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Documenti ed Atti

XVI Legislatura della repubblica italiana

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/00279 presentata da NAPOLI ANGELA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20080605

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-00279 presentata da ANGELA NAPOLI giovedi' 5 giugno 2008 nella seduta n.014 ANGELA NAPOLI. - Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: con atto ispettivo n. 4-00151 del 21 maggio 2008 l'interrogante ha segnalato la necessita' di rivisitare la norma relativa al cosiddetto «patteggiamento in appello», alla luce dello «sconsiderato» uso della stessa norma da parte di noti boss mafiosi; in particolare, con il citato atto ispettivo, l'interrogante faceva riferimento all'avvenuta decretazione di assegnazione degli arresti domiciliari a Pantaleone Mancuso, uno dei principali capi del clan di Limbadi (V.V.), proprio nel mentre e' in atto, presso il Tribunale di Catanzaro il processo di appello «Dinasty - Affari di famiglia», che lo vede tra i principali imputati; voci ricorrenti riportano la notizia che il citato boss Pantaleone Mancuso si sarebbe reso latitante -: se agli atti del Ministero dell'interno risulta veritiero la notizia della latitanza del boss Pantaleone Mancuso; quali urgenti iniziative di carattere normativo intendono assumere al fine di rendere decisamente efficace il contrasto alla criminalita' organizzata.(4-00279)

Atto Camera Risposta scritta pubblicata venerdi' 14 novembre 2008 nell'allegato B della seduta n. 086 All'Interrogazione 4-00279
presentata da ANGELA NAPOLI Risposta. - Con riferimento all'interrogazione in esame, il ministero dell'interno ha comunicato che la persona cui fa riferimento l'interrogante e' Mancuso Pantaleone, nato a Limbadi (Vibo Valentia) il 10 settembre 1961, detto «l'ingegnere». Il Mancuso, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di dimora, successivamente al ferimento ad opera di ignoti di due persone, avvenuto il 26 maggio 2008 in contrada Gagliardo di Nicotera, si e' reso irreperibile, violando cosi' le prescrizioni imposte dalla predetta misura della sorveglianza speciale. Il predetto, nella serata del 24 giugno 2008 ha posto fine alla sua latitanza e si e' presentato alla compagnia carabinieri di Tropea, ove e' stato tratto in arresto per violazione agli obblighi della misura di prevenzione. Attualmente, risulta sottoposto agli arresti domiciliari. Il citato ministero ha, poi, precisato che il Mancuso Pantaleone, resosi irreperibile, e' persona diversa da Mancuso Pantaleone detto «Vetrinetta», nato a Limbadi (Vibo Valentia) il 30 marzo 1947, elemento di spicco della famiglia mafiosa dei Mancuso, condannato a 7 anni e sei mesi di reclusione a seguito del cosiddetto patteggiamento in appello, nell'ambito del processo «Dinasty», svoltosi davanti alla Corte di appello di Catanzaro. La procura della Repubblica di Catanzaro - Direzione distrettuale antimafia - ha al riguardo riferito che, effettivamente, la Corte di appello di Catanzaro ha sostituito la misura cautelare in carcere nei confronti di Mancuso Pantaleone, nato il 30 marzo 1947, con quella degli arresti domiciliari. Si segnala, in proposito, che al fine di rendere piu' efficace il contrasto alla criminalita' organizzata, l'articolo 2, comma 1, lettere i) ed l) del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92 (convertito, con modificazioni, in legge 24 luglio 2008, n. 125), recante «Misure urgenti in materia di sicurezza pubblica» ha abrogato le disposizioni del codice di procedura penale (articoli 599, commi 4 e 5, e 602, comma 2) che consentivano il ricorso al cosiddetto «patteggiamento in appello». La legge in questione prevede, inoltre, numerose disposizioni finalizzate a contrastare piu' efficacemente il fenomeno della criminalita' organizzata. Tra queste meritano di essere menzionate le seguenti: per il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso, vi e' stato un inasprimento delle pene e l'estensione della fattispecie alle associazioni straniere; sono state ampliate le competenze di coordinamento del procuratore nazionale antimafia; e' stata introdotta la previsione che impone la trattazione prioritaria di alcune tipologie di processi, tra i quali quelli in materia di terrorismo e criminalita' organizzata; sono state rafforzate le misure di prevenzione, attraverso un ampliamento dei soggetti legittimati alla richiesta, un inasprimento della disciplina della confisca e la possibilita' di applicare le misure patrimoniali anche in caso di morte del prevenuto; e' stata prevista la possibilita' di applicare specificamente alla trattazione dei procedimenti di prevenzione i magistrati della procura nazionale antimafia. Il Ministro della giustizia: Angelino Alfano.



 
Cronologia
martedì 3 giugno
  • Politica estera ed eventi internazionali
    A Roma presso la sede della FAO si svolge il secondo vertice mondiale sulla sicurezza alimentare. All’incontro partecipano 181 paesi.

mercoledì 11 giugno
  • Parlamento e istituzioni

    La Camera approva, con modificazioni, il disegno di conversione del decreto-legge 23 aprile 2008, n. 80, recante misure urgenti per assicurare il pubblico servizio di trasporto aereo (C. 1094), che sarà approvato definitivamente dal Senato il 19 giugno (legge 23 giugno 2008, n. 111) (salvataggio Alitalia).