'Assessore alla mobilita' del 30 aprile 2008) «senza una preventiva qualificazione urbana e un progetto piu' complessivo riguardante la sicurezza e la vivibilita' della zona. Con questa decisione si corre il rischio di penalizzare le attivita' commerciali e di pubblico esercizio, per cui gli effetti positivi dell'eventuale miglioramento della qualita' ambientale sono annullati dagli effetti negativi sulla vivibilita', in particolare nelle ore serali e notturne», stante il prevedibile aumento del degrado, con conseguente pericolo alla sicurezza dei cittadini. Aggiungasi che l'area era gia' tra quelle ricomprese nella ZTL, e, come tale, non certo particolarmente trafficata. Ed anzi, il ricorso alla pedonalizzazione dell'area comportera' certamente una maggiore congestione delle strade limitrofe, tra cui Via Irnerio; i provvedimenti sopra menzionati appaiono inoltre idonei a discriminare attivita' commerciali e pubblici esercizi operanti nella zona (che i cittadini possono ora solo raggiungere a piedi, con ovvi disagi e rischi alla propria sicurezza, stante il degrado della zona specie nelle ore notturne, fino adesso limitato solo dal numero degli esercizi e locali altamente frequentati) o attivita' commerciali e pubblici esercizi concorrenti siti altrove e piu' comodamente raggiungibili, senza neanche che i primi possano godere dell'indubbio vantaggio di trovarsi nel cuore della citta' o, comunque, in zone che i cittadini sono abituati a raggiungere a piedi e che risultano assai meno toccate dal degrado. Il tutto a discapito della liberta' di iniziativa economica e liberta' di concorrenza, garantita dall'articolo 41 della nostra Costituzione; per tutto quanto suddetto i provvedimenti in oggetto appaiono viziati sotto molteplici profili ed assunti dall'amministrazione comunale in assenza di una adeguata ponderazione e bilanciamento dei contrapposti interessi privati localizzati nell'area interessata, in contrasto con il disposto dell'articolo 97 della Costituzione. A cio' aggiungasi la gia' rappresentata disparita' di trattamento tra i commercianti, al di fuori di qualsivoglia criterio di ragionevolezza che giustifichi tale indebita discriminazione -: se e, in tal caso, sulla base di quali elementi il Ministro abbia autorizzato l'installazione e l'esercizio degli impianti descritti in premessa e se non intenda ordinare, qualora accerti l'insussistenza dei presupposti per l'autorizzazione, la cessazione dell'esercizio degli impianti medesimi. (2-00037) «Bernini, Biava, De Corato, Raisi, Minasso, Sbai, Barbieri, Polidori, Barbaro, Lisi, Aracu, Perina, Tommaso Foti, Scalia, Saglia, Corsaro, Ghiglia, Angeli, Mario Pepe (PdL), Landolfi, Cristaldi, Marsilio, Moffa, Patarino, Galletti, Laboccetta, Contento, Laffranco, Bianconi, Murgia, Porcu, Malgieri, De Angelis, Frassinetti, Proietti Cosimi, Piso».





 
Cronologia
martedì 3 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    A Roma presso la sede della FAO si svolge il secondo vertice mondiale sulla sicurezza alimentare. All’incontro partecipano 181 paesi.

mercoledì 11 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con modificazioni, il disegno di conversione del decreto-legge 23 aprile 2008, n. 80, recante misure urgenti per assicurare il pubblico servizio di trasporto aereo (C. 1094), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 19 giugno (legge 23 giugno 2008, n. 111) (salvataggio Alitalia).